Manjusri
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Mañjuśrī — cinese Wenshu (文殊) o Wenshushili (文殊師利); giapponese Monju (文殊?); tibetano Jampelyang — è il bodhisattva della piena consapevolezza nel Buddhismo, discepolo di Gautama Buddha, è simbolo di saggezza, intelligenza e realizzazione, ed è uno dei bodhisattva più popolari dopo Avalokitesvara e il suo equivalente femminile, Guanyin o Kannon.
Insieme al Buddha e al suo altro discepolo Samantabhadra forma la trinità Sakyamuni (giapponese Sanzon Shaka); è anche uno degli Otto Grandi Bodhisattva e uno dei Tredici Buddha della tradizione giapponese. Nel buddhismo tibetano è invece spesso rappresentato insieme a Avalokiteshvara e Vajrapani, come i tre Protettori del Buddha.
Manjusri è citato in molti sutra del buddhismo Mahayana, soprattutto il Prajnaparamita Sutra; il Sutra del Loto lo colloca nel paradiso Vimala, che secondo il Sutra Avatamsaka si troverebbe a Est; in alcune tradizioni (prevalentemente tantriche) la sua consorte sarebbe Saraswati. È talvolta chiamato Manjughosha.
Nel buddhismo tibetano, Manjusri è una divinità meditativa tantrica, o Yidam, ed è considerato un Buddha pienamente illuminato.
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[modifica] Mantra
Recitare il suo mantra "Om ah ra pa tsa na dhih " secondo la tradizione aumenta la saggezza, l'abilità nell'argomentare, la memoria, l'abilità nello scrivere e nel comunicare i propri pensieri. "Dhih" è la sillaba "seme" del mantra ed è recitata con enfasi maggiore.
Un altro mantra associato a Manjusri è "Om wangishwari hum".
[modifica] Iconografia
È spesso rappresentato con una spada fiammeggiante nella mano destra, a rappresentare la saggezza che vince l'ignoranza e le opinioni sbagliate; nella mano sinistra ha un fiore da cui spunta il Prajnaparamita, a rappresentare il suo raggiungimento della consapevolezza e l'illuminazione. Variazioni sulla sua forma tradizionale come Manjusri includono Guhya-Manjusri, Guhya-Manjuvajra, e Manjuswari, molte delle quali sono forme tantriche associate al buddhismo tibetano; le prime due forme sono generalmente accompagnate da una divinità shakti che l'abbraccia, a simboleggiare l'unione di forma e spirito, materia e energia, e così via.
[modifica] Manchu
Secondo una leggenda Nurhaci, comandante militare delle tribù Jurchen e fondatore della futura dinastia Qing, credeva di essere una reincarnazione di Manjusri, e perciò cambiò il nome alla sua tribù in Manchu.
[modifica] Mitologia nepalese
Secondo una leggenda la valle di Kathmandu una volta era un lago; Manjusri scavò un buco a Chovar prosciugò il lago trasformandolo in terra abitabile. I Newar di Kathmandu sono equamente divisi tra buddhisti e induisti; mentre i primi venerano la dinità come Bodhisattva della Saggezza i secondi lo venerano come Saraswati, divinità hindu.
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