Giovanni Battista Viotti
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Giovanni Battista Viotti (Fontanetto Po, 12 maggio 1755 - Londra, 3 marzo 1824) fu un eminente compositore ed esecutore di musica strumentale per violino e orchestra italiano.
Viotti studia con Gaetano Pugnani (violinista e compositore assai quotato nella seconda metà del XVIII secolo), e nel 1775 approda alla prestigiosa cappella reale di Torino ove svolge con agio e tranquillità la propria attività di compositore e violinista per 5 anni. Il 17 marzo 1782 si esibisce a Parigi ed ottiene un successo tale che la regina Maria Antonietta lo vuole al suo servizio (1784). Allo scoppio della rivoluzione francese ripara a Londra dove svolge attività imprenditoriale (commercia in vini) e si esibisce ancora come violinista solista.
Sospettato a torto di simpatie rivoluzionarie filofrancesi è costretto a riparare in Germania (1798) dove vive per 3 anni. Torna a Londra nel 1801 e riprende le antiche attività di commerciante di vini e solista fino al 1818. Dopo la caduta di Napoleone e la restaurazione della monarchia, viene richiamato a Parigi per dirigere l'Opéra, ma nel 1821, a causa dell'ostracismo dell'ambiente teatrale della capitale francese, torna definitivamente a Londra, dove morirà nel 1824.
Sono a tutt'oggi noti 32 concerti per violino e orchestra scritti, approssimativamente, nell'arco di tempo dal 1782 al 1808.
I concerti di Viotti sono stati apprezzati da diversi compositori (Mozart, Beethoven, Paganini, Brahms), fattore che influenzò grandemente l'evoluzione del genere. Il Concerto n. 16 in mi minore fu riorchestrato da Mozart, evidente segno di apprezzamento del musicista austriaco, per altro famoso per i suoi impietosi giudizi nei confronti dei colleghi. Evidenti sono gli influssi viottiani nel Concerto per violino e orchestra op. 61 in re maggiore di Beethoven e nei concerti di Paganini. In particolare quest'ultimo suonò spesso in pubblico i concerti del maestro piemontese, soprattutto all'inizio della carriera. Altro grande estimatore di Viotti fu Johannes Brahms, che ne elogiò grandemente il Concerto n. 22 in la minore, considerato il suo capolavoro e oggi di gran lunga il più famoso ed eseguito.