Uomo Ragno
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L'Uomo Ragno disegnato da J. Scott Campbell | |
Nome originale | Spider - Man |
Alter ego | Peter Parker |
Creato da | |
Editore | Marvel Comics |
1ª apparizione | agosto 1962 |
Testata 1ª app. | Amazing Fantasy n. 15 |
Editore it. | Editoriale Corno |
1ª apparizione it. | aprile 1970 |
Testata 1ª app. it. | L'Uomo Ragno (I serie) n. 1 |
Stato attuale | attivo |
Abilità |
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Alleati | |
Parenti |
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Marvel Comics | |
Personaggi dei fumetti e dell'animazione (uso del template) |
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«Da un grande potere derivano grandi responsabilità.»
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(Ben Parker al nipote Peter)
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L'Uomo Ragno (Spider-Man), il cui vero nome è Peter Parker, è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Steve Ditko nel 1962, pubblicato dalla Marvel Comics.
Simbolo dei nerd, figura tipica dei licei statunitensi, ma anche dell'uomo comune che cerca di rendere migliore la vita degli altri: questo è l'Uomo Ragno, il primo supereroe con superproblemi.
Proposto nel 1962 sulle pagine dell'ultimo numero di Amazing Fantasy (il 15), Spider-Man, questo il suo nome originale, ideato da Lee e Ditko, era, prima di ottenere i suoi strabilianti poteri di ragno, un giovane adolescente, tal Peter Parker: bistrattato dai compagni per la sua bravura e per la sua passione per lo studio, era coccolato degli zii, che lo avevano preso in custodia dai genitori, morti in un incidente aereo.
Il nuovo fumetto, così, si presentava subito come un prodotto nato e destinato principalmente agli adolescenti, che stavano diventando sempre più i principali fruitori del medium fumetto. Lee cercava di cavalcare il successo della DC Comics, che con il rilancio di Flash-Barry Allen del 1954 aveva dato avvio alla rinascita dei comics conosciuta come Silver Age.
In questa nuova, dorata stagione del genere supereroico, uno dei personaggi di maggior successo e presa sul pubblico, come detto, fu l'Uomo Ragno, che affronta minacce imponenti pur conservando la sua vera dimensione di amichevole Uomo Ragno di quartiere, con i suoi problemi quotidiani (la malattia della zia, i compiti, gli amoreggiamenti), fatto che lo rese così simpatico al pubblico, semplificando l'identificazione con Peter nonostante i suoi superpoteri sovrumani.
A tutto questo si aggiunge che spesso si trovava a dover combattere con i suoi avversari anche in condizioni di menomazione (un braccio slogato, un raffreddore od anche la febbre), o ad affrontare minacce mistiche in compagnia del Dottor Strange o nemici cosmici con i Fantastici Quattro: in nessuna di queste situazioni, però, ha mai perso le sue peculiari caratteristiche di semplicità e spontaneità.
Indice |
[modifica] La nascita del personaggio
La versione ufficiale della nascita del personaggio è abbastanza semplice e a tratti banale. Mentre Stan Lee, nel suo studio, pensava ad un nuovo personaggio da proporre a Goodman, vide un insetto arrampicarsi sulla parete. Ciò riportò la memoria alla sua giovinezza, quando tra i vari eroi pulp degli anni Trenta e Quaranta, veniva pubblicato The Spider, Master of Men, il suo eroe preferito.
Espose, allora, l'idea a Goodman, aggiungendo i problemi tipici di Peter di cui sopra, e con il placet dell'editore della Marvel, il personaggio venne affidato alle capaci mani di Jack Kirby, che ne disegnò il costume. Il problema, però, era che l'Uomo Ragno kirbyano era troppo muscoloso e mal si adattava all'idea di Lee di un personaggio esile e delicato, che veniva a trovarsi improvvisamente nel mondo violento dei supereroi. Il primo episodio venne quindi assegnato a Ditko, dal tratto più essenziale e spigoloso, sulla falsariga di Chester Gould e Dick Sprang, nell'Agosto del 1962, con il semplice titolo di L'Uomo Ragno, faceva il suo esordio il primo vero eroe adolescente del mondo dei fumetti (in precedenza gli altri erano dei semplici assistenti di eroi adulti). Il suo successo di pubblico fu tale che, la sua seconda avventura venne pubblicata su una rivista a lui direttamente dedicata: Amazing Spider-Man.
[modifica] Silver Spider
In realtà la nascita dell'Uomo Ragno è ben più complessa ed intricata di quanto non sia stato fin qui raccontato. Anche grazie alla paziente opera di ricostruzione storica portata avanti dal filologo e traduttore di fumetti Giuseppe Guidi, in questa sezione si tenterà di dare al lettore un'idea di come nacque uno dei personaggi di maggior successo nella storia del fumetto.
