Otto Rehhagel
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Otto Rehhagel (Essen, Germania, 9 agosto 1938) è stato un calciatore ed è un allenatore di calcio tedesco.
Insieme a Ottmar Hitzfeld, Udo Lattek e Franz Beckenbauer è uno degli allenatori tedeschi più vincenti di tutti i tempi. Attualmente allena la Nazionale greca, con cui ha vinto l'Europeo 2004.
In Grecia qualche volta è chiamato Re Otto (βασιλιάς Όθων), probabilmente con un'allusione a Re Otto di Grecia, anche se Rehhagel aveva già questo soprannome quando allenava in Germania. È stato anche soprannominato Rehacle, in riferimento a Eracle, personaggio mitologico figlio di Zeus. Rehhagel stesso ama soprannominarsi Bimbo della Bundesliga (Kind der Bundesliga).
È sposato con Beate Rehhagel, che è una sorta di talent scout di giocatori per il marito. La coppia ha un figlio, Jens Rehhagel.
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[modifica] Carriera di giocatore
Rehhagel ha giocato con la squadra del suo paese, il Rot-Weiss Essen, dal 1960 al 1963, anno in cui è iniziata la Bundesliga e in cui è passato all'Hertha Berlino, dove ha giocato fino al 1965. Dal 1965 al 1972 ha giocato con il Kaiserslautern. In Bundesliga ha totalizzato 201 presenze.
[modifica] Carriera di allenatore
[modifica] Esordi
Ha iniziato ad allenare nel 1974 con il Kickers Offenbach, ma non riuscì ad ottenere un successo immediato. Infatti resta famosa la sonora sconfitta patita quando allenava il Borussia Dortmund, uno 0-12 contro il Borussia Moenchengladbach dopo il quale la stampa lo soprannominò Otto Torhagel ("Tor" in tedesco significa "gol" e "Hagel" "grandinata").
[modifica] Werder Brema
Dopo aver ricoperto alcuni incarichi a breve termine allenò il Werder Brema dal 1981 al 1995. In questi quattordici anni Rehhagel trasformò il Werder da un club minore ad una potenza calcistica tedesca, che mandava in estasi gli spettatori con un gioco dal ritmo spumeggiante e dalla difesa ermetica. In questo periodo il Werder Brema si affermò come uno dei club più potenti della Bundesliga, superando gli odiati rivali dell'Amburgo e diventando così la squadra settentrionale più forte e dando vita ad una lotta pluriennale con il Bayern Monaco per il predominio calcistico tedesco. In questo periodo Rehhagel sfornò una serie di stelle internazionali del calibro di Rudi Völler, Karlheinz Riedle, Dieter Eilts, Marco Bode, Mario Basler, Hany Ramzy e Andreas Herzog. Rehhagel guidò la squadra di Brema alla vittoria di due campionati tedeschi, nel 1988 e nel 1993, e di due Coppe di Germania, cui si aggiunge una Coppa delle Coppe (1992).
[modifica] Bayern Monaco
Dopo 14 anni d'oro Rehhagel lasciò Brema per assumere l'incarico di allenatore del Bayern Monaco nella stagione 1995-1996. In un anno deludente ma finanziariamente positivo (6° posto in Bundesliga, ma semifinale di UEFA Champions League) il Bayern spese molti soldi per comprare Jürgen Klinsmann, Andreas Herzog, Rehhagel e altri calciatori di primo piano, e tutti si aspettavano che sbaragliasse la concorrenza. Ciononostante, a partire dalla prima giornata Rehhagel si scontrò con la squadra e l'ambiente societario. I suoi modi autonomi e talvolta eccentrici non fecero assolutamente presa sul Bayern, che ben presto iniziò a vedere l'allenatore come un bifolco che non aveva idea di come ci si dovesse comportare in un ambiente sfavillante come quello di Monaco. Inoltre a causare maggiori antipatie verso l'allenatore nell'ambiente del Bayern furono il suo modulo tattico, ormai superato, e il suo modo di plagiare i giocatori. Il malcontento fu espresso in particolar modo da Klinsmann, che non perdeva occasione per sparare a zero su Rehhagel. Nella seconda metà della stagione la squadra si sfasciò nel vero senso della parola. L'esonero di Rehhagel, rimasto famoso, avvenne tre settimane prima della finale della Coppa UEFA 1995-1996 (che vedeva impegnato il Bayern). Al posto di Rehhagel il Bayern ingaggiò Franz Beckenbauer, che condusse la squadra alla vittoria nella coppa.
