L'isola degli zombies
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Titolo originale: | White Zombie |
Paese: | USA |
Anno: | 1932 |
Durata: | 69' |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | horror |
Regia: | Victor Halperin |
Sceneggiatura: | Garnett Weston |
Produzione: | Edward Halperin |
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Fotografia: | Arthur Martinelli |
Montaggio: | Harold McLernon |
Effetti speciali: | Howard A. Anderson |
Musiche: | Guy Bevier |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
L'isola degli zombies è un film del 1932, diretto da Victor Halperin. Viene generalmente considerato il primo film della storia del cinema a presentare la figura dello zombie.
[modifica] Trama
Per impedire il matrimonio di Neil e Madeleine, il geloso Beaumont (ricco signore di stanza ad Haiti), chiede aiuto a Legendre, dottore che ha appreso le pratiche magiche dell'isola caraibica, grazie alle quali guida un gruppo di zombie fatti lavorare come schiavi nelle proprie piantagioni. Madeleine viene apparentemente fatta morire e poi resa zombi, trasformata quindi in una creatura fredda ed inerte, del tutto priva di quella vitalità che aveva fatto innamorare Beaumont. Questi prova quindi a ribellarsi a Legendre, ma senza fortuna: spetterà a Neil sconfiggere il malefico dottore e i suoi mostruosi aiutanti.
[modifica] Il film
Pur rifacendosi indirettamente ad idee già presenti in pellicole precedenti come Il gabinetto del dottor Caligari (di Robert Wiene, del 1920, dove una figura di sonnambulo, controllato da un personaggio malefico, compie inconscientemente dei crimini) e Per la patria (di Abel Gance, del 1919, dove un gruppo di caduti in guerra viene fatto tornare dall'aldilà e fatto marciare contro i vivi), White Zombie può considerarsi di fatto il primo film a portare sullo schermo il personaggio dello zombie. Siamo, però, ancora lontani dall'antropofago romeriano che si imporrà all'immaginario collettivo da La notte dei morti viventi in poi: gli esseri comandati da Legendre sembrano piuttosto essere sospesi tra la vita e la morte, immersi in uno stato che li rende invincibili anche alle pallottole, ma comunque reversibile. D'altronde, qui i fratelli Halperin si rifanno direttamente alla tradizione culturale del voodoo haitiano (poi ripresa, seppur in ascendenza dichiaratamente romeriana, in Zombi 2 di Lucio Fulci), fatto conoscere agli americani qualche anno prima dal libro Magic Island dell'antropologo William Seabrock. Gli zombie qui non sono quindi ancora formalmente morti viventi, benché il loro incedere lento e inesorabile, la loro fissità e la loro apparente invulnerabilità rendano comunque il film un archetipo cinematografico. Ciò detto, White Zombie si pone nel filone di quel cinema horror hollywoodiano nato, sulla scia dell'espressionismo tedesco, appena l'anno prima col Dracula di Tod Browning, col quale condivide il grande Bela Lugosi nella parte del villain: il dottor Legendre, spesso inquadrato in primi e primissimi piani dal taglio di luce tipicamente espressionista, che abita un oscuro maniero non molto dissimile da quello del conte transilvano. Proprio grazie all'interpretazione di Lugosi (ancora vicino alla tipicità attoriale dei tempi del muto), oltre che alla propria importanza storia, L'isola degli zombies va considerato un piccolo classico della storia del cinema.