Tema BACH
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In musica, il tema BACH è la sequenza di note Si bemolle, La, Do, Si naturale.
Questo tema di quattro note è stato utilizzato da diversi compositori, di norma come un omaggio a Johann Sebastian Bach. Il primo esempio noto, comunque, appare in un brano di Jan Pieterszoon Sweelinck.
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[modifica] Presupposti
La possibilità di tradurre le lettere dell'alfabeto nel cognome BACH è legata alla denominazione tedesca delle note musicali (A=La; B=Si bemolle; C=Do; D=Re; E=Mi; F=Fa; G=Sol; H= Si naturale) in cui Si bemolle e Si naturale hanno due segni differenti (diversamente dalla denominazione inglese).
[modifica] Johann Sebastian Bach
Lo stesso J.S. Bach lo usò come testa del quarto soggetto della fuga finale della sua Arte della fuga, opera rimasta incompleta alla sua morte nel 1750. Ma è certo che egli lo abbia usato come firma musicale in altre composizioni nel corso della sua attività: alla fine della quarta e ultima delle Variazioni canoniche su "Von Himmel Hoch" (BWV 769).
Il tema appare nella sezione della Passione secondo Matteo dove il coro canta Veramente quest'uomo era il Figlio di Dio.
Il tema appare anche al termine del Kleines Harmonisches Labyrinth (BWV 591), brano oggi generalmente considerato spurio (si è suggerita la paternità di Johann David Heinechen): in questo caso la presenza del motivo si può intendere o come casualità o più probabilmente come omaggio.
[modifica] Dopo Bach
Esiste una Fuga in Fa maggiore per strumento a tastiera di Johann Christian Bach (o Carl Philipp Emanuel Bach) che impiega il tema, ma non fu che nel XIX secolo, con la Bach-Renaissance, che iniziò ad essere usato con una certa regolarità.
Forse per il fatto di essere stato usato da Bach stesso in una fuga, il tema compare spesso in altri compositori all'interno di fughe o altra complessa scrittura contrappuntistica.
In molti brani il tema si presenta trasposto (dunque a rigore non si potrebbe definire tema BACH), ma la sua riconoscibilità è assicurata all'orecchio dal caratteristico contorno melodico (un semitono verso il grave, una terza minore verso l'acuto e un semitono verso il grave).
[modifica] Omaggi
Opere caratterizzate volutamente dal tema BACH includono, in ordine cronologico:
- Robert Schumann - Sei Fughe per organo, pianoforte-pedaliera o harmonium, op. 60 (1845)
- Franz Liszt - Phantasie und Fuge über das Thema B-A-C-H, per organo (1855, in seguito adattata per pianoforte)
- Nikolai Rimsky-Korsakov - Variazioni su BACH, per pianoforte (1878)
- Marco Enrico Bossi - Fuga per organo su "FEDE A BACH" op. 62 (1888).
- Max Reger - Phantasie und Fuge über den Namen BACH, op. 46 per organo (1900)
- Ferruccio Busoni - Fantasia contrappuntistica per pianoforte (prima versione 1910, versioni successive 1912 e 1922)
- Carl Nielsen - Concerto per violino e orchestra (Op. 33/FS 61) (1911)
- Alfredo Casella - Due ricercari sul nome B-A-C-H per pianoforte (1932)
- Arthur Honegger - Prélude, Arioso, Fughette per pianoforte (1932, successivamente trascritto per orchestra d'archi)
- Francis Poulenc - Valse-improvisation sur le nom Bach per pianoforte (1932)
- Anton Webern - Quartetto d'archi (1937-38) - la cui serie dodecafonica è basata sul tema BACH
- Bruno Maderna - B.A.C.H. Variationen per due pianoforti (1949)
- Goffredo Petrassi - Noche oscura per coro e orchestra (1951)
- Jean Coulthard - Variazioni su BACH per pianoforte (1952)
- Luigi Dallapiccola - Quaderno musicale di Annalibera per pianoforte (1952)
- Arvo Pärt - Collage over B-A-C-H per archi, oboe, clavicembalo and pianoforte (1964)
- Aldo Clementi - B.A.C.H. per pianoforte (1970)
- Franco Donatoni - Voci - Orchesterübung per orchestra (1951), le uniche note del brano sono il tema BACH trasportato di una terza minore
- Rudolf Brucci - "Metamorfosis B-A-C-H" per archi (1974)
- Milos Sokola - Passacaglia quasi Toccata su B-A-C-H per organo (1976)
- Alfred Schnittke - Concerto Grosso No. 3 (1985)
- Ron Nelson - Passacaglia (Homage on B-A-C-H) per ensemble di fiati (anni '90)
- Uri Caine Ensemble - La traccia 20 sul secondo CD delle Variazioni Goldberg, si intitola Variation on B-A-C-H (2000)
Il tema appare come motivo di passaggio in diverse altre opere tra cui le Variazioni per Orchestra (1926-28) Quartetto d'archi N. 3 (1927) di Arnold Schoenberg, la Passione secondo Luca di Krzysztof Penderecki, e la cadenza di Johannes Brahms per il Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven.
[modifica] Altri motivi firma
Tenendo conto che il bemolle o il diesis in note diverse da B o H erano segnati in notazione tedesca da un suffisso -s, anche la lettera S è stata utilizzata per ottenere "temi firma": ad esempio
- F-Es-C-H (Fa, Mi bemolle, Do, Si naturale) per Franz Schubert (F. Schubert)
- Es-C-H-B-E-G (Mi bemolle, Do, si naturale, Si bemolle, Mi, Sol) per Arnold Schoenberg (Schönberg)
- D-Es-C-H (Re, Mi bemolle, Do, Si naturale) per Dmitrij Šostakovič (D. Schostakovič)
- B-E-B-A (Si bemolle, mi, Si bemolle, La) o B-A-B-E (Si bemolle, La, Si bemolle, Mi) per Béla Bartók (Béla Bartók). Nel secondo motivo rispettando l'usanza ungherese di premettere il cognome al nome.
- C-A-G-E (Do, La, Sol, Mi) per John Cage, usato da Pauline Oliveros vedi sito
- A-B-H-F (La, Si bemolle, Si naturale, Fa) per Alban Berg e Hanna Fuchs-Robettin (A. B. e H. F.), usato nella Suite Lirica di Berg
[modifica] Curiosità
- Il termine tema applicato a una sequenza di sole quattro note non sarebbe scientificamente corretto: secondo le convenzioni della teoria musicale internazionalmente riconosciuta occorrerebbe definirlo motivo BACH, come avviene in tutte le lingue diverse dall'italiana. Ciononostante nel corso dell'ultimo secolo e mezzo l'uso italiano ha privilegiato la locuzione tema BACH o semplicemente BACH scritto tutto in maiuscolo. Il sostantivo tema diventerebbe accettabile se inteso come frammento melodico dotato di netta individualità così da poter originare una composizione (come avviene per i soggetti di fuga). In tal caso il tema BACH risponderebbe a questi requisiti anche senza avere l'estensione tipica dei temi alla base di raccolte di variazioni.
- Il tema BACH è anche trattato da Douglas Hofstadter nel suo libro Gödel, Escher, Bach: Un'Eterna Ghirlanda Brillante: nel testo si fa anche notare come "moltiplicando" gli intervalli del tema si possa giungere al tema CAGE.