Citrullus lanatus
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Anguria | ||||||||||||||
![]() Il frutto |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Citrullus lanatus (Thunb.) Matsum. & Nakai, 1916 |
Il termine cocomero (Citrullus lanatus, a volte indicato anche come Citrullus vulgaris) o anguria (dal greco angourion), indica il frutto e la pianta della specie rampicante della famiglia delle Cucurbitaceae, originariamente proveniente dall'Africa tropicale.
Il frutto ha un interno rosso, ricco d'acqua, dolce, ed è molto zuccherino.
Anche se in molte lingue, ma non in italiano, ci si riferisce al cocomero come ad un tipo di melone (ad esempio in inglese, watermelon e in tedesco Wassermelone), le due piante fanno parte della stessa famiglia ma non appartengono allo stesso genere: il melone (Cucumis melo) appartiene infatti al genere Cucumis.
In lingua italiana vengono usati i termini anguria e cocomero come sinonimi, ma il Citrullus lanatus assume in genere nomi diversi a seconda delle varietà regionali; ad esempio a Napoli è detto melone d'acqua e melone da pane, o popone; in Calabria zi pàrrucu (zio parroco), cioè rubicondo come il volto del parroco, mentre in Liguria viene chiamato "Pateca".
[modifica] Storia
David Livingstone, un esploratore dell'Africa, riportò che il cocomero cresceva abbondante nel Deserto del Kalahari, dove sembra che esso abbia avuto origine. Lì il frutto cresce selvaggio ed è conosciuto come Tsamma (Citrullus lanatus var citroides). La pianta è riconoscibile per le sue foglie particolari e per l'elevato numero di frutti che produce, fino a cento per ogni esemplare. Per questa ragione è una sorgente di acqua abituale per gli abitanti della zona, oltre a fungere da cibo sia per gli uomini che per gli animali.
Non è dato sapere quando il cocomero sia stato coltivato per la prima volta ma il primo raccorto di cocomeri mai registrato avvenne nell'Antico Egitto quasi 5000 anni fa ed è stato documentato in alcuni geroglifici. Il frutto veniva spesso deposto nelle tombe dei faraoni, come mezzo di sostentamento per l'aldilà. Nel mito egizio il cocomero aveva origine dal seme del dio Seth.
Nel X Secolo d.C. il cocomero era coltivato in Cina, paese che attuamente ne è il primo produttore mondiale. Nel XIII Secolo il frutto venne introdotto in Europa dall'invasione dei Mori.
Tra i parassiti tossici, vi è la patulina.
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