Maurizio Merli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Maurizio Merli (Roma, 8 febbraio 1940 - 10 marzo 1989), è stato un attore italiano.
Debutta nello spettacolo con una piccolissima parte ne Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti. Dopo altre pellicole di modesto valore, teatro di rivista con Massimo Dapporto ("I trionfi", 1964), esordisce in televisione con "I grandi camaleonti" (1964) di Edmo Fenoglio e si mette in mostra nell'"Orlando furioso" (1968) di Luca Ronconi. Raggiunta la notorietà grazie allo sceneggiato televisivo "Il giovane Garibaldi" di Franco Rossi (1974), in cui interpretava Giuseppe Garibaldi, Merli divenne negli anni '70 uno degli attori più noti del filone poliziottesco, con film come Roma violenta, Roma a mano armata, Napoli violenta, Il cinico, l'infame, il violento o Da Corleone a Brooklyn.
Il suo esordio nel filone avvenne nel 1975 quando Merli ottenne la parte del Commissario Tanzi in Roma violenta diretto da Marino Girolami; fu proprio il regista a caldeggiarne la scrittura per sostituire Richard Harrison, voluto invece dal produttore. Il protagonista doveva apparire iconograficamente simile a Franco Nero, che aveva ottenuto grande successo col film La polizia incrimina la legge assolve, tanto che Merli si fece crescere appositamente i baffi, che poi diverranno uno dei suoi "marchi di fabbrica". Il film fu un grandissimo successo commerciale, tanto da incassare oltre due miliardi di lire.
Alto, biondo, muscoloso e baffuto, Merli interpretava personaggi di duri poliziotti in rivolta contro l'ingiustizia e il lassismo della legge e dei magistrati. La sovrapposizione tra attore e personaggio portato sullo schermo fu, nel caso di Merli, tanto profonda da essere considerato il "commissario di ferro" per antonomasia. Molti saranno i suoi successi nella seconda metà degli anni settanta, spesso guidato con maestria dal regista Umberto Lenzi.
Col termine degli anni Settanta anche il filone poliziottesco entrò in crisi, e per Merli divenne difficile ritagliarsi altri spazi nel mondo del cinema italiano, tanto che il suo tentativo di cimentarsi in un altro genere, con lo spaghetti-western Mannaja di Sergio Martino, si rivelò un fallimento.
L'ultima apparizione in un lungometraggio fu nel 1988 in Tango Blu, diretto da Alberto Bevilacqua. Negli ultimi anni della sua carriera aveva anche partecipato ad alcune trasmissioni televisive d'intrattenimento.
Purtroppo, il 10 marzo 1989, a Roma, mentre giocava a tennis con un amico, fu colpito da un infarto: morì così, a soli 49 anni, proprio quando sembrava che stesse per concretizzarsi la possibilità di recitare ancora una volta nella parte del commissario in un nuovo film.
[modifica] Filmografia (cinema)
- Il Gattopardo 1964
- Eros e Thanatos ( Raptus ) 1969
- Le mille e una notte all'italiana 1973
- Zanna Bianca alla riscossa 1974
- Catene 1974
- Roma violenta 1975
- Napoli violenta 1976
- Paura in città 1976
- Roma a mano armata 1976
- Italia a mano armata 1976
- Il cinico, l'infame, il violento 1977
- I gabbiani volano basso 1977
- Mannaja 1977
- Poliziotto sprint 1977
- Il commissario di ferro 1978
- Poliziotto senza paura 1978
- Sono stato un agente CIA 1978
- Sbirro, la tua legge e' lenta... la mia no 1979
- Un poliziotto scomodo 1979
- Da Corleone a Brooklyn 1979
- Poliziotto solitudine e rabbia 1980
- Buitres Sobre la Ciudad 1980
- Priest of Love 1981
- Notturno 1982
- Il poliziotto ribelle 1986
- L'ultima missione 1986
- Tango blu 1987
[modifica] Altre partecipazioni
Ci sono altri lavori televisivi e non, in cui compare Maurizio Merli:
- Il giovane Garibaldi (6 puntate in onda sulla Rai nel 1974)
- Il Consigliere Imperiale (3 puntate in onda sulla Rai nel Giugno 1974)
- Pole Position - I guerrieri della Formula Uno (compare in una intervista)
- Notturno (7 puntate girate nel 1981, trasmesso nel 1984)
- Tutto Per Bene (Opera teatrale)
- Crazy Boat (varietà tv trasmesso nel luglio-agosto 1986)
- Casa Caruzzelli (fiction RAI trasmessa nel 1992)