L'ultimo combattimento di Chen
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Titolo originale: | Game of Death |
Paese: | Hong Kong, Stati Uniti |
Anno: | 1978 |
Durata: | 85' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | azione |
Regia: | Robert Clouse |
Produzione: | N/A |
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Fotografia: | Godfrey A. Godar |
Musiche: | John Barry |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
L'ultimo combattimento di Chen è il titolo di un progetto incompiuto, di un film mai realizzato scritto, diretto ed interpretato dal maestro di arti marziali ed attore Bruce Lee.
Indice |
[modifica] Il progetto
Nel 1972 Bruce Lee è all'apice del successo cinematografico in tutta l'Asia. Ha 3 film di successo all'attivo, di cui uno da regista, ed un quarto in preparazione che lo lancerà sul mercato statunitense (I tre dell'Operazione Drago). Forte quindi di questa fama, vuole dirigere un film molto personale, che vuole scrivere, dirigere ed interpretare.
Si chiama Game of Death, e dietro i combattimenti (tutti coreografati da Lee stesso) si cela una forte componente filosofica. Il protagonista, infatti, si vede rapiti i propri familiari e per salvarli sarà costretto ad affrontare degli avversari sempre più forti all'interno di una pagoda. Salire i vari piani corrisponderà ad un'ascesa spirituale per la quale il protagonista dovrà lottare più con se stesso che contro i suoi nemici. Lee vuole portare sullo schermo la sua concezione filosofica delle arti marziali, cioè che non ci si deve fossilizzare in schemi fissi ma essere flessibili e mutevoli. Mentre i nemici sono fermi nelle loro conoscenze marziali, il protagonista è flessibile e sarà quindi in grado di affrontarli tutti.
Lee sceglie l'ambientazione (il tempio buddhista di Pope Jusaw, in Corea del Sud, famoso per la sua statua bronzea del Buddha alta 33 metri), sceglie gli attori (il collega James Tien, gli amici ed allievi Dan Inosanto, Ji Han Jae e Kareem Abdul-Jabbar) e scrive in 12 pagine la sceneggiatura. Decide anche l'ordine delle discipline dei vari piani (Tae Kwon Do, Wing chun, Escrima, Aikido e, per finire, Jeet Kune Do).
Comincia le riprese, lunghe ed estenuanti perché Lee eccede spesso nel perfezionismo. Non vuole fare un altro film alla maniera di Hong Kong: vuole fare un film alla maniera di Bruce Lee.
Ma riesce a girare solo 36 minuti e 40 secondi: il 20 luglio 1973 Bruce Lee muore, ed il progetto sembra destinato ad essere dimenticato.
[modifica] L'ultimo combattimento di Chen
Nel 1978, a cinque anni dalla morte di Lee, la richiesta per i film di arti marziali è sempre più pressante. La casa distributrice Golden Harvest, che detiene i diritti dei film di lee, decide così di utilizzare il progetto Game of Death, anche se incompiuto.
Chiama il regista statunitense Robert Clouse, che già aveva lavorato con Lee in I tre dell'Operazione Drago, e gli chiede di dirigere un film basato su una sceneggiatura improvvisata, costruita appositamente intorno ai pochi minuti di materiale utilizzabile girato da Lee in vita. Per i combattimenti viene chiamato un astro nascente del cinema di Hong Kong: Sammo Hung. Questi porta con sé i suoi stuntman di comprovata qualità (Yuen Biao, Yuen Wah, Mars, ecc.) e coreografa i combattimenti del film (partecipandovi anche in uno di persona).
Nasce così il film Game of Death, che usa in modo improprio il titolo che Lee aveva dato al proprio progetto. In Italia viene chiamato L'ultimo combattimento di Chen, riferendosi al nome del protagonista di Dalla Cina con furore.
A film finito, in soli 11 minuti e 39 secondi è presente il vero Bruce Lee, in quelle poche scene girate nella pagoda. In tutto il resto della pellicola si alternano vari "sosia", si usa materiale scartato da vecchi film e si mettono in atto vari trucchi visivi per far finta che Lee abbia veramente partecipato alle riprese.
[modifica] La riscoperta
Negli anni si era persa memoria del girato originale di Bruce Lee, e si credeva che ormai rimanessero solo quei pochi minuti inseriti nel film di Clouse. Ma si vociferava che esistessero ancora le pellicole originali.
Nel 1994, Linda Lee Cadwell (vedova di Bruce) chiede al giornalista e documentarista John Little di aiutarla a sistemare alcuni materiali originali di Lee nel suo ripostiglio di Boise, nell'Idaho. Qui Little fa una scoperta incredibile: in un cassetto trova la sceneggiatura originale di Game of Death scritta da Lee, con relative note per inquadrature e coreografie. Spinto da questa fortuna inaspettata, Little vola ad Hong Kong ed insieme al giornalista britannico Bey Logan comincia a setacciare i vecchi magazzini della casa distributrice Golden Harvest.
Passano 6 anni, ma la ricerca ha successo: vengono ritrovate le pellicole originali di Game of Death, girate da Lee pochi mesi prima di morire.
Nel 2000 John Little firma il documentario Bruce Lee - La leggenda (Bruce Lee: A Warrior's Journey), dove per la prima volta dal 1972 vengono riproposti in versione integrale i 36 minuti e 40 secondi di girato di Lee, insieme ad interviste dei protagonisti dell'epoca.
[modifica] Bibliografia
- Le scene mai viste del film "Il gioco della morte", Bruce Lee Kung-Fu Magazine n. 9, anno IX - 2000