Germanizzazione
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La germanizzazione rappresenta sia l'espansione della lingua tedesca e della cultura della Germania ottenuta con la forza o con l'assimilazione, oppure può riferirsi all'adattamento di una parola straniera alla lingua tedesca, come la romanizzazione di molte lingue che non utilizzano l'alfabeto latino. La germanizzazione fu un punto focale del pensiero liberale tedesco all'inizio del XIX secolo, in un periodo in cui il liberalismo e il nazionalismo procedevano fianco a fianco.
Nella storia ci sono forme e gradi differenti di adozione della lingua tedesca e di elementi della cultura tedesca. Oltre alle semplici adozioni, ci sono anche esempi di completa fusione nella cultura della Germania, come accadde con gli slavi pagani nella diocesi di Bamberga nel XI secolo. Un perfetto esempio di adozione della cultura tedesca si può ritrovare nel campo della legge nel Giappone Imperiale e nel Giappone attuale, la cui giurisprudenza è organizzata secondo il modello dell'Impero germanico. La germanizzazione ebbe luogo per contatto culturale, per decisione politica o, specialmente nel caso della Germania nazista, con l'uso della forza.
Nei Paesi slavi il termine "germanizzazione" è generalmente utilizzato per esprimere il processo di acculturazione degli slavi e dei baltici, dopo la conquista dei loro territori o per contatto culturale nelle aree che vanno dall'attuale Germania orientale alla linea dell'Elba. Nella Prussia orientale lo sterminio, la schiavitù e l'insediamento forzato di prussiani da parte dell'Ordine Teutonico e da parte dello stato prussiano, così come l'acculturazione da parte di immigranti provenienti da vari paesi europei (Polonia, Francia e Germania) contribuirono all'estinzione della lingua prussiana nel XVII secolo.