Pace di Aquisgrana

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Pace di Aquisgrana è il nome di due trattati di pace.

Il primo trattato fu siglato il 2 maggio 1668 e pose fine alla cosiddetta guerra di devoluzione, scoppiata nell'anno precedente a seguito delle pretese di Luigi XIV di Francia (Il Re Sole) sui Paesi Bassi. Da una parte la Francia, dall'altra, con la Spagna, l'Inghilterra, la Svezia e le Province Unite. La pace si concluse con la restituzione alla Spagna di gran parte (ma non tutte) delle terre conquistate dai francesi nella zona dei Paesi Bassi.

Il secondo trattato fu firmato il 18 ottobre 1748 e pose fine alla guerra di successione austriaca, scoppiata a seguito della morte di Carlo VI d'Austria (ottobre 1740) cui avrebbe dovuto succedere la figlia Maria Teresa, secondo la prammatica sanzione, con cui nel 1713 lo stesso Carlo VI stabilì, con l'approvazione delle potenze europee, che la successione dei suoi possedimenti all'interno del Sacro Romano Impero poteva aver luogo anche per via femminile (Carlo VI non aveva figli maschi).

Contro l'Austria di Maria Teresa si schierarono in tempi diversi Federico II di Prussia (Il Grande), che sosteneva il diritto di Carlo Alberto di Baviera al trono imperiale, naturalmente la Baviera, la Francia, la Spagna, la Sassonia, la Svezia, la Repubblica di Genova e, in un primo tempo, anche il Regno di Sardegna (Carlo Emanuele III regnante), che però presto passò dalla parte di Maria Teresa. Con quest'ultima si schierarono, oltre all'Ungheria (che era un dominio asburgico, e del quale perciò Maria Teresa era regina), l'Olanda, l'Inghilterra e la Russia.

La guerra durò sette anni con alterne vicende e si concluse con il riconoscimento del diritto al trono di Maria Teresa ed alcune risistemazioni territoriali. Determinante per la conclusione delle trattative fu la pesante sconfitta subita dall'esercito franco-spagnolo sul colle dell'Assietta (fra val Chisone e valle di Susa) ad opera degli austro-piemontesi (19 luglio 1746).

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