Movimento per la Vita
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Il Movimento per la Vita (MpV) si propone di promuovere e di difendere il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, dal concepimento fino alla morte naturale, ponendo come particolare obiettivo la lotta all'aborto e all'eutanasia, considerati, sulla scia del Magistero della Chiesa Cattolica, come due tipologie di omicidi.
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[modifica] Cenni storici
Il Movimento per la Vita è stato fondato nel 1975 a Firenze da un gruppo di giovani con lo scopo di contrastare l'aborto clandestino e dare vigore ai principi dell'Humanae Vitae, l'enciclica scritta da Papa Paolo VI nel 1967, come già accaduto in altre parti del mondo con la nascita dei cosiddetti "movimenti pro-life".
Il Movimento si diffuse rapidamente in tutta Italia e nel 1981 promosse il referendum per l'abrogazione della legge 194 che istituiva il diritto all' interruzione di gravidanza, che però fu respinto dall'elettorato. Il MpV ha così attuato una profonda revisione interna dando vita nel 1985 ai Centri d'Aiuto alla Vita, che si pongono lo scopo di aiutare le donne in gravidanza in difficoltà, dando loro aiuti economici e sostegno psicologico e medico, contrastando così le possibili motivazioni individuali del ricorso all'aborto. Nel 1987 Madre Teresa di Calcutta è diventata la presidente onoraria del MpV.
Nel 1995, il MpV è stato citato insieme agli altri movimenti analoghi di tutto il mondo, nell'enciclica di Giovanni Paolo II, "Evangelium Vitae".
Nel 2003 il senatore di Alleanza Nazionale, Francesco Storace e successivo ministro della Salute, propose la partecipazione dei volontari dei Centri d'Aiuto alla Vita nei consultori; la riforma fu tuttavia respinta.
Nel 2005, il MpV si oppose con decisione al referendum sulla fecondazione assistita promosso dai radicali, dalle associazioni dei ricercatori e da un'ampia parte dell'opinione pubblica, in particolare laica, liberale e di sinistra, partecipando attivamente al comitato Scienza e Vita e alla campagna elettorale astensionista che condusse al fallimento del referendum, in seguito al mancato raggiungimento del quorum (si recò alle urne solo il 25,5 % degli elettori). Nello stesso anno, confermò l'uomo politico Carlo Casini alla presidenza del movimento e la biologa Olimpia Tarzia alla segreteria.
[modifica] Struttura
Il MpV si suddivide in settori interni:
- L'Area Politica, si occupa dell'attività civile del Movimento e della battaglia che quest'ultimo combatte ogni giorno per il raggiungimento dei propri fini. L'Area Politica ad esempio, si è occupata della mobilitazione degli iscritti in occasione del referendum del 2005. L'Area Politica ha anche il compito di sensibilizzare l'opinione pubblica.
- I Centri d'Aiuto alla Vita, sono come detto prima, costituiti da volontari e si occupano di aiutare e sostenere le donne che affrontano una gravidanza difficile e sensibilizzano l'opinione pubblica su come prevenire e evitare l'aborto volontario.
- Il Comitato Scientifico, affronta le problematiche scientifiche su cui il Movimento deve, per forza di cose, confrontarsi ogni giorno. Presidente del Comitato Scientifico è la senatrice Paola Binetti.
Il Movimento si occupa inoltre della produzione di documentari, film, libri sul tema della vita e della gravidanza. Fece particolarmente scalpore un film-documentario del 2002, girato negli Stati Uniti e intitolato "L'urlo silenzioso", in cui si vedono i feti, ripresi dall'ecografia, durante l'aborto. Il documentario ha fatto si che negli USA il Congresso varasse una radicale riforma sui metodi usati durante l'interruzione di gravidanza.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- www.mpv.org Movimento Per la Vita Italiano