Primavalle
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Motivazione: il testo è polemico Segnalazione di Bunglegrind
Primavalle è il quartiere numero XXVII di Roma, nato dal trasferimento di abitanti delle zone della città interessate dal piano urbanistico di Roma del 1931, detto piano Guidi. Situato a Nord-Ovest della capitale all'interno del Grande Raccordo Anulare, nel XIX Municipio di Roma, tra la via di Boccea e via Trionfale.
I confini:
- a sud: via di Boccea, confine con il suburbio IX, Aurelio
- a est: via della Pineta Sacchetti, confine con i quartieri Aurelio e Trionfale
- a nord un breve tratto di via Trionfale, confine con il suburbio XI, Della Vittoria
- a ovest, via Torrevecchia, da [[via di Boccea fino a via della Valle dei Fontanili e poi il fosso dei Fontanili, limiti con il suburbio X, Trionfale.
I gruppi di case o isolati si distinguono con i nomi originari di costruzione, detti "lotti" (es. lotto primo o lotto terzo). La maggior parte sono state destinate ad abitazioni di tipo “popolare”, gestite dall’Istituto Autonomo Case popolari IACP, oggi ATER. La via principale (via Federico Borromeo) si estende da Piazza Alfonso Capecelatro a Piazza Clemente XI, caratterizzata da una fontana circolare al centro, che funge da crocevia e da rotonda, dove si affacciano rispettivamente le due parrocchie di zona.
All’inizio degli anni settanta, i programmi urbanistici del comune di Roma (che ancora prevedevano uno sviluppo sovrastimato e “razionale” della città lungo la direttrice “marittima” EUR-Ostia Lido) vengono clamorosamente smentiti da una crescita imprevista di zone fino ad allora in parte disabitate, come appunto Primavalle. Tale espansione interessa prima la parte nord-centrale del "quartiere" Torrevecchia (che viene così a saldarsi colla Primavalle “storica”); contemporaneamente, una forte crescita quasi integralmente abusiva interessa le zone di Montespaccato, Casalotti e Ottavia-Palmarola (viceversa, i nuovi palazzi di Torrevecchia crescono in modo ordinato e legale, tramite cooperative di costruttori privati). Così, mentre in poco più di dieci anni i residenti dei due municipi interessati quasi raddoppiano, in piani urbanistici del Comune si rivelano inadeguati a far fronte alle esigenze dei nuovi residenti .
Di fatto, fino a tutti gli anni ottanta e per buona parte dei novanta, i servizi pubblici a disposizione del quartiere restano gli stessi di vent’anni prima, cioè non all'altezza: pochi autobus, niente metropolitana, strade insufficienti a sopportare l’urto del continuo via vai di macchine (addirittura, fino al giubileo del 2000, la ferrovia Roma-Viterbo ancora tagliava in due Via di Torrevecchia con un vecchio passaggio a livello, costruito quando la strada era poco più d’una mulattiera).
A metà degli ottanta, comincia la cementificazione del’altro quadrante del quartiere e sorgono i due nuovi complessi popolari “Bronx” e Quartaccio (viceversa, vengono demoliti il dormitorio e le vecchie disumane ”casette basse”).
Con l’ultimo atto urbanistico di rilievo della zona, la realizzazione del nuovo complesso privato “Torresina”all’inizio degli anni 2000, viene quasi completata l’opera di “riempimento” dei restanti “lotti verdi” di Primavalle.
Da parte sua, la politica ha cercato di tamponare alla meno peggio l’inadeguatezza cronica delle infrastrutture e dal 2000 al 2005 vengono perciò realizzati:
- il prolungamento del metrò fino a Battistini;
- raddoppio ed elettrificazione della ferrovia Roma-Viterbo;
- parziale raddoppio di Via Di Boccea fino al Raccordo e di Via Pineta Sacchetti;
- costruzione del cosiddetto “Passante a Nord-Ovest” che collega Via Trionfale alla Tangenziale Est”;
- terza corsia del GRA nel tratto Aurelia-Flaminia.
Ma appunto si tratta di “opere tampone” che spesso incidono poco e, comunque, i residenti del quartiere sembrano rassegnati a inquinamento, traffico e mancanza di parcheggio permanenti.
Complessivamente, il territorio è servito da 10 linee atac (di cui una notturna) che purtroppo spesso detengono “record” di lentezza; soprattutto la linea 49 (che collega la stazione FS Monte Mario con Piazza Cavour) registra infatti tempi di attesa raramente inferiori ai 30-40 minuti e, soprattutto, la velocità media più bassa di tutto il territorio comunale.
Nel corso degli anni, gli altri servizi pubblici vengono invece potenziati meno, anzi praticamente restano al palo (eccezion fatta per l’allargamento dell’ospedale “San Filippo Neri”) e, soprattutto, il quartiere registra una persistente mancanza di aree verdi attrezzate. In realtà, le uniche “novità” urbanistiche di rilievo sono i centri commerciali e, nel “triangolo” Primavalle-Casalotti-Ottavia, in poco più di dieci anni spuntano dal nulla quattro grossi “Shopping Mall” e la bellezza di 32 supermercati.
Oggi, questa è una significativa istantanea del quartiere: 82.547 abitanti residenti 4.772.111 Mq di superfice edificata 158Mq di terreno edificato pro-capite 14.720 Mq di verde attrezzato 0,16 Mq di verde pro-capite 0,02 Mq di parcheggi pro-capite 62,6% di edifici mediocri e 51,9% con più di cinque piani
Dal punto di vista dell’offerta culturale e sportiva, nella zona si contano circa 9 società calcistiche, 23 palestre private, 6 piscine, due grossi impianti sportivi polivalenti (di cui uno pubblico, gestito dal comune), 31 associazioni culturali registrate, 5 teatri e 24 sale cinematografiche attive.
Sicuramente, Primavalle non è più brutto né più trascurato di altri quartieri; semplicemente, non può più crescere, poiché la configurazione urbanistica della zona non permette di garantire a nuovi eventuali residenti una sufficiente copertura di servizi pubblici essenziali.
[modifica] Cronologia
- Nel maggio del 1938 furono inaugurati i primi 20 edifici.
- Il 29 marzo 1939 la principessa Maria José visita la “fiorente borgata”, così definita dalle cronache di allora.
- Il 10 maggio 1952 il Ministro Alvisio, il Sindaco di Roma Salvatore Rebecchini e il Vescovo Clemente Micara posano la prima pietra per la costruzione di altri 6 edifici, sul terreno donato dal principe Lancellotti, presente alla cerimonia il figlio.
- Il 31 gennaio 1953 il Sindaco di Roma Rebecchini ed il Vescovo Micara inaugurano la derivazione dell’acquedotto del Peschiera.
- Negli anni ’50 divenne tristemente famosa per la uccisione di una giovane donna, Annarella Bracci, di cui inizialmente fu accusato Lionello Egid, le cronache nazionali ed internazionali seguirono il caso con trepidazione. Lionello Egidi fu riconosciuto innocente dalla giustizia.
- Nel 1953, il Regista Roberto Rossellini gira alcune scene del film “Europa '51” con Ingrid Bergman.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Foto aerea da Google Maps. Vedi QUI sulla Mappa di Google - QUI su Google Earth.
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