Imperatrice Wu
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L' Imperatrice Wu, conosciuta anche come Wu Zetian 武則天 (625 - 16 dicembre 705) fu l'unica imperatrice cinese a frondare la propria dinastia, chiamata Zhou 周 e regnò col nome di « imperatore Shengshen » 聖神皇帝 dal 690 al 705. La sua ascesa e il suo regno furono fortemente criticati dagli storici confuciani, ma acerti aspetti sono stati rivalutati a partire dagli anni '50.
(le date indicate si riferiscono al calendario giuliano)
Indice |
[modifica] Le origini
La tradizione la fa nascere a Chang'an, capitale dell'impro, ma gli annali indicano che il padre si trovava di ruolo nel Sichuan al momento della sua nascita, è stata proposta anche la cità di Guangyuan.
Il suo nome non è menzionato negli annali ufficiali. Poiché lei stessa si diede in seguito il nome di Wu Zhao 武曌, per cui fece creare un carattere fino a quel momento inesistente, è stata suggerita l'ipotesi che il suo nome fosse stato Zhao 照.
Il padre, Wu Shihuo [1] (577-635), un artigiano, aveva saputo crearsi delle aderenze nel suo lavoro. Era riuscito ad ottenere un posto di sotto-ufficiale, quindi si era distinto nella campagna militare del 617, ottenendo finalmente il titolo invidiabile di duca di Taiyuan [2] (Shanxi), nella regione d'origine della famiglia Wu [3]. L'imperatore Gao Zu gli avrebbe dato in sposa in seconde nozze una donna sulla quarantina, figlia di un parente della famiglia imperiale Sui di nome Yangda [4]. Darà alla luce tre figlie, tra cui la futura imperatrice. Diventata vedova, sembra che non abbia ricevuto il minimo sostegno di nessuna delle parti della famiglia d'origine e ancora meno dai cognati di Wu Zetian.
[modifica] Da concubina a imperatrice
La famiglia Wu si era elevata al di sopra della condizione ordinaria, ma l'ascesa del padre era troppo recente per farne una vera grande famiglia. Entra quindi come concubina di modeste estrazioni sociali tra i 12 e i 14 anni di età nel gineceo di Tai Zong con il grado di concubina di talento [5], uno dei più bassi. Come da tradizione riceve un nuovo nome e viene chiamata Mei Niang ,[6]. Non sapendo come mettersi in mostra ne piacere all'imperatore resterà per dodici anni in questa posizione, fino alla morte di Tai Zong. Sembra che non sia nemmeno riuscita ad attirare l'attenzione del principe ereditario, il futuro Gao Zong. Alla morte di Tai Zong si ritirò nel tempio buddhista di Gan Ye Si [7] dove tradizionalmente venivano recluse le concubine vedove che nona vevano avuto figli.
Mei Niang viene fatta uscire da Gao Zong con l'approvazione dell'imperatrice in carica, su sollecito della famiglia Wang [8], che vede in lei una subalterna docile e capace di allontanare l'imperatore dalla principale rivale di lei, Xiao Shu Fei [9]. Tutto sembra funzionare come previsto in un periodo in cui Mei Niang mostra molto attaccamento alla sua protettrice. Nonostante ciò a partire dal suo ritorno a palazzo all'età di 28 anni manifesta un'attitudine a stringere alleanze e tramare degli intrighi che non si coinoscevano da itempi di Tai Zong, come anche un'ambizione personale poco comune che si avvererà di lì a poco. Mentre il suo favore presso Gao Zong aumenta (gli darà i suoi ultimi sei figli su dodici da lei partoriti) tesserà una rete di fedelissimi radunati tra i nemici dell'imperatrice. È ancora concubina, ma il suo grado è aumentato in maniera considerevole. Raggiunto il livello di zhaoyi [10], è ora la quinta dama di corte nella gerarchia del gineceo e la prima per influenza dopo Gao Zong.
Un giorno, una delle sue figlie nate da poco, viene ritrovata morta per strangolamento dopo una visita dell'imperatrice. La futura Wu Ze Tian l'accusa di omicidio e riesce a convincere l'imperatore a ritriarle il titolo, nonostante le proteste dei ministri. Nel 654, promossa ad imperatrice, li farà arrestare, torturare e giustiziare, tra cui anche Xiao Shu Fei. Secondo gli storici cinesi avrebbe ucciso di persona la figlia per raggiungere i suoi scopi.