Nel 1962 Stan Lee contattò il suo collaboratore più stretto e prezioso, Jack Kirby, per sapere se avesse tra le mani un qualche nuovo personaggio mai utilizzato. Kirby, allora, propose la sua versione di Spiderman, personaggio ideato nel 1953 da Jack Oleck e Charles Clarence Beck per la Harvey Comics, allora supervisionata da Joe Simon, vecchio collaboratore di Kirby. A causa del proliferare di -man (Superman, Batman, ...), Simon decise di cambiare nome al personaggio, che ben presto divenne Silver Spider: così cambiato venne proposto a Sid Jacobson, il quale propose alcuni cambiamenti, come l'agilità ragnesca e la possibilità di volteggiare tra i palazzi tramite una ragnatela. Nonostante queste modifiche, che successivamente sarebbero confluite nell'Uomo Ragno, il personaggio non venne mai pubblicato e per riparlarne bisogna attendere il 1959 quando lo stesso Simon, questa volta per la Archie Comics, propose a Kirby The Fly, un adattamento del concetto base di Silver Spider.
In sintesi il personaggio, un adolescente di nome Tommy Troy, orfano, era in grado, grazie al possesso di un anello magico, di diventare un supereroe adulto dotato di mistici e fantastici poteri. Mentre, però, nel caso di Silver Spider si limitavano ad una super-forza ed alla possibilità di spiccare grandi salti (un pò come il Superman delle origini, o come il Capitan Marvel della Fawcett, con cui il personaggio ha un enorme debito di ispirazione), Fly aggiungeva anche l'agilità ragnesca, la possibilità di arrampicarsi sui muri ed un sesto senso in grado di avvisarlo dei pericoli. Kirby, che per questo personaggio aveva già realizzato cinque tavole di prova, decise allora di riproporre quel vecchio tentativo, apportando alcune aggiunte, come il lanciaragnatele, mutuato da una pistola simile in dotazione di Spider Spry, nemico di Fly, riportato per l'occasione al suo nome originale: Spiderman.
Come lo stesso Ditko ebbe modo di rivelare in un articolo del 1990, queste prime cinque tavole (per certo presenti negli archivi Marvel fino alla fine degli anni settanta) rappresentavano il tipico eroe kirbyano, superbo e maestoso, con un disegno astratto sul petto, simile a quello di Ant-Man. La storia, che si apriva con Spiderman in costume (sostanzialmente il costume attuale, ma con in più un cinturone porta-oggetti e con in meno la parte inferiore della maschera, che così richiamava all'altro vecchio personaggio kirbyano, Capitan America), raccontava di un adolescente, ancora una volta orfano, che viveva insieme alla zia, una simpatica e gentile signora, e allo zio, un burbero capitano di polizia in pensione, ricalcato sul modello del Thunderbolt Ross delle storie di Hulk. La piccola famigliola abitava accanto ad uno scienziato, la cui casa, misteriosa ed oscura, era la meta del ragazzo alla fine delle 5 paginette.
Il personaggio così concepito venne approvato da Lee, anche se sostituì la coppia di zii proposta da Kirby con una che aveva fatto il suo esordio alcuni mesi prima sulle pagine di Strange Tales: zia May e zio Ben. Finalmente l'ultimo passaggio creativo, l'effettiva realizzazione della storia, venne affidato a Ditko, al quale saltò subito agli occhi l'estrema somiglianza tra il personaggio kirbyano e quello di Simon. A questo punto Lee e Kirby rimisero mano alla trama, riconsegnando il tutto a Ditko, che per prima cosa diede al personaggio una maschera completa, «per aggiungere mistero al personaggio e permettere al lettore di immaginare l'espressione preferita della faccia di Peter Parker»; quindi, su consiglio di Eric Stanton, trasformò la pistola spara-ragnatele nella coppia di lanciaragnatele attualmente utilizzata dall'Uomo Ragno; infine ideò il ragnosegnale con il quale l'eroe illumina i criminali, impaurendoli per il suo prossimo arrivo.
L'Uomo Ragno era così pronto all'esordio sulle pagine di Amazing Fantasy, rivista disegnata dallo stesso Ditko sin dal numero 7, diventando il più tipico e genuino prodotto dello spirito collaborativo della Marvel degli anni sessanta, che applicava gli insegnamenti raccolti durante le esperienze nei primi, pionieristici anni degli studi grafici, come l'Eisner-Iger: nessuno aveva un compito veramente specifico e tutti erano indispensabili alla buona riuscita di un nuovo progetto.
[modifica] Le origini
Dopo essersi dilungati sulla fase creativa che sta dietro la nascita dell'Uomo Ragno (e comune a molti altri personaggi), è necessario spendere alcune parole sulle origini segrete del personaggio, ovvero su come ha ottenuto i suoi strabilianti poteri di ragno.
