Marvel Italia
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«La Marvel Italia? Fra sei mesi chiude!»
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Marvel Italia nasce sui banchi di Lucca Comics il 18 marzo 1994 (il 19, ad essere pignoli) come editore, ponendosi come una delle filiali europee della Marvel Comics e primo tassello della futura Marvel Europa. Oggi è semplicemente un marchio, una divisione editoriale dell'editore Panini Comics.
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[modifica] La storia della Marvel in Italia
Acquistata in un primo tempo dalla Marvel statunitense, poi venduta per risolvere alcuni problemi economici, e infine gestita dalla Panini, oggi, come detto, è solo un marchio, al pari di Cult Comics e di Planet Manga, sotto il cui nome vengono raccolti gli albi dei supereroi Marvel, sia quelli della linea editoriale classica, sia quelli delle linee alternative come l'Ultimate Universe o la MAX Comics.
La storia della Marvel in Italia però inizia da prima, ed è necessario conoscerla per comprendere la storia della MITA (contrazione di Marvel Italia).
Il primo a portare i fumetti Marvel in Italia fu Oreste Del Buono, all'epoca direttore di Linus, che nel 1965 portò sulle pagine della rivista un paio di storie dei Fantastici Quattro, ma poi più nulla. Almeno fino al marzo 1970, quando l'Editoriale Corno diretta da Luciano Secchi, alias Max Bunker, punto di riferimento per la futura Marvel Italia, iniziò a pubblicare con regolarità degli albi dedicati agli eroi che diedero inizio alla silver-age. Il suo programma editoriale era abbastanza semplice e logico: due quattordicinali, dal titolo L'Uomo Ragno e L'Incredibile Devil, affiancati, un anno dopo, da I Fantastici Quattro e da Il Mitico Thor. Poi arrivarono a ruota gli altri con altre nuove riviste: Capitan America, Gli Albi dei Supereroi, Hulk & I Difensori, Conan & Ka-Zar, Shang-Chi e molti altri ancora ne seguirono.
Questo fermento editoriale, però, era destinato a concludersi nel 1984, quando la Corno fallì. Ci fu poi una brevissima parentesi con la Labor Comics, che però non riuscì a gestire il materiale e chiuse dopo pochi mesi di attività.
5 anni dopo la Star Comics, dalle ceneri della Labor, ripropose il quindicinale dedicato all'Uomo Ragno, rivista che tutt'ora prosegue come più longeva tra quelle dedicate ai supereroi, cui seguì a ruota il mensile dedicato alla famiglia Richards, quindi Il Punitore, Gli Incredibili X-Men e Star Magazine, antologico che presentava altre storie degli eroi Marvel.
Questi eroi non erano stati dati in gestione ad un unico editore, ma anche alla Play Press, alla Comic Art e alla Max Bunker Press, creando non poca confusione nei lettori e non pochi problemi di gestione ai redattori soprattutto per la continuity, molto collegata in un universo complicato come il Marvel Universe, e per i cross-over che in questo modo venivano letti nell'arco di anni e non di mesi come in effetti era programmato in originale.
Questa situazione, ovviamente, non poteva piacere alla Marvel Comics, che in un primo momento sondò il terreno per vedere se poteva dare in gestione ad un unico soggetto l'intero parco delle sue testate. Principalmente per promuovere gli altri progetti e non perdere diritti preziosi, ma anche per effettivi problemi di gestione come l'allineamento delle varie serie ad un unico punto narrativo, ciascuno dei licenziatari sconsigliò la soluzione di un unico editore. Gli statunitensi, però, erano in contatto con Marco Lupoi, giovane editor italiano appassionato di supereroi, e si fecero appassionare dall'idea di quest'ultimo: creare ex-novo un editore che potesse raccogliere su di sé l'onere e l'onore di pubblicare tutti gli eroi Marvel.
Un esperimento di tal genere era già stato tentato con successo in Gran Bretagna con la Marvel UK: fu infatti anche grazie alla consulenza della sezione britannica che questa costola della Marvel poté iniziare, nel marzo del 1994, la sua attività, all'inizio esclusivamente rivolta alla pubblicazione di storie Marvel: la nascita ufficiale coincide con la LUCCACOMICS dello stesso anno.
Successivamente la sezione italiana acquisì una sua indipendenza, acquisendo i diritti di vari manga di indiscutibile valore artistico e di alcuni personaggi della Image Comics, in particolare lo Spawn di Todd McFarlane e tutti i personaggi della Top Cow, studio grafico fondato e gestito da Marc Silvestri. Tutto ciò fu possibile anche perché in patria la Marvel Comics gravava in serie difficoltà finanziarie, che la costrinsero a vendere le filiali europee.
Il marchio Marvel Italia continua ad uscire sulle testate Marvel, che sono una piccola quantità tra quelle che edita ogni mese in Italia (e nel mondo) la Panini Comics, uno dei più importanti editori nazionali.
[modifica] Albi Marvel
Gli albi Marvel attualmente in edicola sono:
- il quindicinale L'Uomo Ragno;
- Spider-Man Collection, che ristampa le primissime avventure dell'Uomo Ragno;
- Fantastici Quattro, dove vengono pubblicate anche le avventure di personaggi collegati come Capitan Marvel, Namor e She-Hulk;
- Devil & Hulk;
- Thor, dove, oltre alle avventure del dio del tuono, si trovano anche le storie dei Vendicatori (ora Nuovi Vendicatori) e di Capitan America;
- Iron Man & i Vendicatori, serie aperiodica che presenta le avventure del solo Iron Man.
- Gli Incredibili X-Men, X-Men Deluxe e Wolverine, che presentano le avvenuture dei vari gruppi, sottogruppi e personaggi collegati agli X-Men;
- Ultimate Fantastic Four, Ultimate Spider-Man, Ultimate X-Men e Ultimates, che presentano le avventure degli eroi dell'"universo alternativo" detto Ultimate Universe;
Ci sono inoltre diverse collane con personaggi a rotazione
- Marvel Mega
- Marvel Miniserie
- Marvel Mix
- Special Events
Non si dimentichino, poi, gli speciali per le fumetterie, che escono sotto i nomi di 100% Marvel, 100% Marvel Best (dedicato alle ristampe) e Marvel Monster Edition. Queste collane, rivolte prevalentemente a un pubblico di appassionati, hanno lo scopo principale di proporre storie - anche di elevata qualità - di difficile collocazione nel congestionato mercato delle edicole.
[modifica] Bibliografia
- Gli albi Devil&Hulk X, Fantastici Quattro X, Thor X, X-Men X, L'Uomo Ragno X, con gli articoli di Massimiliano Brighel, Marco Lupoi, Francesco Meo e Giorgio Lavagna
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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