Il diavolo è femmina
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Titolo originale: | Sylvia Scarlett |
Paese: | Usa |
Anno: | 1935 |
Durata: | 95' |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia/sentimentale |
Regia: | George Cukor |
Soggetto: | Compton MacKenzie |
Sceneggiatura: | Gladys Unger, John Collier, Mortimer Offner |
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Fotografia: | Joseph H. August |
Montaggio: | Jane Loring |
Effetti speciali: | Harry Redmond Sr. |
Musiche: | Alberto Colombo, Henry Fragson, John Glover-Kind, Roy Webb |
Scenografia: | Sturges Crane |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Il diavolo è femmina è un film diretto da George Cukor del 1935.
[modifica] Trama
Henry Scarlett è un vedovo che dopo aver sottratto dei soldi al suo datore di lavoro non trova di meglio che scappare da Marsiglia, dove vive, fino in Inghilterra. Con sé porta sua figlia Syliva che, per sviare la polizia, si traveste da ragazzo e diventa... Sylvester.
Questo travestimento proseguirà anche in Inghilterra, dove, unitisi ad un'altra coppia di abili furfanti, Jimmy e Maudie, decidono di guadagnarsi da vivere girando di città in città allestendo spettacoli come saltimbanchi/attori e raggirando chiunque capiti loro a tiro.
Quando incontrano il pittore Michael Fane, Sylvia se ne innamora. Ma lui è fidanzato e lei continua a vestire i panni di un ragazzo... Quando le rivela la sua vera identità e il suo amore, fa ritorno la sua fidanzata Lily, e Sylvia col cuore spezzato fugge via cercando di dimenticarlo.
Il padre di Sylvia muore in una disgrazia e quando Sylvia si rivolge a Jimmy, questi fugge con Lily. Nell'inseguirli, Sylvia e Fane si scoprono vicendevolmente innamorati e li lasciano andare via.
[modifica] Commento
Primo film della Hepburn con Cukor, che la eleggerà sua attrice preferita, e prima volta anche con Cary Grant.
All'epoca fu accolto freddamente dal pubblico. Questo forse a causa della modernità narrativa (salti di ambientazione frequenti e improvvisi) e anche di contenuti, visto l'insistito giocare sull'ambiguità dei sessi e sulla facilità di confondere i sentimenti per chi, da attore/bugiardo, è abituato a simulare. Temi tutt'altro che banali, al di là della leggerezza complessiva che può suggerire la visione della pellicola.
In definitiva, una commedia sentimentale "alla Cukor", dal soggetto originale e con una Katherine Hepburn strepitosa nei panni di un ragazzo.