Come detto Peter Parker, il nerd protagonista del fumetto di Lee-Ditko, era uno scolaro attento e studioso, ma anche timido e timoroso. Preso in giro dai compagni, e in particolare dal bullo Flash Thompson e dalla fidanzata Liz Allen, vide la sua vita cambiare nel giorno di una visita scolastica ad uno stabilimento scientifico poco fuori la sua città, New York. Nello stabilimento venivano portate avanti alcune ricerche nucleari e durante una dimostrazione dell'energia che poteva essere prodotta in tali esperimenti, un ragno venne investito dalle radiazioni emanate da due immensi elettrodi e, sconvolto e spaventato, cadde sulla mano di Peter, mordendolo prima di morire. Dopo alcuni giorni Peter iniziò ad accorgersi di possedere alcuni fantastici poteri, passatigli dal ragno radioattivo: agilità e forza proporzionali a quelle dell'aracnide, capacità di aderire alle pareti, un senso di ragno che lo rende capace di percepire anticipatamente una minaccia. Peter, allora, deciso a sfruttare queste sue capacità, affronta, con una maschera sulla faccia, il wrestler Crusher Hogan, battendolo e vincendo il premio in denaro messo in palio. Notato da un produttore cinematografico viene lanciato quindi nel mondo dello spettacolo, con qualche piccolo problema da affrontare (come l'impossibilità di ritirare soldi dal suo conto, in quanto persona mascherata senza documento d'identità).
Peter, in questo modo, voleva riuscire a guadagnare abbastanza soldi da aiutare gli zii, ma una sera, all'uscita dalla sua ultima esibizione, fece la scelta di non fermare un ladro in fuga, asserendo che fosse compito della guardia degli studi televisivi. Dopo alcuni giorni, in un tentativo di rapina in casa (poi verrà rivelato che il rapinatore cercava un tesoro nascosto nella casa dei Parker), viene ucciso lo zio Ben: Peter, sconvolto dal dolore, indossa il suo costume e corre a catturare il malvivente, che si era asserragliato in un magazzino in disuso, per scoprire che è lo stesso furfante che solo pochi giorni prima aveva lasciato scappare senza intervenire. A quel punto, con in mente le parole dello zio Ben (Da un grande potere derivano grandi responsabilità), Peter decide di ritirarsi dal mondo dello spettacolo e diventare un paladino della giustizia e della lotta al crimine.
[modifica] La storia
[modifica] Il Ragno di Ditko
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L'era Ditko, che rappresenta la prima fase creativa del personaggio, dura 38 numeri, oltre a quello iniziale apparso su Amazing Fantasy e ad alcuni Annual. Se graficamente Ditko si ispira, come detto, a Gould e a Sprang, la sua idea del personaggio è invece molto più vicina a Dick Tracy che non a Batman: Peter, infatti, doveva vivere in un ambiente il più reale possibile, per poterne guidare in maniera coerente e logica il passaggio verso l'età adulta. Così i suoi primi grandi avversari, come il Camaleonte o l'Avvoltoio, erano piuttosto degli abili ingegneri e non fantastici personaggi con poteri pari a quelli di Peter. E dopo la deriva nella fantascienza con il Riparatore, si ritorna alla tecnologia ed alla scienza con Otto Octavius, meglio noto come Dr.Octopus, il più letale nemico del Ragno delle origini. Dotato di quattro braccia meccaniche, è un abile scienziato che, a causa dell'incidente che lo ha fuso con quelle stesse braccia artificiali, ha acuito la sua latente follia (recentemente approfondita da Paul Jenkins sulle pagine di Spectacular Spider-Man), facendolo diventare un supercriminale perfetto per le storie dell'Uomo Ragno. È il protagonista di una delle storie del ragnetto più appassionanti dell'epoca: Il capitolo finale, la cui scena madre è stata citata centinaia di volte in diversi altri fumetti.
Successivamente Ditko e Lee proposero molti altri avversari: dal drammatico Lizard, all'ingenuo Cervello vivente, dall'elettrico Electro, fino ai gouldiani Duri, guidati da Frederick Foswell, giornalista del Bugle, senza dimenticare l'Uomo Sabbia, ex-galeotto, e Kraven, famoso cacciatore giunto in città con l'unico intento di catturare l'Uomo Ragno. Di questa prima infornata però i due avversari più interessanti, anche per le loro potenzialità future, furono Mysterio, maestro delle illusioni dietro il quale si nascondeva Quentin Beck, esperto hollywoodiano di effetti speciali, e il Goblin, ignoto criminale che, dotato di una scopa volante (poi sostituita da un aliante) e di bombe zucca, cerca fin dal primo approccio di uccidere l'Uomo Ragno, assoldando allo scopo addirittura i Duri.
