Sabotaggio (film)
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Titolo originale: | Sabotage |
Paese: | Regno unito |
Anno: | 1936 |
Durata: | 76' |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | Drammatico, thriller |
Regia: | Alfred Hitchcock |
Soggetto: | Joseph Conrad romanzo |
Sceneggiatura: | Charles Bennet |
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Fotografia: | Bernard Knowles |
Montaggio: | Charles Frend |
Musiche: | J.L. Molloy |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Sabotaggio è un film del 1936 diretto da Alfred Hitchcock.
[modifica] Trama
Il film inizia descrivendo un black-out a Londra. Subito si capisce che si tratta di un sabotaggio alla centrale elettrica. Gli spettatori di un cinema lamentano il disagio e chiedono insistentemente che vengano loro restituiti i soldi del biglietto. Presto si viene a sapere che il sabotatore della centrale è il proprietario del cinema. Egli era uscito per la missione all'insaputa della moglie che quella sera gestiva la sala. Il signor Verloc, il sabotatore, ordina alla moglie che i soldi vengano restituiti. Nel frattempo Ted, il fruttivendolo che lavora nel negozio adiacente al cinema, si intromette nella questione del risarcimento col fine di far colpo sulla signora Verloc. Il risarcimento non sarà necessario poiché l'energia elettrica farà la sua ricomparsa in breve tempo. Il signor Verloc vive con la moglie Sylvia e il giovane cognato Steve in un appartamento retrostante la sala di proiezione. Il cinematografo è per lui un'attività di copertura. Egli in realtà lavora per un'organizzazione segreta che tenta di minare la stabilità politica e sociale inglese. Ted, il presunto fruttivendolo, non è altro che il suo antagonista: un poliziotto di Scotland Yard con l'incarico di sorvegliare il terrorista.
Dopo il parziale insuccesso del sabotaggio alla centrale elettrica, il quale non ha provocato il disagio desiderato, il signor Verloc riceve da un suo superiore l'incarico di mettere una bomba nella stazione della metropolitana di Piccadilly Circus. Tutte le istruzioni gli vengono date in segreto all'interno di un acquario nella giornata di martedì. La bomba dovrà esplodere sabato all'una e tre quarti. Verloc va a prendere accordi con l'artificiere - egli gestisce un negozio di animali come copertura - che gli farà recapitare la bomba a casa all'interno di una gabbia per canarini. Ma quando arriva sabato, il giorno previsto per l'atto di terrorismo, si presenta un problema: Verloc non può fare la consegna personalmente poiché è braccato da Ted. Per non destare sospetti chiama così l'ignaro Steve, il fratellino di Sylvia, e gli consegna il pacco bomba insieme ad alcune scatole di pellicola cinematografica perché porti il tutto dall'altra parte della città, al deposito della metropolitana. Verloc raccomanda più volte a Steve che il pacco dovrà assolutamente essere arrivato a destinazione entro l'una e mezza. Ma un venditore di dentifrici e lozioni per capelli, un illusionista, un'imponente manifestazione che lo attira più di ogni altra cosa saranno i numerosi inconvenienti che il ragazzino incontrerà lungo la via. Nel frattempo le lancette del congegno ad orologeria corrono impetuose, sempre più veloci, e quando scocca l'ora fatidica Steve è a bordo di un autobus, ancora col suo pacco sul sedile accanto. Le indagini collegano prontamente la strage alla persona di Verloc. Sylvia è sconvolta per la morte del fratello e, rinchiusasi in un minaccioso silenzio, uccide il marito mentre gli sta servendo la cena. Lei confessa tutto a Ted ed ha intenzione di costituirsi. Il poliziotto, innamorato di lei, vuole impedirglielo. Nel finale l'artificiere giunge al cinema seguito dalla polizia. Sylvia corre dal sovrintendente di Scotland Yard per confessare il suo omicidio ma un'improvvisa esplosione distrugge il cinema (e il corpo di Verloc) ed impedisce la confessione. A questo punto Ted trascina via la donna e le chiede di rifarsi una vita al suo fianco.