Tapirape
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I Tapirape sono un gruppo etnico del Brasile che ha una popolazione stimata in circa 438 individui[1]. Parlano la lingua Tapirape (codice ISO 639: TAF) e sono principalmente di fede animista.
Vivono nello stato brasiliano di Mato Grosso, nei pressi dei fiumi Tapirapé e Araguaia. Sono in larga parte coltivatori di fagioli, mais, cotone; praticano la caccia e la pesca. Vivono nella foresta tropicale ed hanno avuto i primi contatti con gli europei solo nel 1910.
Il principale resoconto sui Tapirapé è stato scritto dagli antropologi Herbert Baldus e Charles Wagley (bibliografia), e da un gruppo appartenente alle Piccole Sorelle di Gesù, suore missionarie che cominciarono ad aiutare i Tapirapé sin dal 1953. Gran parte di questo articolo è basato sul testo di Wagley che visse con i Tapirapé negli anni 1939-1940 e ritornò nelle loro zone molte volte in seguito. Questo libro traccia la storia di questa tribù dal 1900 al 1970.
Indice |
[modifica] Origini e distribuzione
Secondo Wagley, i Tapirapé discendono dalla tribù dei Tupinamba che popolò parte della costa brasiliana nel XVI secolo; congettura è basata sulla estrema somiglianza dei rispettivi linguaggi, appartenenti entrambi alla famiglia linguistica Tupi. Quando i conquistadores espansero il loro dominio, alcuni gruppi di Tupinamba si ritrassero verso l'interno, arrivando fino alle zone a sud dell'equatore sugli affluenti del Rio delle Amazzoni, dando origine al gruppo Tapirape. Dal 1900, vi erano 5 villaggi con una popolazione di circa 1500 individui, su un'area compresa tra il 50° e il 51° parallelo.
Sporadici contatti con i brasiliani civilizzati cominciarono nel 1910; vi furono scambi di oggetti in ferro, e merci varie. Dal 1939, alcune epidemie e qualche schermaglia con i gruppi vicini, ridusse la popolazione ad appena 187 persone riunite in un solo villaggio chiamato Tapiitawa; dal 1953 se ne contarono solo 51. In quell'anno, le Piccole Sorelle cominciarono i primi contatti, seguiti dall'istituzione, da parte del governo brasiliano, di un Servizio di Protezione per gli Indios. La popolazione ricominciò a crescere, e nel 1976 il numero di componenti stimato salì a 136 unità.
[modifica] Sistema economico
I Tapirapé vivevano di orticoltura praticata con il sistema del "taglia e brucia" (agricoltura itinerante), di caccia e di pesca. Quando le zone boschive si ridussero, cominciarono a distribuire le piantagioni solo un paio di volte all'anno. Per quanto riguarda le abitazioni, ogni casa Tapirapé ospita da 4 a 5 famiglie collegate tra di loro da rapporti parentali; ogni abitazione ha il suo giardino; tutti i prodotti della caccia e dell'agricoltura sono oggetti di scambio tra le varie famiglie.
Vi è inoltre il concetto di proprietà privata, soprattutto di oggetti quali ceste, collane di perle, amache e così via. Servizi come cure di sciamani, assistenza al parto e altro sono ricompensati con doni. Questi ultimi sono usati anche per riparare ad eventuali offese che possono incorrere nei rapporti di amicizia. Inoltre Wagley descrive un interessante rituale a scadenza annuale che prevede lo scambio di doni; questo cerimoniale è diretto soprattutto ai più bisognosi. Durante il rito, gli uomini sono soliti bere il kawi, una potente miscela di succhi che produce forte nausea. Chi sceglie di non bere è costretto a fare doni a colui che ha invece scelto di bere.
[modifica] Organizzazione sociale
Ogni famiglia ha un proprio leader, ma questi non sono organizzati in una sorta di consiglio del villaggio. Ciò dimostra che non vi è un vero e proprio leader nella comunità. Le abitazioni sono collocate a forma ovale intorno al takana, una sorta di club privato per soli uomini e sede delle sei "Società degli Uccelli" (ognuna di esse porta il nome di una specie di uccello). Gli uomini sono soliti trascorrere parte della giornata nei takana. L'appartenenza a tali congreghe viene tramandata attraverso i legami parentali tra padre e figlio.
Dopo il matrimonio, gli uomini vanno a vivere con la famiglia della moglie. Ai bambini è concesso di solito fare molte cose, come giocare intorno al villaggio o al di fuori di esso. Dopo aver superato la fase adolescenziale, possono inoltre frequentare anche il takana e con una sorta di rituale di iniziazione vengo iniziati al mondo degli adulti.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Note
- ↑ 501 secondo Instituto socioambiental
[modifica] Riferimenti
- Fundação Nacional do Índio (sito web, elenco dei gruppi divisi per stato)
- TAPIRAPÉ :: Enciclopédia :: Tapirapés Indígenas no Brasil :: ISA
- People groups of Brazil da Peoplegroups.org
- Languages of Brazil da Ethnologue
[modifica] Bibliografia
- Baldus, Herbert (1970). Tapirapé: tribe Tupí no Brazil central. Sao Paulo: editora da universidade de Sao Paulo, companhia editora nacional. 1970.
- Wagley, Charles (1977). Welcome of Tears: The Tapirapé Indians of Central Brazil. Waveland Press 1983. ISBN 0881330302.