Mignano Monte Lungo
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Mignano Monte Lungo | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Campania | ||
Provincia: | Caserta | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 137 m s.l.m. | ||
Superficie: | 52 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 64 ab./km² | ||
Frazioni: | Campozillone, Caspoli, Moscuso | ||
Comuni contigui: | Conca della Campania, Galluccio, Presenzano, Rocca d'Evandro, San Pietro Infine, San Vittore del Lazio (FR), Sesto Campano (IS), Venafro (IS) | ||
CAP: | 81049 | ||
Pref. tel: | 0823 | ||
Codice ISTAT: | 061051 | ||
Codice catasto: | F203 | ||
Nome abitanti: | mignanesi | ||
Santo patrono: | Sant'Antonio da Padova | ||
Giorno festivo: | 13 giugno | ||
Sito istituzionale | |||
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Mignano Monte Lungo è un comune di 3.310 abitanti della provincia di Caserta.
Indice |
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Roberto Campanile dal 2006
Centralino del comune: 0823.904392
Email del comune: comunedimignanomontelung@tin.it
[modifica] Decorazioni
Il comune ha ricevuto la Medaglia d'oro al valor militare il 30-11-1998 e la Medaglia d'oro al merito civile il 5-12-1973.
Secondo l'ANPI Mignano Monte Lungo è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni durante la seconda guerra mondiale.
[modifica] Collocazione
Mignano Monte Lungo si trova nell’alto Casertano, incuneato assieme a San Pietro Infine tra Lazio e Molise. Si trova in un’area di grande interesse naturalistico e storico, facilmente raggiungibile grazie all’autostrada A1
[modifica] Toponimo
È condivisa da molti studiosi l’opinione che il toponimo Mignano derivi dal nome di persona latino Minius. Poiché il territorio di Mignano fu il campo nel 1943 di due importanti battaglie della seconda guerra mondiale per la presa di monte Lungo, quest’ultimo toponimo fu aggiunto all’originario a futura memoria.
[modifica] Storia
I Sidicini è il primo popolo che gli studiosi ritengono che abbia abitato la l’area. Gli Etruschi poi fondano qui la città di Cesennia. Il nome di tale città è probabilmente collegato a quello del monte Cesina, dal quale si estraeva all’epoca pietra pomice.
La città, in posizione strategica, passa successivamente sotto il controllo romano. Vi erano mura difensive che fungevano anche da acquedotto alimentato dal rio Rava; oggi ne rimangono pochi resti. In epoca imperiale, fu costruito anche un ponte sullo stesso Rava. Di tale epoca rimangono molti resti e iscrizioni.
Mignano viene a far parte del longobardo Ducato di Benevento. Nel 776, divivene parte della Contea di Capua. Nel 1139 a Mignano si svolge la battaglia tra i Normanni, guidati da Ruggero II di Sicilia e l'esercito di papa Innocenzo II. Il papa viene sconfitto e catturato: è condotto nel castello di Mignano e qui firma le condizioni di pace.
Nei secoli successivi Mignano passa dagli Svevi agli Angioini e successivamente agli Aragonesi. Questi assegnano il feudo a Ettore Fieramosca. Nel 1581 l’erede Ettore Leognano Fieramosca cede il feudo a Giulio Cesare de Capua.
Nel 1734, le truppe di Carlo di Borbone assalgono il feldmaresciallo von Traun che si trovava nella fortezza di Mignano. Quest’ultimo si rifugerà precipitosamente a Capua.
[modifica] Le battaglie per monte Lungo
Durante la Seconda guerra mondiale a Mignano si combattono due battaglie con un forte contenuto simbolico per la storia italiana. Una vittoria che fu riscatto della dignità della Nazione.
Il 27 settembre 1943 viene istituito il 1° Raggruppamento Motorizzato dell’Esercito italiano; gli uomini provenivano da tutta Italia e rappresentavano tutto l’esercito. Il Raggruppamento era a disposizione del generale americano Geoffrey Keyes: guidato dal generale Vincenzo Dapino viene incaricato di partecipare allo sfondamento della Linea Gustav.
Per opporsi alla avanzata nemica, i tedeschi avevano fatto saltare in aria il 29 e il 30 settembre varie abitazioni, la fortezza, il municipio ed il ponte sul Rava, unico passo tra la consolare Casilina ed il centro di Mignano. Il 3 dicembre gli Italiani ricevono l’ordine di conquistare monte Lungo. L’8 dicembre, come previsto nei piani alleati, attaccano avanzando coperti dalla spessa nebbia, ma questa viene spazzata inaspettatamente da un forte vento: il Raggruppamento così subisce forti perdite ed è costretto a ripiegare. Con un nuovo schema d'attacco, il 16 dicembre gli italiani conquistano il monte.
Il dopoguerra a Mignano fu molto duro e la ricostruzione non ha potuto restituire alla popolazione rimasta tutto quello che era andato perduto.
[modifica] Monumenti e Archeologia
- La Chiesa di Santa Maria Grande: eretta nel sedicesimo secolo per volere dalla moglie del de Capua.
- La Chiesa dell'Addolorata a Campozillone: conserva una statua dell'Immacolata risalente al diciottesimo secolo.
- La Chiesa di Sant'Andrea a Caspoli: conserva una statua lignea di Sant’Andrea e una ottocentesca raffigurante la Madonna col Bambino.
- Il Castello: realizzato in tufo, presenta una notevole stratificazione architettonica conseguenza della sua lunga storia. Guido Fieramosca diede il contributo maggiore alla costruzione.
- Il Museo militare ai piedi di monte Lungo: raccoglie documenti e reperti della battaglia.
- Il Sacrario: aperto nel 1951, vi riposano soldati caduti tra il 1943 e il 1945.
- Porta Fratte: la famosa porta medievale che segnava l'ingresso nel feduo, le sue rovine, l'unico rimasuglio delle mura medievali, sono poste in un caratteritico quartiere storico ancora incontaminato e lasciano spazio all'immaginazione riprtando il turista indietro di mille anni..
[modifica] Anedotti
Il caratteristico quartiere sotorico sito in una zona rimasta ancora medioevale è chiamato tutt'oggi dai cittadini col nome de "La Cicuta" si narra infatti che qui crescesse la famosa erba velenosa che veniva usata dai feudatari per punire gli infedeli.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti