Fara in Sabina
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 482 m s.l.m. | ||
Superficie: | 54 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 200 ab./km² | ||
Frazioni: | Coltodino, Talocci, Passo Corese, Borgo Quinzio, Corese Terra, Canneto, Prime Case, Baccelli, Farfa | ||
Comuni contigui: | Castelnuovo di Farfa, Montelibretti (RM), Montopoli di Sabina, Nerola (RM), Toffia | ||
CAP: | 02032 | ||
Pref. tel: | 0765 | ||
Codice ISTAT: | 057027 | ||
Codice catasto: | D493 | ||
Santo patrono: | Sant'Antonino | ||
Giorno festivo: | 2 settembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Fara in Sabina è un comune di 10.801 abitanti della provincia di Rieti.
Indice |
[modifica] Storia
L'area del comune fu popolata già in epoca preistorica (sono stati rinvenuti resti del Paleolitico medio e dell'età del bronzo medio, recente e finale).
Tra il IX secolo AC e il VI secolo AC nella località di Santa Maria in Arci si era stabilito un insediamento sabino, identificato con la città di Cures, che continuò a vivere in età romana (resti di terme e di un piccolo teatro e necropoli). Il territorio era sfruttato dal punto di vista agricolo con una fitta rete di ville, costruite su terrazzamenti in opera poligonale nel II secolo AC e in opera quasi reticolata nel I secolo AC ("villa di Grotte di Torri" e ancora di Fonteluna, di Mirteto, di Cagnani e di San Lorenzo a Canneto, di Sant'Andrea e di San Pietro presso Borgo Salario, di Grottaglie, di Piano San Giovanni, di Grotta Scura, di Monte San Martino, di Fonte Vecchia).
Le origini dell'attuale abitato sembrano risalire ad epoca longobarda, alla fine del VI secolo, come sembra indicare il toponimo, derivante dal termine longobardo fara, con il significato di "clan familiare". Il castello è attestato dal 1006 e dal 1050 fu sotto il controllo dell'abbazia di Farfa. Fu quindi feudo degli Orsini.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Monumenti
- Colleggiata di Sant'Antonio del XVI secolo
- Chiesa di San Giacomo del 1619
- Chiesa di Santa Chiara del 1643, oggi sconsacrata e sala di cerimonie municipale.
- Convento delle Clarisse, costruito nel XVII secolo sulle rovine del castello, tuttora convento di clausura.
- Palazzo Orsini del XV secolo
- Palazzo Farnese del 1585
- Palazzo Foschi, poi Manfredi, del XV secolo
- Palazzo Castellani, poi Brancaleoni, oggi sede del Museo civico
- Deposito del grano e monte di pietà (XV secolo, oggi sede della Biblioteca comunale
- Cisterna di piazza del Duomo, costruita dai Farnese nel 1588.
L'accesso al borgo fortificato era assicurato da tre porte: Porta Romana (XV secolo, Porta Castello (distrutta nel 1950 e Porta Forcina (1880)
[modifica] Da visitare nei dintorni
- Abbazia di Farfa
- Riserva naturale Tevere-Farfa
[modifica] Galleria di immagini
[modifica] Gemellaggi
Fara in Sabina è gemellata con:
[modifica] Amministrazione
- Sindaco: Vincenzo Mazzeo, dal 05/2006.
- Comune: Centralino 0765 277.91
- Classificazione climatica: zona E, 2242 GR/G
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Fara in Sabina
[modifica] Collegamenti esterni
- Foto aerea da Google Maps. Vedi QUI sulla Mappa di Google - QUI su Google Earth.
- Il museo archeologico nel sito dell'APT di Rieti
- Riserva naturale Tevere-Farfa