Nel frattempo, oltre a questi elementi supereroici tipici di ogni prodotto seriale, Ditko sviluppa anche i personaggi di contorno, dando sempre più spazio alla fragile zia May, la cui malattia subisce periodici peggioramenti anche nell'era post-Ditko, al burbero J. Jonah Jameson, direttore del Daily Bugle, quotidiano per il quale Peter lavora come fotografo free-lance vendendo le foto dei suoi combattimenti, e deciso a screditare il nuovo eroe, alla dolce ed insicura Betty Brant, segretaria di Jameson e prima fidanzata di Peter. Senza dimenticarsi anche dei compagni di scuola o dell'esordio della bella Mary Jane, apparsa per la prima volta, col volto coperto, su Amazing Spider-Man n.25 del Giugno 1965: Ditko crea, così, intorno a Peter un mondo coerente ed attendibile, in cui ogni criminale spesso non è mai un volto noto a Peter, ma una persona qualunque: la sua scelta narrativa, però, non è sempre gradita a Lee, sovente accusato di cambiare i suoi soggetti. Questa situazione di tensione, acuita anche dal fatto che Lee figurava come autore delle storie anche del Dottor Strange, personaggio quasi completamente concepito e realizzato da Ditko, venne poi risolta con la nota questione sulla vera identità di Goblin. Secondo Ditko, dietro la maschera si sarebbe nascosto Ned Leeds, rivale in amore di Peter per la conquista del cuore di Betty, destinato successivamente a morire in una drammatica battaglia con l'Uomo Ragno, che avrebbe avuto come conseguenza la morte di Betty stessa investita da un camion, o, vistosi bocciata questa prima proposta, da un ignoto criminale.
Questa querelle, però, era solo la punta dell'iceberg, rappresentato da alcuni problemi di gestione di Goodman con i suoi autori, su tutti Ditko e Kirby, che pretendevano un esplicito riconoscimento del loro apporto creativo e maggiori introiti (soprattutto Kirby) dai successi commerciali ottenuti dai personaggi che ideavano per Goodman stesso. Dopo l'ennesima promessa non mantenuta, Ditko decide di lasciare la testata, facendo alla fine un favore a Goodman che, così, poté chiedere a Lee una nuova direzione al personaggio, molto più solare e leggera della visione, probabilmente molto autobiografica, di Ditko.
[modifica] John Jazzy Romita
Per sostituire il partente Ditko, Lee decise di prendere a bordo il già collaudato John Romita Sr.. L'autore, diventato simbolo stesso dell'Uomo Ragno proprio grazie alla sua lunga militanza su Amazing, aveva accumulato esperienza soprattutto con i fumetti rosa della DC Comics, in cui i sentimenti e le interazioni tra i personaggi erano di grande importanza. Poiché, quindi, era necessario dare una svolta leggera alla rivista, Lee pensò bene di utilizzare un autore abile in questo genere, che poi sarebbe diventato il genere tipico delle sottotrame di Amazing Spider-Man, ottenendo un duplice effetto: abbandonare le trame troppo noir di Ditko, cancellando molte delle sue sottotrame, e presentare al pubblico storie più romantiche, ma disegnate con uno stile molto più realistico.
Così, con la prima storia di Romita, Lee non solo fece riappacificare Peter con Ned, ma diede finalmente volto a Mary Jane, finora tenuta nascosta da Ditko, ed un volto a Goblin, ora diventato ufficialmente Norman Osborn, padre di Harry, che con Romita sarebbe diventato il miglior amico di Peter. Con il passare dei numeri, poi, l'affiatamento tra Lee e Romita si fa sempre più stretto: ciò consente al duo di realizzare delle storie non solo sempre più realistiche, ma sempre vicine al mondo giovanile e studentesco, nel cui ambito si muove il Peter Parker in borghese e la sua dolce fidanzata Gwen Stacy.
Lee, però, non dimentica il successo di storie urbane come quelle con i Duri ed utilizza, per l'occasione, Kingpin, il mafioso newyorkese, solitamente avversario di Devil (l'unico, almeno in questa prima fase della sua vita, a conoscere la vera identità dell'Uomo Ragno). Diventano, poi, ricorrenti le perdite di memoria di Norman Osborn ed ogni volta che il magnate ritrova la memoria sulla sua identità supercriminale e su quella di Peter, nascono saghe letali e terribili, nelle quali l'Uomo Ragno ha una nuova limitazione, poiché sa di affrontare il padre del suo migliore amico, Harry.
Comunque è di questo periodo l'inizio dell'indipendenza di Peter da zia May: inizia a frequentare l'università, va a vivere con Harry in un appartamento in città, inizia a frequentare Gwen, la dolce figlia del capitano di polizia George Stacy.
