Questa è la mia vita
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|
Titolo originale: | Vivre sa vie |
Paese: | Francia |
Anno: | 1962 |
Durata: | 85' |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Jean-Luc Godard |
Soggetto: | Jean-Luc Godard |
Sceneggiatura: | Jean-Luc Godard |
|
|
Fotografia: | Raoul Coutard |
Montaggio: | Agnès Guillemot |
Musiche: | Michel Legrand |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Questa è la mia vita (titolo originale Vivre sa vie) è la storia di Nanà, commessa di un negozio di dischi che passa alla prostituzione per migliorare i guadagni, magistralmente interpretata dalla compagna poi moglie di Jean-Luc Godard, Anna Karina. La storia è suddivisa in dodici capitoli (o quadri, nella versione originale tableaux), introdotti da una didascalia riassuntiva in omaggio al cinema muto; il film stesso è, come appare nei titoli di testa, dedicato ai B-movie. Altra citazione è quella fatta a La passione di Giovanna d'Arco di Carl Theodor Dreyer, che Nanà si reca a vedere in un cinema, identificandosi fortemente con la pulzella e piangendo insieme a lei per la sua condanna al rogo. Stilisticamente il film presenta molte scene girate in piano sequenza, come quella ambientata nel negozio di dischi, dove la durata della ripresa coincide con quella del capitolo. In una delle scene finali, il brano di Il ritratto ovale di Edgar Allan Poe letto da Labarthe e sovrapposto ad un primo piano di Anna Karina, è interpretabile come una dichiarazione dello stesso Godard alla sua musa.