Le Orme
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Le Orme | ||
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Nazionalità | Italia | |
Genere | Progressive rock | |
Periodo attività | 1966 - in attività | |
Album pubblicati | 18 | |
Studio | 17 | |
Raccolte | molteplici | |
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Le Orme sono un gruppo musicale di rock progressivo italiano, fondato negli anni '60 e attivo soprattutto negli anni '70. Con la Premiata Forneria Marconi e il Banco del Mutuo Soccorso rappresentano uno dei gruppi più significativi del progressive italiano, e uno di quelli che ha goduto di maggiore visibilità all'estero. Ancora attivi, negli ultimi anni si sono esibiti tra l'altro a Los Angeles (al festival progressive Prog Fest), San Francisco, Quebec City (Prog East), Città del Messico (Mex Prog), Mexicali (Baja Prog Fest), Buenos Aires, Rio de Janeiro (Rarf Prog Fest), Macaè e Chihuahua. Il loro ultimo album, L'infinito (album), è del 2004.
Indice |
[modifica] Storia
Il gruppo nacque nel 1966 a Marghera (provincia di Venezia). I membri originari del gruppo erano Aldo Tagliapietra (voce e chitarra), Nino Smeraldi (chitarra), Claudio Galietti (chitarra e basso) e Marino Rebeschini (batteria). Questa prima formazione incise un unico singolo, Fiori e colori (1967), prodotto da Tony Tasinato. Appena un giorno dopo la pubblicazione, Rebeschini abbandonò il gruppo per adempiere agli obblighi di leva e venne sostituito alla batteria da Michi Dei Rossi, proveniente dal gruppo degli Hopopi.
Nel 1968 Le Orme, acquisita una certa fama grazie alle loro esibizioni dal vivo nell'allora rinomato locale Piper di Roma, incisero un nuovo singolo, Senti l'estate che torna. Nello stesso periodo il gruppo acquisì un nuovo musicista, il tastierista Tony Pagliuca (anche lui precedentemente negli Hopopi). Lo stesso anno fu pubblicato l'album di debutto Ad Gloriam.
Nel 1969, ancora gli obblighi di leva costrinsero anche Galieti all'abbandono; fu lo stesso Tagliapietra a sostituirlo al basso. Nuovamente un quartetto, Le Orme incisero il singolo Irene ed il secondo album, L'aurora delle Orme . L'ulteriore abbandono di Smeraldi portò il gruppo a quella che viene generalmente identificata come la "formazione classica": Tagliapietra al basso e alla voce, Pagliuca all'organo Hammond e Dei Rossi alla batteria. Il terzetto realizzò un nuovo singolo (Il profumo delle viole) e, nel 1971, il terzo album Collage.
Nel 1972 Le Orme realizzarono l'album Uomo di pezza, uno dei loro maggiori successi, con la hit Gioco di Bimba, vincendo il loro primo disco d'oro. Nel dicembre di quell'anno Peter Hammill, cantante dei Van der Graaf Generator e personaggio di spicco del rock progressivo inglese, accompagnò le Orme dal vivo.
Il successivo album, Felona e Sorona (1973) conquistò velocemente i primi posti nelle classifiche di vendita italiane, guadagnando a Le Orme il secondo disco d'oro. Una versione in inglese, con testi di Peter Hammill, fu pubblicata nello stesso anno dall'importantissima etichetta discografica Charisma, con la quale pubblicavano giganti del rock progressivo come i già citati Van der Graaf Generator o i Genesis. Le Orme arrivarono così al loro prima tour nel Regno Unito, suonando tra l'altro al celebre Marquee Club.
L'album seguente, dal vivo (In concerto, 1974) fu seguito nello stesso anno da una nuova produzione in studio, anch'essa considerata fra le vette del gruppo: Contrappunti, con la partecipazione di Gian Piero Reverberi. Ancora nel '74 fu pubblicata negli Stati Uniti una raccolta dal titolo Beyond Leng.
Nel 1975 Le Orme incisero il singolo Sera e poi l'album Smogmagica, con Tolo Marton alla chitarra, poi sostituito da Germano Serafin. La copertina dell'album si deve a Paul Whitehead, già autore di copertine di Genesis, Van der Graaf e altri.
