Sincretismo
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Sincretismo può essere considerata qualsiasi tendenza a conciliare elementi culturali, filosofici o religiosi eterogenei appartenenti a due o più culture o dottrine diverse.
Il termine è applicato soprattutto nella scienza e storia delle religioni, in cui indica quel complesso di fenomeni e concezioni costituite dall'incontro e dalla fusione di forme religiose differenti.
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[modifica] Origine del termine
Il vocabolo sincretismo deriva dal greco συγκρητισμός (synkretismos), con il significato di "coalizione cretese". Il termine compare per la prima volta nel "De fraterno amore", 19 di Plutarco, che cita l'esempio dei Cretesi che hanno messo da parte le differenze per coalizzarsi in vista dei pericoli esterni.
La parola latina sincretismus, ripresa da Erasmo da Rotterdam, nella lettera a Melantone del 22 aprile 1519, passò ad indicare le tendenze eclettiche e conciliatrici tra scuole di pensiero diverse, nel senso moderno di "fusione" (dalla falsa etimologia di synkerrannymi, "mescolo").
[modifica] Sincretismo nel mondo antico
Il fenomeno sincretistico risale all'alba della storia ed è caratteristico soprattutto dell'area mediterranea e mediorientale.
Già nelle origini della religione babilonese si possono trovare elementi derivati dalla cultura sumero-accadica.
Il primo tentativo organico di integrazione sincretistica può essere fatto risalire a Ciro il Grande ed alla dinastia achemenide. Il suo processo di unificazione politica fu accompagnato da un tentativo di fusione delle divinità dei popoli assoggettati nell’alveo della tradizione religiosa persiana.
Anche nelle origini della religione greca componenti religiose elleniche si trovano fuse con elementi pre-greci.
Fu comunque l'ellenismo l'epoca classica del sincretismo religioso, in unione a fattori culturali, economici e politici.
La cultura tradizionale greca mutò caratteristiche per le forti influenze esterne, in special modo persiane. Venendo a contatto con tradizioni e credenze diverse, la religione greca subì un processo di assimilazione da parte di divinità venerate nell'area mediorientale, avviando in tal modo un processo sincretistico di ampia portata.
L'istituzione del culto di Serapide in Egitto, per opera di Tolomeo I, la progressiva infiltrazione di Cibele ed Iside nel pantheon greco, contemporaneamente alla crescita del culto di Dioniso, come nuovo Osiride, l'identificazione di Afrodite con Astarte e quella di Zeus con Amon, sono tra gli elementi di maggior spicco della nuova tendenza.
Anche nella Roma imperiale possono essere trovati elementi tipici del sincretismo religioso nell'incontro della religione romana con le tradizioni orientali, primo fra tutti il Mitraismo.
[modifica] Sincretismo nell'epoca moderna e contemporanea
Il termine sincretismo si è diffuso in epoca moderna grazie soprattutto al New Age; tuttavia, l'effettivo significato del termine non va confuso con l'interpretazione che questo movimento gli attribuisce. Infatti, mentre il New Age afferma che la parte "migliore" di ogni religione sia costituita dal suo lato esoterico, segreto e misterico, l'accezione più moderna di "sincretismo" indica semplicemente che il substrato di tutte le religioni è unico; agli effetti del sincretismo non è perciò importante a quale credo si appartenga, ma l'effettivo impegno nella ricerca interiore all'interno della religione o dottrina nella quale si è stabiliti, per scelta o cultura. Il sincretismo religioso, infatti, afferma la sostanziale unità di tutte le fedi e le scuole di pensiero, al di là dei dogmi e delle differenze formali ed esteriori; secondo la visione sincretista, i concetti e princìpi fondanti di ogni credo (quali ad esempio la paternità di Dio e la fratellanza degli uomini, il valore e l'importanza della preghiera, l'amore universale, ecc.) sono gli unici e gli stessi.