Cesa
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Cesa | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Campania | ||
Provincia: | Caserta | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 40 m s.l.m. | ||
Superficie: | 2 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 3730 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Aversa, Gricignano di Aversa, Sant'Antimo (NA), Sant'Arpino | ||
CAP: | 81030 | ||
Pref. tel: | 081 | ||
Codice ISTAT: | 061029 | ||
Codice catasto: | C561 | ||
Nome abitanti: | cesani | ||
Santo patrono: | San Cesario | ||
Giorno festivo: | 3 novembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Cesa è un comune di 7.459 abitanti della provincia di Caserta.
[modifica] Storia
Antichissima deve essere la fondazione di Cesa: il più antico documento che ne accerta l’esistenza è un diploma dei principi Pandolfo I e Landolfo III di Capua, risalente all’anno 964 d.C.. Cesa fu indubbiamente una delle minuscole contrade della Liburia atellana, che visse una storia agreste senza alcunché di notevole. Diverse sono le ipotesi sull’etimologia del nome. Una leggenda narra di una pietosa donna chiamata Cesa che curava i feriti e dava sepoltura, proprio nel luogo dove ora sorge Cesa, ai morti nelle guerricciole che imperversavano nel campo atellano degli osci. Il nome Cesa trae origine da una voce latina, caesus, dal verbo caedere (tagliare). Infatti Cesa sorgeva come borgo dell’antica Atella, e di conseguenza tagliato fuori dalle grandi vie di comunicazione. Un’etimologia egualmente attendibile, e risalente alla stessa radice latina dal verbo caedere, deve ricercarsi nel fatto che Cesa in origine fu un terreno boschivo e che, in seguito ad un’opera di paziente dissodamento, quel terreno fosse stato chiamato Cesa da silva caesa (selva tagliata). Posta, quindi, questa più attendibile versione sull’etimologia di Cesa, niente o poco si sa sulla sua più remota storia. Dovette, però, vivere e subire con i suoi pochissimi abitanti tutte le vicende della morente Atella e, più tardi, della nascente Aversa, poiché, dopo il Mille, Cesa fu per lungo tempo un casale della città normanna, appartenuto prima al feudo del conte Roberto di Sant’Agata, e successivamente ai Carafa, ai Villano, ai Palomba, ai Del Tufo e ai Maresca, che ne furono gli ultimi proprietari.
[modifica] Cittadini illustri
Patria di molti personaggi illustri, affermatisi soprattutto nella letteratura e nell’impegno civile e politico, Cesa ha dato i natali, tra gli altri, a Francesco Bagno (1744-1799) medico, docente universitario, autore di diverse e illuminanti opere di carattere medico, che durante la Repubblica Napoletana del 1799 ricoprì importanti cariche (tra l’altro fu Rettore dell’Università di Napoli) e che, ristabilita la monarchia, venne afforcato il 28 Novembre 1799, subendo così la stessa sorte degli altri martiri della Repubblica Napoletana; Mons. Antonio Malvasio (1738-1822) sacerdote che esercitò in Aversa il suo ministero di parroco, eccellente latinista, autore di molte ed importanti opere di Diritto canonico, come pure di eleganti e dotti testi di genere narrativo (famosissima la sua Eutrapelia), considerato senza dubbio dai suoi contemporanei l’uomo più dotto nella città e diocesi di Aversa, al punto da affidare a lui, un sacerdote, la carica di sindaco della città durante la breve vita della Repubblica Napoletana; Domenico Di Fiore (1769-1848) celebre avvocato, attivista durante la rivoluzione partenopea, che ricoprì, durante la Repubblica Napoletana, diversi ed importanti incarichi e che, al ritorno dei Borboni, si rifugiò in Francia, dove continuò la sua opera di rivoluzionario, conobbe lo scrittore Stendhal, col quale strinse un forte vincolo di amicizia e che il Di Fiore raccomandò per la sua nomina a console, e dove collaborò a numerosi giornali francesi e ricoprì diverse cariche istituzionali; Don Giustino Marini (1797-1837) umile sacerdote morto in concetto di santità, solerte ed instancabile predicatore, innamorato di Cristo e dei fratelli, alla cura dei quali dedicò tutta la sua vita e tutte le sue energie, morendo il 6 Luglio del 1837 per assistere i suoi fedeli colpiti dal colera; Francesco De Michele (1911-1997) storico, poeta e scrittore molto affermato e conosciuto per le sue opere, diverse delle quali inserite in molte antologie della Lingua italiana e tradotte e pubblicate in Francia, cui va il merito di aver raccolto e ordinato, sulle orme del padre Alfonso (1870-1938), notizie, documenti, immagini e memorie riguardanti le origini, la storia e le tradizioni di Cesa, e di aver scoperto e rivendicato le origini cesane di alcuni suoi figli illustri.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti