Siglo de oro
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Il Siglo De Oro, cioè il secolo d'oro per la Spagna, abbraccia il lungo periodo che va dai primi del cinquecento a tutto il seicento e corrisponde pressapoco al periodo della maggior gloria politica e militare della nazione, che era da poco giunta all'unità, con la cacciata dei mori. Indicativamente, e' chiamato Rinascimento la prima parte, mentre Barocco il periodo seicentesco.
Durante il 1500 il periodo del Rinascimento si contraddistinse come un periodo di grande slancio culturale ed innovazione, in linea con l'Europa occidentale tutta. Importante anche in Spagna fu la corrente dell'Umanesimo ("Humanismo") che rappresento' l' ideale di un "homo copula mundi", ovvero uomo al centro del mondo (in spagnolo "punto de arranque"), visto sempre pero' come ad immagine e somiglianza di Dio: il periodo non fu infatti laico. Le maggiori espressioni culturali in Spagna si ebbero nel campo letterario, in prosa, poesia, teatro.
Sopravvissero nel periodo generi come i racconti di genere cavalleresco e pastorale, ma se ne affermarono di nuovi e fortemente ispirati e legati alla cultura iberica, come la "novela morisca", racconti relativi allo scontro con i mori, o la "novela picaresca", dove protagonista e' il "picaro", nuova figura della società spagnola dei tempi, che inquadrava il tipo di persona che riusciva nell' ascesa sociale grazie ai propri espedienti e malizie.
Il secolo successivo, più importante rispetto al 1500 "artisticamente parlando" per il regno di Spagna, è invece il Barroco. Fu un periodo di grande progresso scientifico-tecnico per l'Europa in genere, non lo fu però per la Spagna, che si ritrovò perciò come in difetto in questo campo rispetto agli altri paesi, e visse un secolo di flessione a livello di economia dopo il forte avanzamento di un secolo prima. Gli effetti della Controriforma si fecero sentire particolarmente in Spagna, da sempre cattolicissima e baluardo della Cristianità. Pur essendo appunto un periodo di crisi sociale e difficoltà, l'arte non venne comunque meno nel periodo.
Anche nel Barocco è la letteratura a farla da padrona, ma cresce l'importanza della pittura, ispirata ai motivi della difficile vita quotidiana e pervasa da visioni di sogno e caos, all' insegna ad ogni modo di un maturo disincanto. A livello letterario il periodo vide il deciso affermarsi del sonetto ("soneto") come schema poetico piu' frequente ed apprezzato. I temi seguiti rimasero in parte i classici petrarchiani, ma risentirono anche della condizione della Spagna a quei tempi: vi si riflettono percio' ancora diffuso pessimismo e spregiudicatezza. Tra i sonettisti piu' famosi ricordiamo Félix Lope de Vega, Quevedo e il solito Cervantes.
Importantissimo anche il teatro: mentre permangono e si distinguono sempre piu' i generi teatrali nati nel secolo precedente, il teatro estudiantil, cortesano, popular, assistiamo ad una vera e propria rivoluzione dei canoni tradizionali ad opera di Lope De Vega, che per questo potrebbe essere messo in relazione a Carlo Goldoni.
Tra i cambiamenti principali nel modo di scrivere "piezas" abbiamo una crescente importanza della connotazione psicologica dei personaggi, il passaggio da cinque a tre atti, opere in cui è presente una mescolanza tra comicità e tragicità (anche se a livello diverso dalle bitter comedies di Shakespeare), l'importanza data agli stacchi, con funzione distensiva-esplicativa, e la relativa nascita di quello che potremmo chiamare un sottogenere, il paso, ovvero la scrittura di un intermezzo recitativo con le caratteristiche di sopra da inserire nelle opere, il definirsi di nuovi tipi fissi, o meglio stereotipi sociali nel caso, molto cari alla cultura spagnola, come la figura del gracioso, del galan, del savio ed altre.
Nel teatro ha molta importanza la figura del Don Juan: un'opera con protagonista questo personaggio fu El Burlador De Sevilla di T. De Molina. Il tema conobbe molta fortuna nel periodo e riscontrò grande successo fino al romanticismo, seppur con sempre nuove caratteristiche.
Altro genere affermatosi in questo periodo, a testimoniare nuovamente la grandezza della letteratura spagnola nel periodo, fu il cosiddetto auto sacramental, un opera di stampo allegorico-religioso adatta anche al popolo e non solo alle elite acculturate. Grandi autori del periodo oltre ai gia' citati ed al grande Lope De Vega Caprio furono Miguel De Cervantes, Pedro Calderón de La Barca.
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