Il capitano Stacy (e qui siamo nel periodo dei successori e, in un certo senso, allievi di Lee e Romita), valente poliziotto, troverà la morte durante un terribile scontro contro il dottor Octopus nel tentativo di salvare un bambino dalle macerie di un camino gettato dai tentacoli impazziti del letale avversario dell'Uomo Ragno, che aveva spruzzato su di essi una speciale sostanza che li rendeva incontrollabili. Questa prima morte inizia ad introdurre l'Uomo Ragno, come personaggio, in un nuovo periodo di età adulta, anticipando anche la morte di Gwen, ancora una volta durante uno scontro terribile contro un suo folle avversario: il Goblin.
[modifica] La morte di Gwen
La morte di Gwen Stacy anticipa di poco quello che poi Alan Moore sia con Capitan Bretagna sia con Watchmen e quindi Frank Miller con Il ritorno del Cavaliere Oscuro applicarono al fumetto: atmosfere oscure e drammatiche che calarono i supereroi nella realtà e nella quotidianità, come già era avvenuto per lo Spirit di Eisner.
Gwen Stacy, il primo grande amore di Peter rimane vittima di uno scontro fra il nostro supereroe e la sua nemesi Goblin. Dopo una furiosa battaglia fra i due, Goblin fa cadere Gwen dal ponte di Brooklyn; Peter la afferra con la sua tela, ma tira su, tra le sue braccia, un corpo ormai morto, molto probabilmente proprio a causa della tela, che fermando improvvisamente la sua caduta ne ha provocato la rottura dell'osso del collo. Inutile dire che all'epoca la morte della ragazza provocò reazioni molto dure da parte dei lettori, ancora non abituati a leggere eventi così drammatici in un fumetto (alcuni arrivarono a scrivere lettere di minaccia all'autore della storia Gerry Conway, che fu soprannominato Killer Conway).
Successivamente, e più precisamente durante la saga Evolutionary War, e durante la successiva Saga del Clone, Spidey si è imbattuto in un clone della bella Gwen, creazione di un professore di Peter, Miles Warren alias il criminale noto come lo Sciacallo, che innamorato di Gwen, ha sempre addebitato a Peter, del quale conosceva la doppia identità, la morte della giovane. Inutile dire come l'incontro con il clone di Gwen, abbia riaperto nel nostro beniamino vecchie ferite e sensi di colpa, superati solo grazie alla nuova fiamma, nonché attuale moglie Mary Jane.
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È interessante notare come Gwen Stacy, personaggio amatissimo dagli appassionati del Ragno, sia uno dei pochissimi (insieme a zio Ben, il primo Capitan Marvel e pochi altri) a non essere stato resuscitato dagli autori della Casa delle Idee, che spesso e volentieri a fronte dei malumori dei fan, hanno fatto rivivere diversi personaggi (a titolo di esempio si indicano la stessa zia May, il grande nemico Goblin, o altri personaggi come Wonderman, Magneto, Wolverine, Guardian, il Gufo, il Dottor Octopus), trovando a tal fine espedienti più o meno convincenti.
Tuttavia ultimamente la bionda Gwen è stata riportata alla ribalta nella saga Peccati del passato dello scrittore J.M. Straczynski, che sconvolge il personaggio soprattutto a livello morale. Peter Parker s'imbatte in due ragazzi dotati di superpoteri che tentano di ucciderlo, ma ben presto scopre che sono i figli del suo primo vero amore, Gwen. Ma il colpo di scena è che il padre dei ragazzi altri non è che Norman "Goblin" Osborn. Sconvolto dalla scoperta, Parker tuttavia capisce che i ragazzi contaminati dal sangue geneticamente potenziato di Osborn, invecchiano velocemente e rischiano di morire in breve tempo, quindi tenta di salvarli nonostante tutto. La scelta dell'autore ha stravolto decisamente l'idea che i fan avevano della dolce Gwen Stacy: da ragazza ideale di cui innamorarsi a donna normale, con le sue debolezze. Va comunque precisato che Straczynski lascia un margine di dubbio, perché resta incerto se Gwen sia stata consenziente o drogata (o addirittura violentata) da Norman Osborn.
[modifica] La saga dei cloni
Nel corso di questa saga viene recuperata una vecchia storia (su Amazing Spider-Man I serie n. 148-150, prima traduzione italiana L'Uomo Ragno Editoriale Corno n. 189-191) in cui Lo Sciacallo aveva clonato Peter, e poi lo aveva sostituito con il clone, creandogli anche qualche problema di identità. Alla fine il clone viene sconfitto e gettato nella ciminiera di un altoforno. Così si credeva che il clone fosse andato distrutto. Questa trama fu "dimenticata" per diversi anni.
