Jaca

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 Questa voce di Spagna è solo un abbozzo: contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.

Jaca
[[Image:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Jaca]]
Nome originale:	Jaca
Stato:	Spagna
Comunità autonoma:	Aragona
Provincia:	Huesca
Latitudine:	42° 34' N
Longitudine:	0° 33' O
Altitudine:	818 m s.l.m.
Superficie:	406,3 km²
Popolazione:  - Totale  - Densità	(2001) 11.398 ab. 28,07 ab./km²
CAP:	22700
Pref. tel:	(+34) 974
Targa:	HU
[  Sito istituzionale]
Si invita a seguire lo schema comuni spagnoli

Jaca (in aragonese: Chaca) è un comune spagnolo di 11.398 abitanti situato nella comunità autonoma dell'Aragona.
È il capoluogo della comarca della Jacetania, alla quale ha dato il nome.

Jaca è situata al nord della provincia, nella Valle dell'Aragon, ai piedi del monte Oroel, nel cuore dei Pirenei, cosa che la rende uno di migliori luoghi per praticare gli sport invernali in Spagna. Sede di corsi estivi dell'Università di Saragozza, fu sede vescovile dal secolo XI alla fine del secolo XVI.

Le sue principali attrattive turistiche sono la cattedrale di Jaca e la cittadella, gli sport invernali, il festival musicale biennale della World music. Jaca si trova sul cammino aragonese.

Vi si trova anche un Palazzo dei congressi.

Jaca è candidata ai Giochi olimpici invernali del 2014.

[modifica] Storia

I primi abitanti della regione di cui si abbiano testimonianze furono gli Yacetani che nel primo millennio a.C. occupavano una parte della Spagna che andava dai Pirenei a Huesca. Erano pastori che lasciavano la coltivazione dei campi alle donne e la loro località principale era Jaca. Si sono infatti trovate monete dell'epoca con la scritta JACA, nome della loro capitale fortificata. Gli invasori romani guidati dal console Marco Porcio Catone all'inizio del II secolo a.C. trovarono una forte resistenza e nel 194 a.C. posero l'assedio alla città-fortezza di Jaca che gli abitanti avevano abbandonato per andare a chiedere aiuto alle località vicine, ma furono intercettati dai Romani e non poterono più rientrare. La città indifesa fu facilmente presa dai Romani, i quali l'occuparono stabilmente con tutto il territorio circostante. Durante la loro dominazione controllarono le vie di comunicazione e l'economia. Gli abitanti si dedicarono in prevalenza al commercio ma nel III secolo con l'indebolirsi dell'impero per Jaca cominciò un periodo di decadenza, la stessa fortezza non più curata iniziò a crollare,lo stesso commercio declinò per gli assalti a viaggiatori, commercianti e carovane ad opera di briganti di strade non più vigilate. Anche con l'arrivo dei Visigoti la situazione non cambiò. Con l'invasione araba all'inizio del secolo VIII diversi cristiani si rifugiarono sui Pirenei e il basco Aznar I, col consenso di Carlo Magno fondò qui nel 780 una contea che prese il nome dal fiume Aragon,la fortificò e la difese da un successivo attacco dei Musulmani nel 705. Il re di Navarra Sancho III la diede a suo figlio Ramiro I con il titolo di re. Nacque così il regno indipendente di Aragona che divenne nei secoli successivi uno dei più potenti regni del Mediterraneo realizzando un'espansione commerciale e territoriale sulla Catalogna, la Navarra, le Baleari, Valencia e sull'Italia meridionale. Nel 1010 si tenne a Jaca un concilio della chiesa cattolica col quale venne adottato il rito romano. Nel 1077 Sancho Ramirez fece di Jaca la capitale del regno di Aragona e concesse il Fuero lo statuto comunale e dei privilegi che determinarono una notevole espansione cui contribuì anche il passaggio per la città del camino de Santiago, che vi faceva tappa venendo da Canfrac e proseguendo per Santa Cruz'e portò benefici di carattere culturale, sociale e commerciale. Con la conquista cristiana di Saragozza nel 1118 questa città ebbe un periodo di grande prosperità e fu scelta dagli Aragonesi come capitale del loro regno e, anche se solo formalmente, Jaca rimase capitale dell'Aragona fino ai secoli XVIII e XIX. Nel XV secolo la città fu colpita dalla peste e da incendi che le assestarono un duro cplpo da cui però seppe risollevarsi. Con il matrimonio di Isabella di Castiglia con Ferdinando d'Aragona nel 1479 e l'unione dei due regni iniziò la monarchia cattolica e il centro del potere statale fu a Toledo prima, poi a Madrid con Filippo II; però più che di un unico regno si trattò di una federazione di regni, dato che questi conservarono importanti privilegi politici e commerciali. (L'effettiva unità della Spagna costituì da allora sempre un problema che recentemente si è pensato di risolvere assumendo un ordinamento territoriale praticamente federale con 17 comunità autonome). Jaca divenne sempre più una città periferica del regno di Spagna anche se si registrò nel XX secolo un periodo di grandi opere pubbliche e del collegamento alla rete ferroviaria che contribuirono a superare la tradizionale economia di montagna. nel 1930 si verificò una sollevazione militare con proclamazione della repubblica di Jaca ben presto domata dall'intervento dell'esercito. Nel processo giudiziario ai capi della rivolta furono comminate alcune condanne a morte, che per le pressioni e petizioni della popolazione delle città aragonessi, furono oggetto di indulto. Attualmente si è puntato tutto sul turismo facendo della città la base per le escursioni e le attività sportive sui Pirenei e le stazioni sciistiche di Astun e di Candanchu attirano a migliaia sportivi e visitatori.

