Volgograd
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Volgograd (in russo Волгогра́д), chiamata Tsaritsyn (Цари́цын, Caricyn) dal 1598 al 1925 e Stalingrado (Сталингра́д) dal 1925 al 1961, è una città (1.012.000 abitanti) della Russia europea, situata sul fiume Volga e capoluogo della provincia omonima.
Antica Ćarićin (Zarizin) dell'impero zarista, residenza dello "Zarevic" delfino della casa imperiale ed erede al trono. Roccaforte "bianca" fu espugnata durante la guerra civile (1918-1921) dopo una sanguinosa battaglia dalle milizie bolsceviche agli ordini del giovane Stalin a cui fu poi intitolata.
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[modifica] Storia
La città si estende sul lato destro del fiume Volga ed ha una estensione di circa 70 km. È formata da vari quartieri, autonomi per quanto riguarda servizi, come scuole, ospedali e centri commerciali. Nella parte settentrionale si trova la chiusa che dà l'inizio al canale Volga-Don, sul quale possono transitare navi anche di grosso tonnellaggio.
La storia di Volgograd ha inizio con la fondazione, nel 1589, della fortezza di Tsaritsyn, proprio nel punto di confluenza tra il Tsaritsa ed il Volga. La fortezza, che prese il nome dalla locale lingua tatara, aveva lo scopo di difendere l'instabile confine meridionale della Russia e divenne presto un importante centro economico. Fu catturata due volta dai Cosacchi ribelli, da Stenka Razin durante la ribellione del 1670 e Emel'jan Pugačëv nel 1774. Tsaritsyn divenne un importante porto fluviale e un centro di commercio nel XX secolo.
La città assunse un estrema importanza nella seconda guerra mondiale poiché qui nel 1942 i sovietici riuscirono ad arginare l'avanzata nazista con la storica battaglia di Stalingrado, creando i presupposti per la controffensiva che portò al disfacimento del Terzo Reich. Negli anni sessanta è stato eretto sulla collina di Mamayev Kurgan, nei pressi della città, un complesso monumentale che ricorda quella battaglia. Il complesso è dominato dall'immensa statua della Madre Russia.