Ignazio Ciaia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ignazio Ciaia (Fasano, 27 giugno 1766 - Napoli, 29 ottobre 1799) fu un patriota della Repubblica partenopea del 1799.
Nato nella cittadina pugliese di Fasano da Michele e Camilla Pepe, compìe i primi studi nella vicina Monopoli per poi tornare presso la cittadina natale dove proseguì la sua formazione con la filosofia e la retorica.
E' attirato dalla poesia e scrive alcune liriche per la donna amata, la cantante Celeste Coltellini cui dedica Partendo da Napoli per Vienna e Alla Luna.
Nel 1792, entrato in contatto con i circoli illuministici a Napoli, e abbandonata l'idea di intraprendere studi giuridici, conosce l'intellettuale Carlo Lauberg che, nella capitale, aveva fondato una istituzione accademica di chimica nella quale propugnava le sue idee giacobine; il sodalizio con Lauberg si cementa vieppiù con la fondazione della Società patriottica, di derivazione massone.
Con l'avvio delle repressioni borboniche sfugge in un primo momento all'arresto nel 1793, dopo che era stato denunciato da uno studente, e aiuta l'amico Lauberg a prendere la fuga; ma, il 26 luglio 1795, la polizia borbonica lo preleva nella sua casa paterna di Fasano e lo arresta.
Dopo alcuni periodi di detenzione a+ Castel Sant'Elmo di Napoli ed a Bisceglie, torna in libertà e, con la proclamazione della Repubblica (21 gennaio 1799) viene chiamato dal generale francese Jean Étienne Championnet quale membro della rappresentanza nazionale nel primo governo provvisorio, carica che manterrà per oltre un mese prima di entrare nella Commissione esecutiva della difesa.
Con la restaurazione armata imposta dai Borboni ed ottenuta grazie all ìintervento delle truppe sanfediste del Cardinale Ruffo e la caduta della Repubblica fu nuovamente incarcerato, nonostante una falsa promessa di espatrio in Francia
Fu giustiziato il 29 ottobre 1799, assieme a Mario Pagano e Vincenzio Russo.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Benedetto Croce, La letteratura italiana del Settecento, Bari 1949, pp. 226-51;
- Del Re L., Ignazio Ciaia e le sue poesie, Napoli 1860;
- De Ninno G., Ignazio Ciaia, in I martiri e i perseguitati politici di Terra di Bari nel 1799, Bari 1915, pp. 130 ss.;
- Giannantonio P., Ignazio Ciaia ed un suo inedito epitalamio, in <<Filologia e letteratura>>, 10 (1964), pp. 45-90;
- ID., Ignazio Ciaia primo poeta martire del Mezzogiorno e dell’Italia moderna, in <<Rassegna pugliese>>, 1 (1966), pp. 1-13;
- Pepe L., Ignazio Ciaia martire del 1799 e le sue poesie, Trani 1899;
- Pepe L., Ciaia Ignazio, in Dizionario biografico degli Italiani, Roma 1961, 25 (1981), pp. 100-03;
- Sansone M., Ignazio Ciaia poeta civile, in Terra di Bari all’aurora del Risorgimento (1794-1799). Atti del I Convegno di studi sulla Puglia nell’età risorgimentale, Bari 1970, pp. 81-118;
- Semeraro Herrmann M., Ignazio Ciaia. Impegno civile e opera poetica, Fasano 1976;
- Sirignano M., Ignazio Ciaia: l’Andrea Chénier della rivoluzione mapoletana, in Napoli: i Protagonisti del 1799, prefazione di M.. Iacoviello, Napoli 1998, pp. 103-10;
- Sorrenti P., Ignazio Ciaia, Bari 1966.