Wim Duisenberg
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Willem Frederik Duisenberg più conosciuto come Wim Duisenberg (Heerenveen, 9 luglio 1935 – Faucon, 31 luglio 2005) è stato un banchiere, politico e economista olandese.
È stato colui che ha pilotato – come primo presidente della Banca Centrale Europea (BCE) – l'entrata in vigore dell'Euro, la moneta europea. La sua morte è avvenuta in circostanze drammatiche: è stato infatti trovato privo di vita – per annegamento in conseguenza di un infarto – nella piscina della sua villa di Faucon, vicino ad Orange (Francia), dove si trovava in vacanza.
In qualità di primo governatore della BCE scelse i primi tagli di euro emessi che portano la sua firma.
Inizialmente keynesiano convinto, Duisenberg ha leggermente rivisto nel corso della sua carriera di banchiere ed uomo politico le proprie vedute in materia economico-finanziaria.
[modifica] Biografia
Duisenberg, laureatosi in Economia all'Università di Groninga nel '61 all'età di ventisei anni, ottenne anche, nel 1965, la laurea in Filosofia. Nello stesso anno cominciò a lavorare per la Divisione europea del Fondo Monetario Internazionale, dove rimase poi per quattro anni.
Alla fine di questa esperienza Duisenberg venne nominato consigliere del direttore della Banca Centrale Olandese, posto che lascerà solo un anno dopo per quello di professore di Macroeconomia all'Università di Amsterdam. Nel 1973 giunse la nomina a Ministro delle Finanze del governo laburista olandese guidato da Joop den Uyl, carica che ricoprirà fino alla caduta del governo, nel 1977.
Venne eletto parlamentare, ma ricoprì questo ruolo per breve tempo per diventare vicepresidente della Rabobank, una banca privata olandese. Nel 1979 venne nominato direttore della Banca Centrale Olandese, istituto del quale manterrà poi la presidenza dal 1982 al 1997.
La sua direzione della Nederlandsche Bank fu contrassegnata dalla cautela. Sotto la sua guida il Fiorino olandese fu connesso al Marco tedesco, portando benefici all'economia dei Paesi Bassi, grazie alla forza della valuta tedesca. Seguì inoltre da vicino le politiche tedesche sui tassi di interesse, guadagnandosi il soprannome di "Signor Quindici Minuti" adeguandosi velocemente alle decisioni dei colleghi tedeschi.
Dal gennaio 1994 al giugno 1997 ricoprì l'incarico di presidente della Banca dei Regolamenti Internazionali.
Grazie ai successi ottenuti dalle sue politiche monetarie divenne conosciuto negli altri paesi europei, fino ad essere nominato, nel 1998, primo presidente della neonata Banca Centrale Europea. La decisione non fu tuttavia gradita dai francesi che desideravano l'elezione di un candidato francese. Si giunse probabilmente a un accordo, ufficialmente negato da tutte le parti in causa, garantendo a Jean-Claude Trichet, al momento direttore dalla Banque de France, la successione al banchiere olandese.
Ha ricoperto la carica di presidente della BCE dal 1 giugno 1998 al 31 ottobre 2003. Dopo aver annunciato, il 7 febbraio 2002, che si sarebbe dimesso in occasione del suo sessantottesimo compleanno (il 9 luglio 2003) rimase però in carica ancora alcuni mesi, in attesa della nomina del suo successore, Jean-Claude Trichet, che prese il suo posto il 1 novembre 2003, dopo essere stato finalmente assolto da tutte le accuse nei suoi confronti riguardo al caso del fallimento del Crédit Lyonnais.
Quando l'ex Ministro dell'Economia italiano Giulio Tremonti propose di sostituire le monete da uno e due Euro con delle banconote affermò che sarebbe stato possibile ma che, se l'Italia avesse preso questa decisione, avrebbe perso i diritti di signoraggio sull'emissione delle monete.
Duisemberg è stato sposato con l'attivista politica Gretta Duisenberg, la cui proposta di una raccolta di sei milioni di firme per fermare le politiche israeliane nei Territori Occupati creò un certo scandalo a causa della probabile allusione al numero di vittime dell'Olocausto di religione ebraica.