Mindolluin
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Nell'ambientazione dei romanzi di J.R.R. Tolkien, il monte Mindolluin o, semplicemente, Mindolluin (vocabolo Sindarin che significa testa azzurra torreggiante) è un monte, sito all'estremità orientale degli Ered Nimrais (Monti Bianchi), una catena montuosa della regione di Gondor, nella parte sud-occidentale della Terra di Mezzo. Sulle pendici orientali del Mindolluin sorge la città di Minas Tirith.
[modifica] Storia
Nel Il Signore degli Anelli, al termine della guerra contro Sauron, Gandalf conduce con sé Aragorn, poco tempo dopo l'incoronazione come Re Elessar, fuori dalla città, di notte, fino alle pendici meridionali del monte. Da qui, percorrendo un antico sentiero, i due raggiungono, verso l'alba, la cima del Mindolluin, da cui si gode una una chiara vista delle terre circostanti Minas Tirith.
Dopo aver mostrato ad Aragorn, in questo modo, il reame di Gondor e annunciata al Re, la fine della Terza Era, Gandalf attira l'attenzione del sovrano verso un pendio roccioso. Aragorn, arrampicatosi per il pendio, scopre, al limite delle nevi che imbiancano la cima del monte, un alberello della stirpe di Nimloth come l'Albero Bianco di Gondor.
Riportato a Minas Tirith, l'alberello viene piantato, al posto di quello appassito, al centro del Cortile della Fontana, come segno di rinascita.
A questo segnale segue, giorni dopo, il matrimonio fra Re Elessar e Dama Arwen, a Minas Tirith, alla presenza del popolo di Gondor e delle genti elfiche di Gran Burrone e Lothlórien.
[modifica] Bibliografia
- J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Rusconi Libri, ventesima edizione, Milano 1989 ISBN 8818123696
[modifica] Voci correlate
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