Giorgio Forattini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giorgio Forattini (Roma, 14 marzo 1931) è un disegnatore italiano.
Indice |
[modifica] Carriera
Forse il più celebre vignettista satirico italiano, inizia la sua carriera tardi, quando intorno ai quarant'anni inizia a collaborare con Paese sera dopo aver vinto un concorso per fumettisti promosso dal giornale. La sua carriera continua su Panorama (con cui collabora ancora oggi) e infine approda al nascente quotidiano La Repubblica. Nel 1982 passa a La Stampa dove rimane fino al 1984, anno in cui torna al quotidiano romano che abbandonerà nel 2000, forse anche per divergenze editoriali. Dal 2000 è di nuovo il vignettista de La Stampa. Nel 2006 inizia la collaborazione con Il Giornale.
Dal 1974, anno in cui ha pubblicato il suo primo libro di vignette, Referendum Reverendum, Forattini ha iniziato una lunga serie di pubblicazioni (a cadenza annuale) con il proposito di rappresentare satiricamente l'evolversi delle vicende politiche italiane.
Uno dei principali motivi del suo successo fu la caratterizzazione macchiettistica e un po' irriverente di alcuni uomini politici: Craxi vestito come Mussolini, Spadolini nudo, Massimo D'Alema come Hitler (ma in veste comunista), Goria invisibile, Fassino scheletrico, Amato come Topolino, Berlusconi come Paperone, Veltroni come un bruco, Buttiglione come una scimmia, Mancino come un cinghiale ecc...
[modifica] Vignette famose e Querele
La sua vignetta più celebre rimane forse quella che fece nel 1974 in occasione della vittoria dei no al referendum sul divorzio: rappresentava una bottiglia di spumante su cui era scritto "NO" che si stappava lanciando in aria un tappo che aveva le fattezze di Amintore Fanfani.
Forattini fu querelato e condannato per una vignetta relativamente bonaria su Bettino Craxi, nella quale il leader socialista (allora all'apogeo del suo potere) viene raffigurato mentre legge La Repubblica e commenta "Quanto mi piace questo giornale quando c'è Portfolio!" (Portfolio era un concorso allegato al giornale), con l'implicazione evidente che Craxi fosse un borseggiatore. Forattini fu condannato perché, secondo le motivazioni del giudice, l'implicazione era chiaramente falsa.
Per una vignetta raffigurante D'Alema, allora presidente del consiglio, pubblicata su La Repubblica del 11 ottobre 1999, fu querelato e gli fu chiesto un risarcimento di 3 miliardi di lire. La vignetta in questione raffigura D'Alema mentre con un bianchetto cancella la lista Mitrokhin ed una voce che gli chiede: "allora arriva 'sta lista??!!" e D'Alema: "Un momento! Non s'è ancora asciugato il bianchetto!". D'Alema ha poi dichiarato di tenere in massima considerazione la satira, ma di aver agito perché la vignetta conteneva informazioni false e diffamatorie; la querela sarà poi ritirata.
Tale vignetta sarà riproposta 2 volte con diversi protagonisti, prima Giovanni Paolo II al quale viene chiesto: "allora è pronto il terzo segreto di Fatima?", poi Prodi nel 2006 al quale è domandato: "allora sono pronti i risultati elettorali?". Entrambi rispondono come D'Alema.
Nel 2005, Forattini tornerà sulla querela con una vignetta su Panorama dal titolo Rivoluzionari di lusso, dove una voce fuoricampo annuncia: "D'Alema s'è fatto dare da Fiorani i soldi per la sua nuova barca!" e lui, nelle vesti di se stesso risponde: "Li voleva anche da me, ma non glieli ho dati!".
Famosa è anche la vignetta che raffigura Craxi (in camicia nera, come di consueto nelle sue vignette) a testa in giù con un cappio legato ai piedi. Tale vignetta è risalente all'aprile 1993 ed è immediatamente successiva alla notizia del voto contrario del Parlamento per il rilascio delle autorizzazioni alla Procura di Milano a procedere contro il leader socialista.
L'11 settembre 2001 Forattini rappresenta la personificazione della Morte (uno scheletro velato in nero con una falce) trionfante sugli Stati Uniti.
[modifica] Bibliografia
Casa editrice Feltrinelli:
- Referendum reverendum (1974)
Casa editrice La Stampa:
- Il Signore degli Agnelli (2004)
Casa editrice Mondadori:
- Quattro anni di storia italiana (1977)
- Un'idea al giorno (1978)
- Librus (1979)
- Res publica (1980)
- Satyricon (1982)
- Scomodoso (1983)
- Pagine gialle (1984)
- Nudi alla meta (1985)
- Provocazia (1986)
- Giorgio e il drago (1987)
- Il Kualunquista (1988)
- Stradivarius (1989)
- Vignette sataniche (1989)
- Insciaqquà (1990)
- Pizza rossa (1991)
- Il mascalzone (1992)
- Bossic instinct (1993)
- Il garante di lady Chatterley (1994)
- Va dove ti porta il rospo (1995)
- Il Forattone (1996)
- Paparazzo (1997)
- Il libro a colori del post-comunismo (1998)
- Taxgate (1998)
- Millennium flop (1999)
- Foratt pride (2000)
- Glob (2001)
- Kosferatu (2002)
- Oltre la fifa (2002)
- Guera e pace (2003)
- Hurk (2003)
- Forattini e altri animali (2004)
- Coalizione da Tiffany (2005)
- Regimen (2006)
Della collana Passepartout:
- Andreacula (1993)
- Benito di tacco (1993)
- Karaoketto (1994)
- Giovanni Paolo secondo Forattini (1995)
- Berluscopone (1996)
- Io e il bruco (1997)
- Oscar alla regia (1999)
- Sotto il baffetto niente (2000)
- Ciappi (2001)