Ma dopo molti anni il clone riaffiorò dal passato, rivelando di portare il nome di Ben Reilly, un omaggio allo zio Ben e alla Zia May (Reilly è il suo cognome da nubile) e di non essere affatto lui il clone, bensì Peter. Naturalmente la sconvolgente rivelazione darà conseguenze determinanti, stravolgendo la vita del protagonista che non sa più chi è. Nascerà anche un'amicizia con il clone, che assumerà l'identità del Ragno Rosso (Scarlet Spider), che collaborerà con Peter nella lotta ai malvagi. Dopo numerose e complesse traversie (i cloni incrementeranno di numero), tutta la vicenda si rivelerà essere una macchinazione dell'arcinemico Norman Osborn, cioè Goblin, il quale aveva anche falsificato gli esami del DNA di Peter, per indurlo a credere di essere lui il clone. Si ritornerà così allo status quo tradizionale, Peter riassumerà il possesso della sua vita e Ben verrà ucciso da Norman Osborn salvando Peter.
[modifica] Potere totemico
Recentemente, lo sceneggiatore J. M. Straczynski ha aggiunto un ulteriore livello di lettura alla figura dell'eroe.
Il morso del ragno radioattivo che gli ha donato i poteri potrebbe non essere stato del tutto casuale, anzi: l'africano dio-ragno Anansi era alla ricerca di un suo rappresentante, un totem vivente che facesse da ponte tra i ragni e gli uomini, più in generale tra il mondo animale e il mondo umano, troppo separati dal progresso.
La scelta sarebbe ricaduta su Peter Parker non tanto per le circostanze eccezionali (un ragno imbevuto di radiazioni, quindi un presupposto scientifico alla conseguente mutazione), ma perché un nerd come Peter, "preda" degli eventi e delle angherie da una vita, avrebbe più facilmente incarnato l'ideale di ragno come "predatore", per reazione a tutto il risentimento accumulato. Questa valenza soprannaturale è uno dei motivi per cui l'Uomo Ragno si è spesso trovato coinvolto in battaglie con nemici ispirati agli animali (il Dr. Octopus - la piovra -, l'Avvoltoio , Rhino - il rinoceronte -, Lizard - la lucertola -, la Mosca, il Camaleonte, e così via). Un riflesso della catena alimentare.
A causa dell'ultima trasformazione di Peter Parker in un ragno gigante, Spidey ha acquisito nuovi poteri: ora può parlare con gli insetti, sparare ragnatele organiche e il suo "senso di ragno" si è notevolmente affinato.
[modifica] "L'altro" e il nuovo costume
J. Michael Straczynki nel 2006 ha scritto una saga di 12 episodi (negli Stati Uniti pubblicata su tre testate differenti, in Italia tradotta sui numeri dal 445 al 450 de L'Uomo Ragno) intitolata L'Altro (The Other) che ha portato numerosi cambiamenti e poteri in Peter e nella continuity dell'Uomo Ragno. Dopo essere stato ferito e mutilato gravemente da Morlun in un sanguinosissimo scontro (nel quale Spidey aveva perso anche perché malato) Peter muore all'ospedale. Si trasforma poi in una crisalide dal quale risorge con nuovi poteri: tutte le sue ferite, le sue malattie sono risanate, gli spuntano dei pungiglioni dai polsi, riesce a vedere al buio, il suo "senso di ragno" è più che raddoppiato.
Nel numero 451 della serie regolare della Panini Comics l'Uomo Ragno compare per la prima volta con il suo nuovo costume. Il costume è stato disegnato da Tony Stark alias Iron Man e i colori principali non sono più blu e rosso ma rosso e oro; il nuovo costume include anche parti della tecnologia dell'armatura di Iron Man, che danno all'Uomo Ragno la possibilità di effettuare lunghe planate in caduta libera e lo proteggono da proiettili di piccolo calibro, e anche di respirare sott'acqua. Per via delle caratteristiche che lo accostano all'armatura del vendicatore, questo costume viene anche chiamato "Iron Spider" (traduzione non ufficiale: Ragno di ferro).
Questi cambiamenti, insieme con il rinnovato costume, portano il supereroe a livelli di potenza superiori ai suoi standard abituali.
