Opera (film)
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Titolo originale: | Opera |
Paese: | Italia |
Anno: | 1987 |
Durata: | 107' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | horror, giallo |
Regia: | Dario Argento |
Soggetto: | Dario Argento |
Sceneggiatura: | Dario Argento |
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Fotografia: | Ronnie Taylor |
Montaggio: | Franco Fraticelli |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Opera è un film del 1987 diretto dal regista Dario Argento.
[modifica] Trama
Betty (Cristina Marsillach), una giovane soprano esordiente, deve prendere il posto di una più celebre e anziana collega alla vigilia della prima del "Macbeth" di Giuseppe Verdi. Nell'ambiente dell'opera si dice che essa porti sfortuna a chi la interpreta, e la ragazza infatti accetta di malavoglia, pur avendo brutti presentimenti. Infatti, di lì a poco, quella sera qualcuno s'intrufola in uno dei palchi adibiti alle luci e uccide violentemente una maschera. La stessa notte, il killer entra anche nella sala costumi dove squarcia gli abiti di scena di Betty, ma viene assalito dai corvi. Poche ore dopo, invece, è l'amante (William McNamara) di Betty a fare la stessa fine, mentre lei viene imbavagliata e costretta a guardare il macabro omicidio. Dopo un'altra morte, quella della costumista Giulia (Coralina Cataldi Tassoni), il regista (Ian Charleson) è preoccupato e il commissario di polizia (Urbano Barberini) manda a casa di Betty un agente di scorta, ma l'uomo che si presenta alla sua porta è un impostore, che spara attraverso l'occhio magico e uccide l'agente nonché amica di Betty, Mira (Daria Nicolodi). La ragazza, impaurita, si nasconde dall'assassino e viene salvata in extremis da una bambina, Alma (Francesca Cassola), che la porta nel suo appartamento attraverso il condotto di ventilazione. Tuttavia la madre (Carola Stagnaro) della piccola non crede alle parole di Betty quando lei le dice che qualcuno aveva tentato di ucciderla e la giovane cantante è costretta ad andarsene. Raggiunge Marc, il regista, in teatro, che le spiega l'ingegnoso sistema che ha escogitato per prendere l'assassino: utilizzare i corvi che avevano assalito il killer per scovarlo fra il pubblico. Ci riescono, e il colpevole, che non è altri che il commissario di polizia, ossessionato dalla cantante e da sua madre, della quale era l'amante e l'uccisore. Rapisce Betty e la chiude in una stanza, dove si da fuoco, ma la ragazza riesce a salvarsi. Ritroviamo poco tempo dopo Betty e Marc in vacanza, e mentre la cantante fa una passeggiata il regista l'avverte, dopo aver visto il telegiornale, che l'assassino è ancora vivo e che quello trovato cadavere bruciato era solo un manichino. Allora Betty si gira e vede alle sue spalle il commissario, accecato dal corvo ma vivo. Marc si avventa contro di lui e viene ucciso con un coltello. Betty riesce a salvarsi soltanto facendo credere al killer di essere come sua madre: allora i cani della polizia lo trovano.
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