L'anno successivo, dopo la pubblicazione di un nuovo singolo da hit parade (Canzone d'amore), il gruppo registrò l'uscita di Reverberi come produttore e, poco dopo, la pubblicazione dell'album Verità nascoste, a cui segue nel 1977 Storia o Leggenda. Per i due anni successivi, il gruppo si limitò a esibizioni dal vivo, riproponendo poi un nuovo album, Florian, nel 1979, seguito nel 1980 da Piccola Rapsodia dell'Ape. Entrambi questi album sono caratterizzati dalla forte presenza di sonorità acustiche, con strumenti classici come il violino.
Seguì un cambiamento di rotta deciso in direzione della musica elettronica, con un ritorno, nello stesso tempo, a una formazione a trio (Tagliapietra, Pagliuca, Dei Rossi). Di questo periodo sono il singolo Marinai (presentato al Festival di Sanremo) e l'album Venerdì. Tuttavia, il gruppo finì per sciogliersi (temporaneamente) lo stesso anno.
Nel 1986 Le Orme tornarono a riunirsi per suonare dal vivo, e nel 1987 parteciparono nuovamente a Sanremo col singolo Dimmi che cos'è. Sempre a Sanremo pochi giorni dopo il Festival nasce il primo Orme Fan Club e ancora pochi giorni dopo a Mestre (Ve) un grande concerto per festeggiare il Ventennale, con la eccezionale partecipazione di Tolo Marton, Germano Serafin, Claudio Galieti (ex Orme). Dopo tre anni di intensa attività live e l'avvicendarsi di vari musicisti-catalizzatori esce un nuovo album, intitolato semplicemente Orme (1990), con la partecipazione del celebre paroliere Mogol. Il periodo incerto del gruppo continua fino al 1992, poi Tony Pagliuca abbandona e la formazione si stabilizza con Michele Bon alle tastiere e Francesco Sartori al pianoforte. Nel 1993 la pubblicazione della raccolta Antologia 1970-80 e la nascita di un secondo fan club definito 'Nazionale'. L'attività live continua con fortunate serie di concerti ed il Tour del 1994 vede le Orme in una peculiare "storia del rock progressivo italiano", eseguendo brani loro ma anche della Premiata Forneria Marconi, del Banco del Mutuo Soccorso e dei New Trolls. Nel 1995 il ritorno ai canoni del rock progressivo con 'Il fiume', una suite di enorme successo (circa 50000 copie vendute)e che portò Le Orme al celebre Prog Fest di Los Angeles. In contemporanea il Fan Club di Sanremo diventa ufficiale. Nel 1997 un nuovo disco, la raccolta di classici rivisitati Amico di ieri.
A un nuovo avvicendamento (l'abbandono di Sartori, sostituito da Andrea Bassato, già dei Mysia) seguirono diversi anni ricchi di esibizioni dal vivo; coltivando il loro successo internazionale, tra l'altro, Le Orme si esibirono in Canada e in Messico.
Il fiume fu pubblicato nel 1996; fu seguito da altri due lavori (Elementi e L'infinito), una trilogia che ripercorre molti dei temi fondamentali del progressive internazionale.
Il gruppo è ancora attivo, nella formazione composta da Tagliapietra (voce, basso e sitar), Dei Rossi (batteria), Bon (tastiere) e Bassato (pianoforte e violino).
[modifica] L'origine del nome
25 luglio 2005, Oderzo (TV): le Orme hanno appena terminato il loro concerto durante il quale, tra l'altro, hanno proposto la versione integrale del loro concept-album Felona e Sorona. Il batterista Michi Dei Rossi parla con un fan: «All'epoca in cui fondammo il gruppo eravamo fan degli Shadows, band inglese molto in voga all'epoca.... Per questo decidemmo di chiamare il gruppo "Le Ombre". Però non so se sai a Venezia cosa sono le ombre [=Bicchieri di vino]... così, per evitare doppi sensi, decidemmo di chiamarci "Le Orme"».
[modifica] Discografia (album)
- Ad gloriam (1969)
- L'aurora delle orme (1970)
- Collage (1971)
- Uomo di pezza (1972)
- Felona e Sorona (1973, pubblicato anche in inglese)
- In concerto (1974, live)
- Contrappunti (1974)
- Smogmagica (1975)
- Verità nascoste (1976)
- Storia o leggenda (1977)
- Florian (1979)
- Piccola rapsodia dell'ape (1980)
- Venerdì (1982)
- Orme (1990)
- Il fiume (1996)
- Amico di ieri (1997, classici del gruppo rivisitati)
- Elementi (2001)
- L'infinito (2004)