[modifica] Civil War
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Per approfondire, vedi la voce Civil War. |
Durante la saga Civil War viene emanata una legge (Super-human Registration Act) che impone ai supereroi, se vogliono continuare ad operare, di svelare la propria identità segreta al governo degli Stati Uniti. Si creano due fazioni opposte: una a favore dello smascherarsi, l'altra contro che giudica anche una violazione dei diritti civili la promulgazione del provvedimento. Peter Parker si schiera a favore e decide di svelare la sua identità pubblicamente (Civil War n. 2). L'evento ha suscitato molto scalpore dal momento che l'Uomo Ragno è sempre stato uno dei personaggi che maggiormente ha custodito gelosamente la sua identità, ed ha avuto notevole risonanza mondiale, con diversi articoli sulle prime pagine dei quotidiani, anche in Italia.[1]
Peter, dopo aver visto la prigione in cui vengono portati i dissidenti, cambia opinione e lascia la torre dei Vendicatori assieme a Zia May e Mary Jane. Tony Stark si avvede della ribellione di Peter e invia alcuni cattivi ad arrestarlo, però riesce a scappare e a raggiungere la base dei ribelli grazie al Punitore. In seguito Parker svela in televisione della prigione e del trattamento riservato ai ribelli. Per causa di ciò Stark lo reputa un traditore.
[modifica] Poteri e abilità
Peter Parker è un genio della scienza, alcune delle sue invenzioni più famose sono la sua ragnatela, i lancia-ragnatele e le ragno-spie sintonizzate sul suo senso di ragno. Le facoltà ragnesche acquisite forniscono a Parker forza e agilità sovrumane proporzionali a quella di un aracnoide, la capacità di aderire ai muri, ma il suo potere più caratteristico è il senso di ragno: un sesto senso che lo avverte dei pericoli e gli conferisce una velocità di reazione straordinaria.
Durante la saga de L'altro - evolvi o muori, Peter Parker è morto e resuscitato, rinascendo letteralmente a nuova vita e acquisendo nuovi poteri. La ragnatela è divenuta organica, nei momenti di grande stress dai suoi avambracci fuoriescono degli aculei ossei, i suoi sensi si acuiscono come mai prima d'ora (può vedere al buio, per esempio). Inoltre la sua forza ora è aumentata, prima della sua "morte" l'uomo ragno riusciva a sollevare 10 tonnellate mentre ora può può arrivare a 15.
Per contro insieme al suo fisico anche la mente si è rinnovata, per cui caratterialmente Parker ritorna ad essere alquanto immaturo ed impulsivo.
Queste capacità e la sua intelligenza gli hanno permesso di sconfiggere negli anni nemici anche più potenti di lui come: Sabretooth, l'Uomo Sabbia, Demogoblin, Fenomeno, Firelord.
[modifica] Le riviste e gli altri Uomini Ragno
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Per approfondire, vedi le voci Amazing Spider-Man e Spectacular Spider-Man. |
[modifica] Le strisce sindacate
Le strisce giornaliere cominciarono a comparire sui quotidiani il 3 gennaio 1977 scritte da Stan Lee e disegnate da John Romita Sr., uno dei creatori e uno tra i principali artefici del successo dell'Uomo Ragno in tutto il mondo. In un periodo in cui le strisce di genere avventuroso e realistico avevano scarsa diffusione, queste ebbero un sorprendente successo. La striscia crebbe lentamente la sua diffusione ed è ancora in corso di pubblicazione. Il fratello di Lee, Larry Lieber, la scrisse e disegnò per gran parte della sua durata. Mentre le strisce e gli albi presentavano gli stessi personaggi, non condividevano la stessa continuity, e nelle strisce si ebbe una diminuzione dell'importanza dei supercriminali. Un rara eccezione si ebbe nel 1987, in occasione del matrimonio di Peter Parker con Mary Jane Watson, che avvenne sia negli albi che nelle strisce.
Tra i personaggi celebri che sono comparsi nelle strisce ci sono Wolverine e il Dottor Strange. Tra i supercriminali si ricordano il Dottor Destino, Kraven il cacciatore e Rhino. Le storie delle strisce sono state ristampate in volumi e sulla rivista Comics Revue , specializzata in ristampe di strisce a fumetti.
[modifica] Versione Ultimate
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Per approfondire, vedi la voce Ultimate Spider-Man. |
L'Uomo Ragno dell'universo Ultimate differisce in alcune caratteristiche dalla versione classica. Ha guadagnato i suoi poteri da un ragno modificato geneticamente e non radioattivo, è un adolescente ed è ha una relazione, benché tormentata, con Mary Jane Watson fin dall'inizio. Inoltre non è un foto-reporter ma un web-designer.
[modifica] Spiderman India
Originalmente pubblicato in India nel 2004, è un riuscito esperimento "what if...": ipotizza cosa sarebbe successo se l'Uomo Ragno avesse avuto la sua origine nella provincia di Mumbai invece che a New York. Protagonisti sono Pavitr Prabhakar (Peter Parker), Nalin Oberoi (Norman Osborn) e il Dottor Octopus.
[modifica] Altre versioni
Spider-Boy è la versione Amalgam universe che combina il personaggio creato da Stan Lee e il Superboy della DC Comics. È stato creato da Karl Kesel e Mike Wieringo sulle pagine di Spider-Boy Vol. 1 n. 1 (aprile 1996). Nel 1997 è uscito un altro albo con le sue avventure.
