Gioventù francescana
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«Uniti nella gioia»
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(Motto della Gi. Fra.)
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Gioventù francescana è una fraternità di giovani cattolici (detti "gifrini"), di età compresa tra i 16 e i 30 anni, che condividono e vivono il Vangelo seguendo l'esempio di Francesco d'Assisi, all'interno della famiglia francescana. È chiamata anche con l'acronimo Gi. Fra..
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[modifica] La FraternitÃ
[modifica] Forma di vita
I giovani entrano a far parte della Fraternità tramite la Promessa, atto con il quale i giovani assumono o rinnovano annualmente gli impegni di vita evangelica propri della Gi.Fra.: "l'Eucaristia come centro, il Vangelo come guida, la Chiesa come madre, i Poveri e gli Ultimi come fratelli" (da "Il Nostro Volto"). Riconoscono come documento ispirazionale della propria vita la regola dell'OFS: in particolare, i giovani sono chiamati a[1]:
- ricercare la persona di Cristo nei fratelli, nella Sacra Scrittura, nella Chiesa e nelle Azioni Liturgiche
- farsi testimoni tra gli uomini, annunciando Cristo con la vita e con la parola
- conformare il proprio modo di pensare e di agire a quello di Cristo, mediante un radicale mutamento interiore che nel Vangelo è definito «conversione» (perciò devono considerare segno privilegiato di questo cammino il sacramento della Riconciliazione)
- fare della preghiera l'anima del proprio essere e del proprio operare
- venerare in modo particolare la Vergine Maria, imitandone la disponibilitÃ
- cercare nel distacco e nell'uso una giusta relazione con i beni terreni, semplificando le proprie esigenze
- accogliere tutti gli uomini con umiltà e cortesia, come dono del Signore
- esercitare con competenza le proprie responsabilità , nello spirito cristiano di servizio
- promuovere la giustizia con iniziative coraggiose (individuali o comunitarie), impegnandosi in scelte coerenti con la propria fede
- reputare il lavoro come dono e come partecipazione alla creazione, redenzione e servizio della comunità umana
- vivere lo spirito francecano nelle proprie famiglie
- ricercare le vie dell'unità e dell'intesa attraverso il dialogo
- avere rispetto per le altre creature, animate ed inanimate.
[modifica] Norme organizzative
La Gi.Fra. in Italia è articolata in Fraternità operanti su tre diversi livelli (locale, regionale e nazionale). Ogni Fraternità è composta da due organismi principali:
- l' Assemblea, avente potere legislativo e deliberativo;
- il Consiglio, rinnovato ogni due anni (tre a livello nazionale), avente potere esecutivo ed avente il compito di animare la Fraternità di propria competenza e di rappresentarla al livello superiore. È formato da un Presidente, un Vicepresidente ed un numero variabile di Consiglieri
La Fraternità è inoltre guidata da un Assistente Spirituale, cioè un frate che cura la crescita spirituale dei giovani.
[modifica] la Promessa
Il momento della Promessa si svolge di norma durante una celebrazione Eucaristica, dopo l'omelia. I giovani che intendono rinnovare la Promessa si dispongono davanti all'altare e recitano il testo della Promessa[2].
[modifica] Storia
La GiFra nasce ufficialmente nel 1948. Presso i frati Minori, il ministro generale, padre Pacifico Perantoni, riunisce in un'unica federazione (chiamata inizialmente GIFRAC: Gioventù Francescana di Azione Cattolica) tutti i circoli giovanili guidati dai frati dell'Ordine.
Presso i Capuccini, invece, la Gioventù Francescana viene fondata come confederazione dei gruppi giovanili di Milano, Ascoli Piceno e Firenze, confederazione gradualmente estesa negli anni seguenti ad altri circoli giovanili guidati sempre dai Cappuccini.
Negli Anni '50 anche i frati minori Conventuali iniziano una graduale promozione della GiFra tra i propri gruppi giovanili.
Nel 1958, dopo appena dieci anni, all'interno della GiFra sono già presenti 453 gruppi sparsi in tutto il territorio nazionale. Nel 1954 i Cappuccini approvano il primo statuto GiFra (accolto nel 1958 anche dai frati minori Conventuali). Nel 1968 i Cappuccini iniziano l'elaborazione del secondo statuto GiFra, "Il nostro volto" (approvato nel 1971), valevole da subito anche per i gruppi guidati dai frati Minori e accolto successivamente (1974) dalle comunità dei frati minori Conventuali.
Nella seconda metà degli Anni '70 si manifesta l'esigenza di un nuovo documento nazionale per tutti i giovani appartenenti alle fraternità Gifra. Le assemblee nazionali interobbedienziali di Viterbo (1977), Nola (1978) e Seiano (1980) portano all'elaborazione di una prima bozza di quello che diverrà dopo pochi anni la "forma di vita" o terzo statuto GiFra.
Il testo provvisorio è sottoposto all'attenzione del Consiglio internazionale dell'Ordine Francescano Secolare, a cui viene anche richiesta la formulazione di alcune linee orientative per la Gioventù Francescana di tutto il mondo (nel frattempo infatti l'esperienza della GiFra italiana si è estesa ad altre nazioni). Infine l'Assemblea nazionale interobbedienziale riunitasi a Paestum nel luglio del 1984 approva il testo definitivo dello statuto, adattato alle linee internazionali della GiFra.
Dal 2001 è iniziato, su iniziativa dell'Assemblea Nazionale Interobbedienziale, un cammino per riunire le fraternità delle varie Obbedienze francescane (minori, conventuali e cappuccini) in un unica famiglia, creando, ai livelli regionali e nazionale, un unico consiglio unitario anziché tre consigli per ogni obbedienza. Questo cammino, nonostante qualche difficoltà , ha portato alla formazione, il 1 settembre 2002, del primo Consiglio Nazionale Unitario. Attualmente, però, poche regioni hanno un equivalente Consiglio Regionale Unitario.
[modifica] Note
- ↑ di seguito sono riportati e sintetizzati i quindici punti dell'articolo 6 dello statuto della Gi. Fra.: "Il Nostro Volto"
- ↑ lo si può trovare anche qui