Oscar Pettiford
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Oscar Pettiford (Okmulgee, 30 settembre 1922-Copenhagen 8 settembre 1960) fu un contrabbassista e violoncellista jazz statunitense, noto soprattutto per essere stato uno dei pionieri del bebop.
[modifica] Biografia
Benché la madre di Pettiford fosse una Choctaw e il padre per metà Cherokee e per metà afroamericano, le origini native di Pettiford erano note solo ad alcuni amici (tra cui David Avram).
Dopo essere entrato nel 1942 nell'orchestra di Charlie Barnet, uno dei primi ad assumere musicisti bianchi e afroamericani nella stessa orchestra, si fece notare nel 1943 con la sua incisione di "The Man I Love" assieme a Coleman Hawkins (nello stesso tempo stava anche registrando con Earl Hines e Ben Webster).
Fu sempre nel 1943 che Pettiford entrò nel gruppo di Dizzy Gillespie che fu il primo gruppo a portare il bebop sulla Cinquantaduesima strada e a essere designato come gruppo bebop (o rebop).
Nel 1945 fu con Hawkins in California, dove incise la colonna sonora del film giallo "The Crimson Canary". Suonò poi con Duke Ellington (1945-1948) e Woody Herman (1949), prima di iniziare una carriera da leader.
Nel suo gruppo debuttò Cannonball Adderley: uno dei componenti lo persuase a far salire sul palco l'allora sconosciuto insegnante di musica, e Pettiford gli chiese di prendere un assolo su un pezzo difficile, e la prestazione di Adderley meravigliò tutti.
Pettiford fu uno dei pionieri del violoncello jazz, che egli iniziò a suonare nel 1949-1950, quando i postumi di una frattura al braccio gli rendevano impossibile suonare il contrabbasso. Egli continuò ad utilizzare il violoncello come strumento secondario per il resto della sua carriera.
Negli anni 50, Pettiford fu spesso in sala d'incisione, sia come leader, sia come sideman, lavorando tra l'altro per la Prestige, la Debut, Bethlehem e la ABC Records: dopo il suo trasferimento a Copenaghen incise anche per diverse case discografiche europee.
Pettiford era anche un compositore: tra i suoi pezzi più famosi si ricordano "Tricotism," "Laverne Walk," "Bohemia After Dark," e "Swingin' Till the Girls Come Home."
La morte di Oscar Pettiford fu attribuita ad "un virus simile alla poliomielite".