Acido ossalico
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Acido ossalico | |
Caratteristiche generali | |
---|---|
Nome IUPAC | |
Acido etandioico | |
Formula bruta o molecolare | (COOH)2 |
Massa molecolare (uma) | 90 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | 6153-56-6 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Costante di dissociazione acida a 293 K | |
Densità (g·cm-3, in c.n.) | 1,65 (20 °C, diidrato) |
Solubilità in acqua | 102 g/l (20 °C, diidrato) |
Temperatura di fusione (K) | 374 (101°C) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol-1) | -829,9 |
S0m(J·K-1mol-1) | 109,8 |
C0p,m(J·K-1mol-1) | 91 |
Indicazioni di sicurezza | |
frasi R: R 21/22 Leggi il disclaimer |
|
Progetto Chimica - Chemiobox |
L' acido ossalico è un acido carbossilico.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore. È un composto nocivo.
Con i suoi due gruppi carbossilici si comporta da legante bidentato - ovvero forma due legami di coordinazione con uno ione metalico in soluzione - ed è il più forte acido organico esistente. È anche un riducente, dato che può facilmente ossidarsi ad anidride carbonica.
[modifica] Ruolo biologico
L'acido ossalico è un acido forte che irrita le pareti intestinali e può essere letale se ingerito in dosi elevate. Il valore di LD50 per un essere umano è 375 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo, circa 25 g per una persona di 65 Kg.
Data la sua facilità a combinarsi con ioni metallici come il calcio, l'acido ossalico forma cristalli di ossalato che vanno ad irritare ulteriormente intestino e reni. I calcoli renali sono generalmente costituiti per la maggior parte da ossalato di calcio.
[modifica] Usi industriali
Le applicazioni dell'acido ossalico sfruttano la sua acidità e la sua ossidabilità, viene inoltre usato in formulazioni di prodotti sbiancanti e antiruggine, nonché in preparati per il trattamento superficiale dei manufatti in legno. Viene utilizzato inoltre per il trattamento autunnale di controllo della varroa in apicoltura.