Sam Peckinpah
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«Quando la gente impreca contro il mio modo di trattare la violenza, in pratica dice:"Non mostratemela, non voglio sapere, e prendetemi un'altra birra dal frigorifero...". Credo che sia sbagliato, e pericoloso, rifiutare di riconoscere la natura animale dell'uomo.»
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(Sam Peckinpah)
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David Samuel Peckinpah (Fresno, California, 21 febbraio 1925 - Inglewood, California, 28 dicembre 1984) è stato un regista e sceneggiatore statunitense.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] Le origini e gli inizi
Figlio di un giudice della Corte Suprema, Peckinpah si iscrive alla Fresno State University dopo la Seconda Guerra Mondiale. Lì studia arte drammatica e si diploma nel 1950. In seguito lavora per la televisione, scrivendo e dirigendo molte serie western. Entra nel mondo del cinema come aiuto regista di Don Siegel, per il quale scrive anche L'invasione degli ultracorpi.
[modifica] Le prime regie
Nel 1961 dirige il suo primo film, La morte cavalca a Rio Bravo, ovviamente un western. L'anno dopo con Sfida nell'alta Sierra inizia a portare una ventata d'aria fresca nel ristagnante panorama del western americano. Anche se la storia narra di due vecchi cowboy, infatti, Peckinpah mostra uno stile nuovo e aggiunge una violenza più realistica. Nel 1963 dirige Sierra Charriba, film massacrato dai produttori e tagliato di oltre mezzora. Questo è l'inizio di una serie di battaglie che il regista dovrà sostenere contro i produttori, che lo perseguiteranno fino al giorno della sua morte.
[modifica] I grandi successi
Dopo Sierra Charriba Peckinpah è sulla lista nera dei produttori, quindi si dedica alle sceneggiature e torna alla televisione. Finalmente torna al cinema nel 1969, quando arriva il grande successo con Il mucchio selvaggio, film considerato uno dei western migliori della storia del cinema, che contiene una violenza mai vista negli Stati Uniti ( in Italia ci aveva già pensato Sergio Leone ). Dopo questo film Peckinpah è considerato il regista della violenza, ma il successivo film è un western comico senza una goccia di sangue, La ballata di Cable Houge, una delle sue migliori opere. Nel 1971 il regista torna all'ultraviolenza dirigendo Cane di paglia, suo primo film non western, storia di un uomo che per difendere la propria casa fa una carneficina. Il film è attaccato praticamente da tutti ed è accusato di fascismo, come tra l'altro quasi tutta l'opera del regista. L'anno dopo Peckinpah dirige L'ultimo buscadero un delicato dramma che parla di un campione di rodeo. Il film, seppur bellissimo, non ha alcun successo e il regista torna ai film d'azione dirigendo Getaway!. Dopo gira il suo ultimo western, il crepuscolare Pat Garret e Billy the Kid, tagliato dalla produzione e riproposto solo nel 1988 nella sua versione integrale, quindi dirige la sua prova forse migliore, Voglio la testa di Garcia, delirante e violento film che anticipa la moda del pulp.
[modifica] Gli ultimi film
Questo è l'ultimo grande film del regista. Sempre più schiavo dell'alcool e delle droghe infatti dirige pochi film prima della sua morte. Killer Elite è un film action contaminato con il kung-fu, La croce di ferro è un film di guerra narrato dal punto di vista di un nazista ed è forse il più interessante film di questo periodo. Convoy è un film d'azione ambientato nel mondo dei camionisti, infine il suo ultimo film The Osterman weekend è stato tagliato di oltre venti minuti e solo pochi anni fa è tornata alla luce l'edizione voluta dal regista.
[modifica] Temi e stile
La tematica principale dei film di Sam Peckinpah è quella della violenza, affrontata come mai prima di allora nel cinema americano. Peckinpah ha spianato la strada a tutto il cinema americano degli anni settanta, e ha ispirato registi come Martin Scorsese, Walter Hill e Kathryn Bigelow.
Il regista ha ambientato molti dei suoi film in Messico, nazione che amava molto. Peckinpah è famoso per i ralenti che metteva in ogni suo film, per prolungare le immagini di violenza e destabilizzare così lo spettatore. Altro tratto stilistico è il montaggio frenetico, che frammenta le immagini. Il mucchio selvaggio contiene ben 3643 inquadrature.
[modifica] Filmografia
[modifica] Regista
- La morte cavalca a Rio Bravo (The Deadly Companions) (1961)
- Sfida nell'alta Sierra (Ride the High Country) (1961)
- Sierra Charriba (Major Dundee) (1965)
- Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch) (1969)
- La ballata di Cable Hogue (The Ballad of Cable Hogue) (1970)
- Cane di paglia (Straw Dogs) (1971)
- L'ultimo buscadero (Junior Bonner) (1972)
- Getaway! (The Getaway) (1972)
- Pat Garrett & Billy the Kid (Pat Garrett & Billy the Kid) (1973)
- Voglio la testa di Garcia (Bring Me the Head of Alfredo Garcia) (1974)
- Killer elite (The Killer Elite) (1975)
- La croce di ferro (Cross of Iron) (1977)
- Convoy - Trincea d'asfalto (Convoy) (1978)
- Osterman Weekend (The Osterman Weekend) (1983)
[modifica] Sceneggiatore
- L'invasione degli ultracorpi (Invasion of the Body Snatchers) ([1956]) regia di Don Siegel
- Sfida nell'alta Sierra (Ride the High Country) (1961)
- Sierra Charriba (Major Dundee) (1965)
- Doringo! (The Glory Guys) (1965) regia di Arnold Laven
- Noon Wine (1966) - Film TV
- Viva! Viva Villa! (Villa Rides) (1968) regia di Buzz Kulik
- Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch) (1969)
- Cane di paglia (Straw Dogs) (1971)
- Voglio la testa di Garcia (Bring Me the Head of Alfredo Garcia) (1974)
[modifica] Attore
- Dial Red O (1955) - non accreditato
- I cadetti della III brigata (An Annapolis Story) (1955)
- Wichita (1955) - non accreditato
- L'invasione degli ultracorpi (Invasion of the Body Snatchers) (1956)
- L'ultimo buscadero (Junior Bonner) (1972)
- Pat Garrett & Billy Kid (Pat Garrett & Billy the Kid) (1973) - non accreditato
- Convoy - Trincea d'asfalto (Convoy) (1978)
- Amore, piombo e furore (1978)
- Stridulum (The Visitor) (1979)
[modifica] Documentari sul suo lavoro
- Sam Peckinpah: un ritratto, regia di Umberto Berlenghini e Michelangelo Dalto. Con interviste a James Coburn e Alic MacGravw, (2006)
[modifica] Bibliografia
- Valerio Caprara, Sam Peckinpah, Il castoro, 1974/1995. ISBN 88-8033-080-2
- Franco La Polla (a cura di), Sam Peckinpah, il ritmo della violenza, Le Mani, 2006. ISBN 88-8012-285-1
- Umberto Mosca, Sam Peckinpah, il mucchio selvaggio. Lindau cinema, 1997. ISBN 88-7180-172-5