Mario Calderara
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Mario Calderara è stato un inventore ed il primo aviatore italiano (Verona, 10 ottobre 1879 - 1944)
Nel 1898 fu ammesso all'Accademia Navale di Livorno, e fu promosso guardiamarina nel 1901. Era fortemente attratto dalla possibilità dell'uomo di volare, cosa che in quegli anni cominciava pian piano a trasformarsi da pura fantasia a realtà. Sono di quel periodo infatti i tanti studi e i primi successi di Otto Lilienthal e dei fratelli Wright.
È proprio con questi ultimi che Calderara ebbe una intensa corrispondenza. Nel 1905, dopo aver appreso la notizia che avevano effettuato con successo il primo volo con il proprio aereo, egli chiese loro alcuni lumi e dettagli tecnici. Ricevette le risposte che cercava, e negli anni nacque tra loro un'intensa amicizia
Con le informazioni dei fratelli Wright nel 1907 iniziò i primi esperimenti di volo a vela nel golfo di La Spezia. Nel corso degli esperimenti con un biplano trascinato da una nave, raggiunse prima un altitudine di oltre quindici metri, poi però cadde nell'acqua e rischiò la morte per annegamento.
Nel mese di aprile del 1909 Wilbur Wright venne a Roma e diede alcune lezioni a Mario Calderara. Nel settembre del 1909 in seguito ai trionfi di Calderara sul circuito di Brescia organizzati dall'Aeroclub d'Italia, gli venne assegnato il brevetto di pilota n°1.
Nel 1911 progettò e costruì un suo idrovolante, il più grande del mondo a quel tempo che si alzò in volo nella primavera del 1912, trasportando tre passeggeri oltre al pilota.
Dal 1917 al 1919 gli fu assegnato il comando di una nuova scuola per piloti americani di idrovolanti. Le capacità del Capitano di Corvetta Calderara, furono riconosciute dalla Marina Americana che gli conferì la "American Navy Cross"
Dal 1923 al 1925 fu nominato addetto aeronautico presso l'Ambasciata Italiana a Washington. Successivamente lasciata la Marina Militare Italiana, si trasferì a Parigi, avviando con successo una attività commerciale nel settore aeronautico.
Nel 1939, Calderara si trasferì in Italia. Quando scoppiò la Seconda guerra mondiale, la casa acquistata nei dintorni di Parigi gli fu espropriata e la famiglia dovette affrontare molte difficoltà finanziarie.
Nel 1944, Mario Calderara morì per un malore improvviso.