Stand Up (Jethro Tull)
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Stand Up è il secondo album della band progressive rock inglese Jethro Tull, pubblicato nel 1969.
Stand Up | ||
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Artista | Jethro Tull | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 1 agosto 1969 | |
Durata | 41 min: 36 sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 10 | |
Genere | Progressive rock | |
Etichetta | Island Records (UK), Reprise Records (USA) | |
Produttore | Ian Anderson, Terry Ellis | |
Registrazione | aprile 1969, Morgan Studios, Londra, Inghilterra | |
Note | Ristampato nel 2001 con 4 bonus tracks |
Jethro Tull - cronologia | ||
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Album precedente This Was (1968) |
Album successivo Benefit (1970) |
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Indice |
[modifica] Il disco
Stand Up è il titolo del secondo album dei Jethro Tull; pubblicato nel 1969, è caratterizzato da un suono più rock che blues, diversamente dal precedente This Was. Il blues è ancora presente ma solo in alcune tracce. Questo fatto è dovuto molto probabilmente all'abbandono del chitarrista Mick Abrahams per contrasti con Ian Anderson che diventerà così il leader indiscusso della band, fatto riscontrabile nella paternità delle canzoni dal 1969 ad oggi, quasi tutte composte esclusivamente dallo stesso Anderson. In Stand Up vengono utilizzati strumenti davvero inusuali all'epoca per la musica rock come balalaika, organo Hammond, archi, mandolino oltre all'onnipresente flauto traverso. Altra novità è l'alternanza di pezzi rock a pezzi acustici, caratteristica ripresa anche in album successivi. Nonostante sia stato un album apprezzato da critica e fans, Stand Up non gode delle preferenze del suo stesso autore il quale lo considera troppo incentrato su sé stesso (stesso discorso vale anche per il successivo Benefit), molto probabilmente per il fatto che alcune delle canzoni riflettono il suo difficile rapporto con i genitori (Anderson scappò di casa all'età di 16 anni).
[modifica] Bourée
Una menzione a parte merita il terzo pezzo dell'album, Bourée, sicuramente uno dei più famosi se non addirittura il più celebre della band, strana cosa se si pensa che è un pezzo strumentale e dominato esclusivamente da due strumenti: il flauto traverso e il basso. Bourée è un arrangiamento dell'originale di Johann Sebastian Bach, (uno dei compositori preferiti da Ian Anderson), chiamato Bourrée, quindi con due R anziché una e si tratta di una danza tratta dalla suite per liuto catalogata BWV 996. Una curiosità raccontata dallo stesso Ian Anderson durante il concerto registrato sul DVD Living With The Past è il fatto che egli non abbia mai sentito la versione originale per intero, ma che l'idea di comporre questo pezzo gli sia venuta grazie ad un ragazzo che abitava nel piano di sotto e che non faceva altro che suonare la Bourrée di Bach al pianoforte finché non arrivava ad un punto in cui non riusciva più a continuare e quindi ricominciava daccapo. In effetti il pezzo di Anderson consiste di tre parti: il pezzo classico originale, una parte centrale di improvvisazione e infine una ripresa del tema originale con la sovrapposizione di due flauti. Evidentemente la parte centrale del pezzo è quella che Anderson non ha mai ascoltato.
[modifica] Formazione
- Ian Anderson - voce, chitarra acustica, flauto, pianoforte, organo Hammond, mandolino, balalaika
- Martin Barre - chitarra elettrica, flauto
- Glenn Cornick - basso, voce
- Clive Bunker - batteria, percussioni
[modifica] Tracce
Tutte le canzoni sono state scritte da Ian Anderson:
- A New Day Yesterday - 4:10
- Jeffrey Goes To Leicester Square - 2:12
- Bourée - 3:46
- Back To The Family - 3:48
- Look Into The Sun - 4:20
- Nothing Is Easy - 4:25
- Fat Man - 2:52
- We Used To Know - 3:59
- Reasons For Waiting - 4:05
- For A Thousand Mothers - 4:13
Bonus track presenti nella versione del 2001:
- Living In The Past - 3:20
- Driving Song - 2:39
- Sweet Dream - 4:02
- 17 - 3:07