Contrada Sovrana dell'Istrice
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Contrada Sovrana dell'Istrice | |
Stemma: | un istrice coronato |
Colori: | bianco listato di nero, turchino e rosso |
Motto: | Sol per difesa io pungo |
Terzo: | Terzo di Camollìa |
Le antiche Compagnie militari: | Santo Stefano, San Vincenti, La Magione, San Bartolomeo |
Priore: | Mauro Civai |
Capitano: | Massimo Parri |
Indirizzo della sede: | via Camollia |
Intitolazione della chiesa e locazione: | Chiesa dei Santi Vincenti e Anastasio (1144), in uso perpetuuo alla Contrada dal 1849 |
Santo patrono: - Nome - Data della festa |
San Bartolomeo Apostolo 24 agosto |
Numero di vittorie: - per la Contrada - per il Comune |
41 40 |
Visita al museo: | Sala delle Vittorie adiacente alla chiesa della Contrada, visita tramite accordi con la Contrada |
Contrade alleate: | Civetta Chiocciola Giraffa |
Contrade avversarie: | Lupa |
Nome dei contradaioli: | Istriciaioli |
Numero della cabala: | 5 |
Sito ufficiale: | Contrada Sovrana dell'Istrice |
Altri siti non ufficiali: | |
Testata periodica: | L'Aculeo |
Voce correlata: Palio di Siena |
La Contrada Sovrana dell'Istrice è una delle diciassette suddivisioni storiche della città toscana di Siena, nella provincia omonima.
Indice |
[modifica] Il territorio
[modifica] La pianta del Vanni
Francesco Vanni realizzò alla fine del XVI secolo (1595) una dettagliata Pianta di Siena, usata ancora oggi per capire quale fossero le costruzioni del tempo. Il Bando citato sotto fa riferimento agli edifici, più che alle strade, e la Pianta del Vanni viene usata ancora oggi come base storica per derimere le diatribe sui confini fra le Contrade nella Siena moderna.
[modifica] Secondo il Bando
Secondo il bando (o editto) di Violante di Baviera (1729, pubblicato nel 1730) relativo alla Nuova divisione dei confini delle Contrade, il rione della Contrada Sovrana dell'Istrice include le seguenti vie e palazzi:
- "Istrice, n. 15 - Dalla porta Camollìa per la strada maestra da ambe le parti fino alla dirittura della piaggia che porta alla Lizza e poggio Malavolti, dalla casa de signori Francesconi e di lì salga da man destra solamente alla squola di cavallerizza e non compreso il palazzo Malavolti occupi la Lizza tutta colla fortezza, siccome le case della piaggia che va a Santa Petronilla, la strada tutta di Campansi e Pignattello, come quelle che portano a fonte Giusta."
[modifica] Le strade ai nostri giorni
- via Camollìa
- via di Fontegiusta
- via Malta
- vicolo della Magione
- via del Cavallerizzo (parte)
- via Montanini (parte)
- via del Romitorio
- piazza Gramsci
- via del Sasso di San Bernardino
- via dei Gazzani
- via Garibaldi (parte)
- via degli Umiliati
- via Campansi
- via del Pignattello
- Costa Paparoni
- la Lizza
- Fortezza Medicea
- vicolo di Malizia
- vicolo dello Sportello
Nel suo territorio si trova quello anticamente incluso nella Contrada del Leone, una delle contrade soppresse.
[modifica] La storia
La contrada ha il titolo di "Sovrana" per concessione del Sovrano Ordine Militare di Malta del 1980. La Magione dei Templari si trova infatti nel territorio di questa Contrada (all'angolo tra via Malta e via Camollìa) lungo il percorso dell'antica via Francigena e l'Ordine ebbe sede dal XIV secolo nel rione di Camollia.
L'Istrice è gemellata con la città di Perugia.
[modifica] Gli aneddoti
L'Istrice fu protagonista del turbolento Palio di Provenzano del 1862, anticipato (com’era già successo l’anno prima) al 1° giugno per la concomitanza con la Festa dello Statuto. Alla mossa Lupa, Tartuca e Torre furono protagoniste di una rovinosa caduta, che provocò la morte dei cavalli delle prime due contrade. Sotto l'inveire minaccioso della Piazza il mossiere rinviò la carriera il giorno dopo. L'indomani alla mossa, la Torre, malgrado il proprio cavallo non fosse al meglio della forma per l’incidente del giorno prima, partì fortissima, conducendo la corsa fino al terzo San Martino. Qui la Chiocciola riuscì ad affiancare la Torre. Tra i due fantini, il torraiolo Maggiori e il chiocciolino Spagnoletto, iniziò un’accanita lotta: Maggiori addirittura si slanciò verso il cavallo della Chiocciola, afferrò Spagnoletto per la vita e prese le briglie del barbero; a sua volta il fantino della Chiocciola rispose con nerbate e persino morsi, al punto che per il duro ostacolo reciproco le due Contrade si arrestarono al Casato. Sopraggiunse così l’Istrice: il fantino di Camollia, il grande Giuseppe Buoni detto Figlio di Buonino, dalla terza posizione si trovò incredulo in testa e seppe resistere negli ultimi metri all’indomito cavallo della Torre, nel frattempo lasciato dal suo turbolento fantino, riuscendo a precederlo di un soffio. Per quanto i Giudici avessero subito assegnato la vittoria all’Istrice, i torraioli pretendevano che fosse stato il loro cavallo a giungere per primo al bandierino. Ne seguì una violenta rissa che costrinse le autorità a requisire il Drappellone, consegnandolo solo quando si calmarono le acque all’Istrice legittima vincitrice.
[modifica] La rivalità con la Lupa
Prima che nascesse la loro recente quanto accesa rivalità, Lupa ed Istrice erano addirittura alleate. Furono delle banali questioni di confine, nate negli anni trenta per una disputa di pochi metri, a far nascere i primi dissidi. Per far tornare i rapporti sereni fu istituita una commissione, che però non riuscì a far accordare le parti. La tensione salì fino ai due Palii del 1935, quando a luglio vinse la Lupa e ad agosto l’Istrice, in entrambi i casi con il grande Ruello. I Numeri Unici editi in quelle occasioni dalle due Contrade riportarono serie rivendicazioni reciproche e i classici sfottò palieschi che caratterizzano ogni rivalità senese: rivalità che da allora non si è mai placata.
[modifica] Collegamenti esterni
- Inno della contrada
- (EN) , (IT) Contrada Sovrana dell'Istrice. Cenni storici, Territorio e Vittorie.
- Contrada Sovrana dell'Istrice. Cenni storici, araldica, territorio, compagnie militari, inno, alleanze, rivalità e Vittorie su www.ilpalio.siena.it;
[modifica] Bibliografia
Giovanni Santi (foto), I ritmi del palio, Siena 2000, Contrada Sovrana dell'Istrice e Edizioni Alsaba
[modifica] La pianta di Siena di Francesco Vanni
- Virgilio Grassi, I confini delle contrade secondo il Bando di Violante Beatrice di Baviera, Siena 1950
- Ettore Pellegrini, La pianta di Siena rilevata da Francesco Vanni e i luoghi dello Studio senese, in Università di Siena. 750 anni di storia, Siena 1991, pp. 575-84
- Le due città. Le vedute e le piante di Siena nelle collezioni cittadine (dal XVI al XIX secolo), Catalogo della mostra, Siena, Palazzo Pubblico, 25 marzo – 9 maggio 1999, Siena 1999, pp. 46–47
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