[modifica] Da imperatrice consorte a imperatrice regnante
Il seguito conferma l'ascesa di Wu Ze Tian sull'imperatore, forse favorita in questo dalla salute cagionevole di costui in seguito ad un infarto. Wu si siede regolarmente al suo fianco (probabilmente dissimulando dietro ad una finta veste come vuole al tradizione) e lo consiglia. In una documento che riassume i suoi « dodici propositi » [11], dà prova di grande saggezza politica : preconizza un abbassamento delle tasse, incentivi a favore dell'agricoltura, l'incoraggiamento del pluralismo di opinioni.
Perseguendo il suo cammino verso il potere, fa aggiungere ilsuo clan d'origine, Wu, tra quelli di primaria importanza nel registro ufficiale delle grandi famiglie [12]. Si sbarazza in seguito dei ministri e dei consiglieri più ostili. Dei quattro figli che dà a Gao Zong, i primi due sono molto apprezzati dall'imperatore e dai ministri. Saranno in seguito designati principi ereditari, ma Wu Ze Tian stessa li allontanerà dal potere. Emtrambi moriranno: il più vecchio, Li Hong [13], di avelenamento, il secondo, Li Xian [14], assassinato dopo essere stato degradato e bandito. Esattamente come già per sua figlia, gli storici accusano lei stessa di avere ordinato la loro morte. Il terzo figlio, di carattere estremamente docile, raggiunge il titolo di principe ereditario. Diventerà in un secondo tempo imperatore alla morte del padre nel 683 sotto il nome di Zhong Zhong [15], ma Wu Ze Tian rimane incaricata della politica come Gao Zong aveva stabilito nelle sue ultime volontà. Poco dopo, poiché Zhong Zhong si stava prendendo troppe libertà per i gusti della madre, lo fa dimettere e sostituire da Rui Zong [16].
Wu Ze Tian già prepara la sua ascesa al trono. Cambia il nome di Luoyang in Shendu [17] (città divina), svelando così la sua intenzione di spostare la capitale dell'impero e attribuisce nuovi titoli ai funzionari di palazzo. L'intenzione che si nasconde dietro a queste trasformazioni non sfugge ad un certo numero di oppositori che cercano di porvi fine. Nel 684 deve fare reprimere una rivolta condotta da Xu Jing Ye [18], un dignitario bandito.
Conferma la sua reputazione di essere destinata ad un destino senza precedenti. Si fa così presentare da un nipote del clan Wu una pietra presuntamente scoperta nel fiumo Luo (da cui sarebbero appena usciti i trigrammmi Yi Jing), su cui è incisa la frase: « Venuta di una santa madre che riprenderà con clamore la funzione imperiale » [19]. Cambia allora il nome dell'era in Yong Chang [20] (eternità e prosperità) ; ci saranno diciotto cambi di era durante il suo regno. Si fa attribuire da Rui Zong e dai ministri l'appello reverenziale di « Santa madre e imperatrice divina » [21]. Per sancire meglio il suo titolo fa creare allo stesso tempo dal letterato lettré Zong Qin Ke [22] una decina di caratteri nuovi che dovranno sostituire i sinogrammi di origine.
Nel 690, nel giorno della festa del doppio nove, degrada Rui Zong dal titolo di principe ereditario e si proclama « imperatore della dinastia Zhou » 周. Sostiene infatti che la sua dinastia discenda dall'antica dinastia Zhou, di cui caldeggia il primo re, Wen Wang, fondatore della propria dinastia sotto il nome di imperatore Shi Zu Wen [23]. Il padre di Wu Ze Tian viene nominato postumamente imperatore Xiao Ming [24] e viene lei stessa nominata imperatore Sheng Shen [25]. Il suo nipote preferito, Wu Cheng Si [26], riceve ugualmente un titolo.
[modifica] Bibliografia
- Imperatrice, di Shan Sa, romanzo (Prix des Lecteurs du Livre de Poche en 2005) - ISBN 2253109568
