Cesare Baronio
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Cardinale | |
![]() Cesare Baronio della Chiesa cattolica |
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Proclamato | 5 giugno 1596 da papa Clemente VIII |
Nato | 30 agosto 1538, Sora |
Ordinato | |
Consacrato | |
Vescovo | |
Deceduto | 30 giugno 1607, Roma |
Cardinale Titolo cardinalizio Collegio cardinalizio · Concistoro Tutti i cardinali |
Cesare Baronio (Sora, Frosinone, 30 agosto 1538 - Roma, 30 giugno 1607) fu un religioso italiano degli Oratoriani di San Filippo Neri e un cardinale della Chiesa cattolica: il suo nome è legato alla redazione dei primi volumi degli Annales ecclesiastici (storia della Chiesa dalle origini al 1198) e alla revisione del Martirologio Romano (1586 - 1589).
Indice |
[modifica] Biografia
Unico figlio di Camillo e Porzia Febonia, apparteneva ad una ricca famiglia di origini napoletane: il suo vero cognome era Barone, poi latinizzato in Baronius da cui è derivata la forma Baronio.
Studiò a Veroli, Napoli e a Roma, dove conseguì un dottorato in giurisprudenza; decise di abbracciare la vita religiosa contro la volontà dei genitori e, conosciuto Filippo Neri, entrò nella Congregazione dell'Oratorio presso la chiesa di San Gerolamo della Carità.
Fu ordinato sacerdote il 27 maggio 1564: rifiutò numerosi onori ecclesiastici e commende per poter continuare a collaborare da vicino con l'Oratorio.
[modifica] Le opere
Dopo l'approvazione ecclesiastica definitiva del suo ordine (15 luglio 1575) elesse a sua residenza la chiesa di Santa Maria in Vallicella, dove si dedicò alla redazione delle sue opere: la revisione del Martirologio Romano, incarico che gli era stato affidato da papa Gregorio XIII e dal cardinale Guglielmo Sirleto, che completò nel 1589 e che venne pubblicata col titolo Martyrologium Romanum, cum Notationibus Caesaris Baronii, e soprattutto gli Annales ecclesiastici. Ne curò la redazione fino alla morte, arrivando a pubblicarne il dodicesimo volume: gli Annales, nonostante l'intento apologetico, rappresentano una delle prime vere e proprie opere di storia ecclesiastica, basati su un'analisi critica delle fonti documentarie.
[modifica] Il cardinalato
Nel 1593 succedette a Filippo Neri (ritiratosi per motivi di salute) come Superiore generale della Congregazione dell'Oratorio: fu anche scelto da papa Clemente VIII come suo confessore personale e venne nominato Protonotario apostolico (1595).
Nel concistoro del 5 giugno 1596, Clemente VIII lo creò cardinale prete del titolo dei Santi Nereo e Achilleo: dopo la sua abiura del calvinismo, si occupò della riconciliazione di Enrico IV di Francia con la Chiesa (ostacolata dalla Congregazione del Sant'Uffizio) e curò la devoluzione del ducato di Ferrara allo Stato della Chiesa; fu anche nominato Bibliotecario della Vaticana.
Partecipò ai conclavi del 1605 (quelli da cui uscirono eletti Leone XI e Paolo V): il suo nome fu anche indicato tra quelli dei papabili, ma la sua elezione fu ostacolata dalla Spagna (Baronio era filo-francese e aveva pubblicato il Tractatus de Monarchia Sicilae, contro il dominio spagnolo sull'Italia meridionale).
Morì nel 1607 nella sua cella presso Santa Maria in Vallicella, dove venne sepolto: il 12 gennaio 1745 papa Benedetto XIV lo ha anche proclamato Venerabile.
[modifica] Bibliografia
- Angelo Giuseppe Roncalli, Il cardinale Cesare Baronio. Nel terzo centenario della sua morte, Monza 1908 (III ed. Edizioni di Storia e letteratura, Roma, 1961)
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