Mosè in Egitto
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Mose in Egitto | |
Lingua originale: | italiano |
Genere: | azione tragico-sacra in tre atti |
Musica: | Gioachino Rossini |
Libretto: | Andrea Leone Tottola |
Atti: | tre |
Prima rappresentazione: | 5 marzo 1818 |
Teatro: | teatro San Carlo, Napoli |
Personaggi:
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Mosè in Egitto è un'opera di Gioacchino Rossini su libretto di Andrea Leone Tottola, dalla tragedia L'Osiride di Francesco Ringhieri. Debuttò con buon sucesso il 5 marzo 1818, anche se il pubblico apprezzò di più i primi due atti che l'ultimo. Rossini infatti dovette riscriverlo completamente, e aggiungerci la famosa preghiera Dal tuo stellato soglio, il brano più celebre dell'opera. Caduta nel dimenticatoio dopo la sua revisione francese, Moise et Pharaon, tornò sulle scene nel 1981, con grandissimo successo.
Indice |
[modifica] Sinopsi
[modifica] Atto I
L'Egitto è avvolto nella penultima piaga dell'Egitto, le tenebre. Faraone decide di chiamare Mosè per far cessare il flagello. Dio rende di nuovo la luce all'Egitto tramite la verga di Mosè. Intanto Osiride esprime il suo dolore per la partenza degli ebrei: tra essi c'è la sua amata Elcia. Perciò ordina al fido Mambre di far ribellare il popolo egizio all'editto di Faraone.
Infatti il popolo si raduna sotto il palazzo, a chiedere che venga revocato il congedo agli Ebrei, che all'oscuro di tutto stanno festeggiando. Osiride dichiara loro che la partenza è annullata ed ogni tentativo di fuga sarà soffocato nel sangue. Mosè, allora, irato fa piovere la grandine e i fulmini (la settima piaga fu messa qui solo per dare un effetto teatrale alla fine dell'atto).
[modifica] Atto II
Faraone annuncia la sua decisione di lasciare liberi gli ebrei, e comunica al figlio che la principessa d'Armenie è pronto a sposarlo. Osiride preferisce fuggire con Elcia. Aronne, però li scorge, che avverte subito Mosè e la madre di Osiride, Amaltea, a cui stanno a cuore gli ebrei. I due giovani esitano, ma affermano convinti la loro decisione.
In quel momento giunge Faraone, che comunica che, a causa dell'attacco di Madianiti e Filistei, la partenza è rimandata. Mosè, irato, minaccia la morte di tutti i primogeniti egiziani, e viene fatto arrestare. Elcia, allora svela il suo amore con Osiride, e prega il principe di lasciare libero il suo popolo e di diventare Re. Osiride rifiuta e fa per uccidere Mosè, ma viene colpito da un fulmine e muore.
[modifica] Atto III
Gli ebrei stanno pregando sulle rive del mar Rosso. Giunge la notizia che l'esercito di Faraone si sta avvicinando. Mosè calma tutti, e apre un barco tra le acque. Faraone sopraggiunge, e scaglia l'esercito nel varco tra le onde, ma subito queste si richiudono di colpo, sterminando l'esercito.