[modifica] Kaiserslautern
Dopo l'esperienza al Bayern, Rehhagel allenò il Kaiserslautern dal 1996 al 2000, che era retrocesso dopo una stagione catastrofica. L'allenatore portò nuova energia nella squadra, così il Kaiserslautern ottenne facilmente la promozione in Bundesliga. All'inizio della stagione un piazzamento del Kaiserslautern in zona UEFA era assolutamente impensabile, ma la squadra di Rehhagel stupì tutti sbaragliando la concorrenza. Grazie ad uno spumeggiante gioco offensivo ed una carica agonistica inesauribile (dodici partite furono vinte nei minuti di recupero) il Kaiserslautern vinse in modo sensazionale il campionato tedesco nel 1998. Rehhagel guidò la squadra ad altri risultati meno spettacolari, ma ugualmente prestigiosi, ma pesanti dissidi interni e un'imponente campagna polemica contro la sua persona lo spinsero a lasciare il Kaiserslautern.
[modifica] Nazionale greca
Nel 2001 divenne commissario tecnico della Nazionale greca. La squadra si qualificò direttamente per l'Europeo 2004 precedendo nel suo girone Spagna e Ucraina. Quotata 100 a 1 come vincitrice finale della competizione, la Grecia sconfisse sorprendentemente il Portogallo nella gara d'apertura del torneo (2-1), poi pareggiò con la Spagna (1-1) e perse di misura con la Russia già eliminata (1-2), passando ai quarti di finale in virtù del secondo posto nel girone dopo i padroni di casa portoghesi. Nei quarti la squadra di Rehhagel eliminò la Francia campione d'Europa in carica (1-0) e nelle semifinali estromise dal torneo la Repubblica Ceca, (1-0 dopo i supplementari), entrambe squadre ampiamente favorite alla vigilia. Arrivata in finale, la Grecia sconfisse nuovamente il Portogallo (1-0) e conquistò il primo titolo europeo della sua storia. Rehhagel, visto come il principale artefice dell'inaspettato successo della squadra, diventò il primo allenatore straniero della storia a vincere il Campionato europeo.
Rehhagel adottò una tattica di gioco fortemente difensivistica, adoperando centrocampisti abili fisicamente per frenare gli avversari e un modo di difendere in massa per annullare gli attacchi avversari. Quando gli venne mossa l'accusa di un gioco noioso disse che "Nessuno dovrebbe dimenticarsi che un allenatore adatta le tattiche alle caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione". Curiosamente il suo periodo al Werder Brema è ricordato per lo scintillante e spettacolare gioco offensivo di cui la squadra beneficiò.
Dopo che Rudi Völler si dimise da allenatore della Germania in seguito all'uscita al primo turno della squadra a Euro 2004, Rehhagel fu considerato da molti un serio candidato per la panchina della nazionale del suo paese. Aveva il supporto del pubblico, sebbene fosse reputato un "indipendente" dall'establishment calcistico. Dopo che tre altri candidati alla panchina della Germania si tirarono fuori di loro spontanea volontà, Rehhagel ricevette un'offerta per allenare la nazionale, ma la rifiutò ufficialmente il 10 luglio.
Malgrado il successo all'Europeo, la Grecia di Rehhagel non è riuscita a qualificarsi a Germania 2006. La squadra si è infatti classificata al quarto posto in un difficile girone di qualificazione, alle spalle di Ucraina, Turchia e Danimarca.
[modifica] Calciatori legati a Rehhagel
- Klaus Allofs
- Michael Ballack
- Mario Basler
- Marco Bode
- Rune Bratseth
- Manfred Burgsmüller
- Angelos Charisteas
- Traianos Dellas
- Dieter Eilts
- Andreas Herzog
- Marian Hristov
- Miroslav Klose
- Olaf Marschall
- Hany Ramzy
- Karl-Heinz Riedle
- Wynton Rufer
- Thomas Schaaf
- Ciriaco Sforza
- Rudi Völler
- Theodoros Zagorakis
1 Nikopolidis · 2 Seitaridis · 3 Venetidis · 4 Dabizas · 5 Dellas · 6 Basinas · 7 Zagorakis · 8 Giannakopoulos · 9 Charisteas · 10 Tsartas · 11 Nikolaidis · 12 Chalkias · 13 Katergiannakis · 14 Fyssas · 15 Vryzas · 16 Kafes · 17 Georgiadis · 18 Goumas · 19 Kapsis · 20 Karagounis · 21 Katsouranis · 22 Papadopoulos · 23 Lakis · Commissario Tecnico: Rehhagel