[modifica] Monumenti

La città ha importanti monumenti romanici: la Cattedrale costruita dal 1040 al 1076 che è il più antico edificio romanico della Spagna, il Monasterio de Monjas Benedectinas del secolo XII e la Sala Capitular che ospita il Museo diocesano con un'importante collezione di affreschi romanici dei secoli XII e XIII staccati da diverse chiese dei Pirenei. La Cittadella di pianta pentagonale della quale resta la piazza d'armi, fu costruita da Filippo II nel 1571. Al 1546 risale la costruzione della Casa del Ajuntamiento al cui interno è custodito il Libro de la Cadena , riproduzione del XIII secolo del Fuero concesso nel 1077 alla città

[modifica] Dintorni

A 17 Km. si trova il bel villaggio di Santa Cruz de la Seròs con due interessanti chiese romaniche entrambe del secolo XI: Santa Cruz e san Caprasio. A 23 Km. c'è il suggestivo 'Monasterio de San Juan de la Peňa risalente alla fine del X secolo, nel secolo XI fu ampliata la chiesa scavata nella roccia, costruito il chiostro romanico e una nuova chiesa all'interno della quale ci sono le tombe di 27 sovrani di Aragona e di Jimena moglie del leggendario eroe del riconquista Cid Campeador. A 30 Km. il Puerto de Somomport (in aragonese Port d'Urdos, l'antico Summus Portus romano a 1632 metri d'altitudine valico e posto di frontiera franco-spagnola.

[modifica] Feste e Festival

La festa principale è quella del 1° maggio in ricordo della battaglia del conte Aznar contro i Mori. Dura una settimana in cui si svolgono sfilate in costumi dell'epoca, rappresentazioni fra lo storico e il leggendario della battaglia, feste e balli. Le feste parrocchiali del capoluogo e delle frazioni si svolgono in occasione del giorno dedicato al santo protettore generalmente con cerimonie religiose, processioni e balli. Il Mercado Medieval è dedicato alla vita medievale con esibizione nelle strade di artigiani che lavorano secondo le tecniche tradizionali anche di vecchi mestieri in disuso e vendono i loro prodotti. Il carnevale e la Settimana santa si svolgono secondo le tradizioni spagnole come nelle altre città Le romerias a santuari sono pellegrinaggi ai santuari che si svolgono come in tutta la Spagna facendo seguire ai riti religiosi del mattino una festa campestre dei partecipanti al pellegrinaggio che mangiano insieme in campagna e giocano, cantano e ballano. Si svolgono inoltre il Festival Folklorico de los Pirineosnella prima settimana di agosto ogni due anni, Il Festival del camino de Santiagoin agosto, il Festival abierto en Canal pure in agosto, La Feria del Libro in un giorno di agosto, il Festival Pirineicoin giugno e la Feria Exporpurga in giugno.