Volfango Capitone
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Wolfgang Fabricius Capito (o Köpfel, italianizzato in Volfango Capitone) (1478 - Novembre 1541), riformatore tedesco, naque da umili genitori a Hagenau in Alsazia.
Fu introdotto alla professione medica, ma studiò anche diritto, e si dedicò sinceramente ala teologia e ricevette il dottorato in questa materia, e, essendo diventato un Benedettino, insegnò per qualche tempo a Friburgo. Fu pastore per tre anni a Bruchsal, e venne chiamato in seguita alla guida della cattedrale di Basilea (1515). qui conobbe Zwingli e iniziò una corrispondenza con Lutero.
Nel 1519 venne trasferito a Mainz su richesta di, Arcivescovo di Magonza, che presto lo nominò suo cancelliere. Nel 1523 si trasferì a Strasburgo, dove rimase fino alla sua morte nel novembre 1541. Capitone trovò sempre più difficile riconciliare la nuova religione con la vecchia, e dal 1524 fu uno dei capi della fede riformata a Strasburgo. Egli svolse un ruolo importante nella iniziale transizione ecclesiastica del XVI secolo, fu presente alla seconda conferenza di Zurigo, all'incontro di Basilea del 1536, dal quale uscì la prima delle due Confessiones Helveticae e alla conferenza di Marburgo, e assieme a Martin Bucer compilò la Confessio Tetrapolitana.
Capitone si preoccupò piuttosto per l'"unità dello spirito" che per le formule dogmatiche, e a causa dei suoi sforzi per conciliare il partito di Lutero e quello di Ulrico Zwingli riguardo ai sacramenti, sembra che incorse nel sospetto dei suoi stessi amici; mentre per la sua intimità con Martin Cellarius e altri appartenenti alla scuola Sociniana, fu accusato perfino di arianesismo.
Nel 1532 Capitone sposò Wibrandis Rosenblatt, vedova di Oecolampadius, che dopo la sua morte sposò Martin Bucer.
Le sue principali opere furono:
- Institutionum Hebraicarum libri duo;
- Enarrationes in Habacuc et Hoseam Prophetas;
- la biografia di Oecolampadius e un resoconto del sinodo di Berna (1532);
- una versione in Greco dell'Iliade.
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Opere di fantasia:
