Giulio Tremonti
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Parlamento Italiano Camera dei deputati |
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On. Giulio Tremonti | |
Luogo di nascita | Sondrio |
Data di nascita | 18 agosto 1947 |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Professione | Avvocato, Docente universitario |
Partito | ![]() |
Legislatura | XII, XIII, XIV, XV Legislatura |
Gruppo | Forza Italia |
Coalizione | Casa delle Libertà |
Circoscrizione | Calabria |
Incarichi parlamentari | |
Vicepresidente della Camera dei Deputati; |
Giulio Tremonti (Sondrio, 18 agosto 1947) è un politico e tributarista italiano. È stato vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro dell'Economia e delle Finanze. È stato visiting professor a Oxford. È vicepresidente di Forza Italia dal 2004.
Indice |
[modifica] Carriera politica
Dopo aver frequentato il Liceo classico "Piazzi" di Sondrio, si è laureato in giurisprudenza all'Università di Pavia nello storico collegio del Fraccaro. Il suo maestro fu Gian Antonio Micheli che era succeduto a Calamandrei nella cattedra di Diritto processuale civile a Firenze. Tremonti, di famiglia liberale, si avvicina alle idee socialiste dopo l'università, durante il servizio militare prestato come soldato semplice. Nella prima metà degli anni settanta, appena ventisettenne, diventa docente di Diritto tributario nell'università in cui era stato allievo. Alla fine degli anni settanta comincia a fare attività professionale in una società di consulenza e revisione internazionale. Soltanto a partire dagli anni ottanta si avvicina alla politica. Comincia a collaborare per il Corriere della Sera chiamato da Piero Ostellino (collaborerà dal 1984 al 1994) e a scrivere alcuni libri politici per Laterza, Mondadori, Il Mulino.
Candidato nelle liste del Garofano alle politiche del 1987 in quanto vicino a Gianni De Michelis, tra il 1979 e il 1990, fu uno stretto collaboratore e consigliere degli ex ministri delle Finanze Franco Reviglio e Rino Formica. Fu tra l'altro un esponente di poco rilievo durante la segreteria di Bettino Craxi.
Per un breve periodo, negli anni '90, ha fatto parte di Alleanza Democratica, e poi del movimento politico fondato da Mario Segni, il Patto Segni, con il quale venne eletto deputato nel 1994. Quando il partito di Mariotto Segni si sfaldò per l'avvento del maggioritario, Tremonti passò, attraverso la Federazione Liberaldemocratica, a Forza Italia e votò la fiducia al primo governo Berlusconi, nel quale divenne Ministro delle Finanze.
Rieletto alla Camera dei Deputati nel 1996 e nel 2001 nelle liste di Forza Italia, ha ricoperto la stessa carica nel secondo governo Berlusconi, in cui però fu costretto alle dimissioni per divergenze con gli alleati della coalizione. Nel terzo governo Berlusconi il premier lo ha scelto come vicepresidente del Consiglio insieme a Gianfranco Fini; dal 22 settembre 2005 è stato nuovamente ministro dell'Economia e delle Finanze.
Infine, dal 4 maggio 2006 è uno dei vicepresidenti della Camera dei Deputati.
[modifica] Pubblicazioni e posizioni di economia
Autore di diverse opere a sfondo economico-finanziario, Giulio Tremonti ha scritto Lo Stato criminogeno , Le cento tasse degli italiani, La fiera delle tasse, Il federalismo fiscale (sulla proposta di devolution avanzata dalla Lega Nord), Il fantasma della povertà ed infine Rischi Fatali (in cui presenta i problemi economici della nuova Europa in relazione alla rapidissima crescita della Cina).
Inoltre è presidente dell'"Aspen Institute Italia" e saltuario collaboratore del Corriere della Sera.
Insieme ad altre illustri personalità della politica e finanza italiana e internazionale, presenziò il 3 giugno 2004 al vertice a Stresa sul Lago Maggiore, del Gruppo Bilderberg, in occasione del cinquantesimo anniversario dell'istituzione.
Rispetto al tema della moneta, propose a Wim Duisenberg la coniazione di euro di carta a carico della Banca Centrale Europea (BCE) anziché di metallo (come sono gli euro coniati a fronte di una spesa dei governi europei), e l'emissione di titoli dell'UE (eurobond) per ripagare grandi opere pubbliche nell'Unione senza aggravare il debito pubblico con l'emissione di nuova moneta.
Per ciò che riguarda, invece, i mercati nella globalizzazione, Tremonti è stato il più fervente sostenitore di misure di protezione dell'economia italiana dalle economie indocinesi. Questa posizione, che in Italia ha trovato molte difficoltà ad essere compresa, ha portato dapprima l'UE ad introdurre le quote di esportazione per alcuni prodotti ed infine ad adottare i dazi doganali. La produzione tessile italiana, che a marzo 2005 lamentava una contrazione occupazionale di 44.000 posti di lavoro a causa della concorrenza cinese, è stata parzialmente protetta da tali misure.
[modifica] Curiosità
- E' stato oggetto dell'imitazione del comico romano Corrado Guzzanti: il personaggio è apparso per la prima volta nel 2002.
[modifica] Opere
Si tratta di saggi di economia e finanza:
- La fiera delle tasse. 1991.
- Il federalismo fiscale. 1994.
- Il fantasma della povertà. 1995.
- con G. Vitaletti. Le cento tasse degli italiani. 1996.
- Lo Stato criminogeno. 1997.
- La fiera delle tasse.
- Rischi fatali – L'Europa vecchia, la Cina, il mercatismo suicida: come reagire. 2005.
[modifica] Altri progetti
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Predecessore: | Ministro dell'Economia della Repubblica Italiana | Successore: | ![]() |
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Ottaviano Del Turco | 2001-2004 | Silvio Berlusconi | I |
Domenico Siniscalco | 2005-2006 | Tommaso Padoa Schioppa | II |