Il piccolo diavolo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|
Paese: | Italia |
Anno: | 1988 |
Durata: | 111' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | comico |
Regia: | Roberto Benigni |
Sceneggiatura: | Vincenzo Cerami |
|
|
Fotografia: | Robby Müller |
Montaggio: | Nino Baragli |
Musiche: | Evan Lurie |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
![]() |
«modello numero quattro: Giuditta!»
|
(la sfilata in chiesa)
|
Il piccolo diavolo è un film comico diretto ed interpretato nel 1988 da Roberto Benigni.
[modifica] La genesi del film
È, fra i lungometraggi del regista toscano, uno di quelli che maggiormente incontrano i favori del pubblico. Lo conferma l'utenza dell'Internet Movie Database, che a settembre del 2006 gli preferisce solo La vita è bella (1997), Non ci resta che piangere (1985, in cui però "pesa" anche la fondamentale presenza del compianto Massimo Troisi) e, di pochissimo, Il mostro (1994).
Tullio Kezich, come tanti altri critici, nel momento in cui la pellicola uscì nelle sale disse che tale film era il migliore di Benigni perché i primi due furono a suo giudizio piuttosto fallimentari, ed aggiunse con questo film si cominciò a capire la bravura di Benigni che a suo modo di vedere si era espresso al massimo delle sue potenzialità. In realtà il celebre comico raggiunse il apice con La vita è bella, che vinse tra l'altro ben tre premi Oscar.
[modifica] Trama
Padre Maurizio (Walter Matthau) viene chiamato a compiere un esorcismo. Riesce a liberare così una donna dall'essere che la stava possedendo, ma questo prende vita con un corpo autonomo (Roberto Benigni). Questo diavolo, che afferma di chiamarsi Giuditta, pare essere scappato dall'aldilà per scoprire il mondo.
Egli ricorda un po' un bambino in un parco giochi, è curioso e non sa come funziona la società dei viventi. Ha una passione per la zuppa inglese. Non è cattivo (anche se un po' narcisista: in una scena, quando Maurizio si accorge che Giuditta non si riflette nello specchio, quest'ultimo guarda anche lui e pare rimanere shoccato "Oddio! Un essere immondo!", per poi riprendersi subito "... però bellissimo! Non ho mai visto un essere immondo bello così!"), ma stravolge completamente la vita del povero Maurizio, che si trova sull'orlo di una crisi di nervi a dover arginare le sue stravaganze.
Più avanti, Giuditta incontra una donna (Nicoletta Braschi) e ne rimane stregato (specie dopo aver scoperto che sotto alla gonna ha qualcosa di misterioso, diverso da quello che ha lui). Alla fine del film, si scopre che questa donna è in realtà una "diavolessa" mandata dall'aldilà per riprenderlo e riportarlo a casa, e che riesce ad entrare nel suo corpo per poterlo controllare. Il film si chiude con Giuditta che saluta Maurizio e poi si allontana, canticchiando.
[modifica] Collegamenti esterni
![]() |
Roberto Benigni | ![]() |
Regista: Tu mi turbi (1983) · Non ci resta che piangere (1984) · Il piccolo diavolo (1988) · Johnny Stecchino (1991) · Il mostro (1994) · La vita è bella (1997) · Pinocchio (2002) · La tigre e la neve (2005)
Sceneggiatore: Berlinguer ti voglio bene (1977) · Chiedo asilo (1979) · Tuttobenigni (1979) · Coffee and Cigarettes (1986) Spettacoli teatrali e televisivi: Tuttobenigni 95/96 (1995) · L'ultimo del paradiso (2002) · Tutto Dante (2006) |
||
Progetto cinema · Progetto teatro · Progetto musica |