Egidio Canisio
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Cardinale | |
Egidio Canisio da Viterbo della Chiesa cattolica |
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Proclamato | 1 luglio 1517 da papa Leone X |
Nato | Canepina, 1472 |
Ordinato | |
Consacrato | |
Vescovo | |
Deceduto | Roma, 12 novembre 1532 |
Cardinale Titolo cardinalizio Collegio cardinalizio · Concistoro Tutti i cardinali |
Egidio Canisio da Viterbo (Canepina, Viterbo, 1472 - Roma, 12 novembre 1532) fu un religioso agostiniano ed umanista italiano e venne nominato cardinale della Chiesa cattolica da papa Leone X.
[modifica] Biografia
Figlio di Antonio Canisio e di Maria del Testa, nel 1488 entrò come frate nell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino: studiò filosofia, teologia e le lingue antiche (greco, ebraico, caldeo, persiano) presso le case del suo ordine ad Amelia, Padova, Firenze, Roma ed in Istria. Intanto venne ordinato sacerdote.
Oratore molto apprezzato da papa Alessandro VI, fu in contatto con i maggiori intellettuali del suo tempo: fu in corrispondenza con l'umanista fiorentino Marsilio Ficino, con Giovanni Pontano (che gli dedicò il dialogo Ægidius) e gli intellettuali della sua Accademia di Napoli.
Fu uno dei più stretti collaboratori di papa Giulio II, che accompagnò nella sua missione contro Bologna e che lo inviò come Nunzio a Venezia e Napoli per ottenere l'appoggio di quegli stati alla crociata progettata dal pontefice: venne anche inviato nella città ribelle di Perugia e ad Urbino; il nuovo papa, Leone X, gli affidò la mediazione tra l'imperatore Massimiliano I e la Repubblica di Venezia.
A nome del Sommo Pontefice, il 3 maggio 1512 inaugurò i lavori del Concilio Lateranense V pronunciando un'accorata allocuzione in cui parlò con franchezza dei mali della Chiesa.
Il papa lo innalzò anche alla dignità cardinalizia nel concistoro del 1 luglio 1517: gli fu assegnato il titolo di San Bartolomeo all'Isola e in seguito lui optò per quelli di San Matteo in Merulana e San Marcello; venne nominato protettore dell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino e legato pontificio in Spagna; fu anche governatore di diverse città dello Stato Pontificio.
Il 2 dicembre 1523 venne eletto vescovo di Viterbo: l'anno successivo venne nominato patriarca latino di Costantinopoli e amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Zara. Fu infine nominato vescovo di Lanciano (10 aprile 1532).
Morì a Roma nel 1532 e venne sepolto nella chiesa di Sant'Agostino: la sua ricca biblioteca venne dispersa durante il Sacco di Roma del 1527.
[modifica] Collegamenti esterni
- La voce ÆGIDIUS OF VITERBO sulla Jewish Encyclopedia
- La voce Ægidius of Viterbo sulla Catholic Encyclopedia
- Egidio di VITERBO, O.E.S.A. sul sito The Cardinals of the Holy Roman Church