[modifica] Parodie
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Per approfondire, vedi la voce Spider-Ham. |
- Spider-Ham, inedito in Italia, è una parodia dell'Uomo Ragno dove Peter Porker viene morso dalla zia May Porker irradiatasi conducendo esperimenti con un asciugacapelli nucleare, si ritrova trasformato in un porcello.
[modifica] Altri media
[modifica] Cinema
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Per approfondire, vedi le voci Spider-Man (film), Spider-Man 2 e Spider-Man 3. |

Il personaggio è protagonista di 3 pellicole cinematografiche: Spider-Man (2002), Spider-Man 2 (2004) e Spider-Man 3 in uscita mondiale il 4 maggio 2007, dirette da Sam Raimi ed interpretate da Tobey Maguire nel ruolo di Peter Parker/Spider-Man. Il doppiaggio italiano ha lasciato nei due film il nome in originale per problemi di labiale, ma l'eroe è conosciutissimo nel nostro paese con il nome tradotto. Si parla già di un ipotetico quarto film, dove però Spider-Man potrebbe non essere più interpretato da Tobey Maguire.
[modifica] Televisione
Un'altra incarnazione dal vivo fu quella dei film e telefilm degli anni settanta, dove l'Uomo Ragno era interpretato da Nicholas Hammond. Il soggetto era solo vagamente aderente al suo omonimo cartaceo ed gli episodi erano caratterizzati da una oggettiva povertà di realizzazione (la ragnatela era una corda di notevoli dimensioni!). Nonostante questo, in un epoca di effetti digitali, il (necessario) realismo di determinate scene vale un certo apprezzamento. Si notino, per esempio, le scene dove l'eroe in calzamaglia, saliva le pareti di edifici. Certo talvolta era visibile il trucco, ma l'effetto risultava godibile ugualmente proprio perché era un'attore in carne ed ossa a calarsi su e giù per le pareti dei grattacieli e non era frutto di effetti digitali belli ma, se vogliamo, a volte, freddi e quasi da "cartone animato". È stata realizzato, nel 1977, l'episodio pilota alla serie di telefilm e proposto sulle tv americane dalla CBS. Oltreoceano è uscito nelle sale cinematografiche, col titolo The Amazing Spiderman (in Italia L'Uomo Ragno, 1977). In seguito, tra il 1978 e il 1979, è stata prodotta una serie di telefilm (due stagioni), con l'omonimo titolo The Amazing Spiderman, mai proposta sul mercato italiano. I primi due episodi hanno poi contribuito a comporre il secondo film per le sale, chiamato in Italia L'Uomo Ragno colpisce ancora (1978). Con le medesime modalità è stato prodotto anche un terzo e ultimo film : L'Uomo Ragno sfida il drago (1979). I film hanno avuto alcune fugaci apparizioni televisive, e sono disponibili nel mercato home video.
Rimanendo nell'ambito dei live action show, va menzionata anche la serie di 41 episodi di Supaidâ-Man. Questa particolarissima interpretazione dell'aracnide, prodotta dalla Toei Animation nel 1978, in seguito ad una joint venture con la Marvel Comics, rientra in un filone, in voga, con fasi alterne, da almeno un trentennio in Giappone: quello dei "tokusatsu"/"sentai" tv show. Telefilm caratterizzati da mecha robot, mostri stile Godzilla e bizzarre trasformazioni. Escludendo il costume e i poteri base, la trama non è neanche vagamente ispirata al personaggio Marvel, essendo essenzialmente uno show a sfondo fantascientifico. La storia, infatti, si basa sul classico conflitto determinato dall'invasione di alieni che vogliono impadronirsi della Terra. Ad un giovane motociclista, e futuro Spiderman, vengono donati i poteri ragneschi dal principe morente del Pianeta dei Ragni, alieno anch'esso, sceso sulla terra con un mecha.
[modifica] Curiosità
- Esiste una canzone intitolata Hanno ucciso l'uomo ragno, cantata e scritta dagli 883 (il famoso gruppo di Max Pezzali, che peraltro non è del tutto estraneo al mondo del fumetto essendo amico, o perlomeno, buon conoscente del noto sceneggiatore italiano Ade Capone) che fu un successo da hit parade negli anni Novanta. La canzone dà anche il titolo all'album omonimo.
- Uomo Ragno è il soprannome del calciatore Walter Zenga, questo soprannome gli fu affibbiato dalla stampa il giorno in cui fu escluso dalla nazionale e come risposta si mise a cantare la canzone degli 883.
[modifica] Note
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Uomo Ragno: il sito ufficiale in italiano
- Cronologia italiana
- La notizia dello smascheramento su ComicUS
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