Intervallo (musica)
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In musica si dice intervallo la distanza tra due note o suoni. A causa della fisiologia della percezione del suono, l'intervallo musicale non è proporzionale alla differenza tra le frequenze dei suoni, ma alla differenza tra i loro logaritmi, cioè al rapporto tra le frequenze.
Tale distanza si può verificare tra due suoni prodotti in momenti temporali diversi, e in tal caso si parlerà di intervallo melodico o diacronico o salto, oppure tra due suoni prodotti simultaneamente, e si dirà intervallo armonico o sincronico o bicordo.
- Un intervallo melodico si distingue anche per la direzione, ascendente o discendente, a seconda che il secondo suono sia rispettivamente più acuto o più grave rispetto al primo.
- Un intervallo armonico è caratterizzato anche da consonanza e dissonanza, fenomeni legati all'interferenza generata dai due suoni in questione.
Indice |
[modifica] Classificazione di un intervallo
Chiamando per necessità di chiarezza il suono più grave 1º termine e il suono più acuto 2º termine, per calcolare senza possibilità di confusione un intervallo è necessario stabilire la "distanza" e la "specie".
[modifica] Distanza
La distanza identifica quanti gradi intercorrono tra i due termini contando anche i due in questione, attraverso un aggettivo numerale ordinale al genere femminile (ad es.: Do3-Re3 = intervallo di seconda o di 2ª; Do4-Mi4 = intervallo di terza o di 3ª ); gli intervalli che vanno da quello di prima a quello di ottava vengono detti primari o semplici; quelli superiori all'ottava vengono detti multipli o composti dei precedenti, vale a dire che essi sono considerati trasposizioni degli intervalli primari alle ottave superiori (ad es.: l'intervallo di 10ª è il multiplo di quello di 3ª). Solitamente nella classificazione gli intervalli multipli vengono ricondotti ai loro corrispettivi primari, tranne casi particolari riguardanti lo studio dell'armonia
[modifica] Specie
La specie è la distanza effettiva tra i termini. Essa viene calcolata sulla base della scala maggiore avente per tonica il 1º termine;
- se il 2º termine appartiene a quella scala, l'intervallo si dirà Giusto (abbr. in G) nel caso della 1ª, 4ª, 5ª e 8ª (ad es.: Do-Sol = intervallo di 5ªG), Maggiore (abbr. in M) nel caso dalla 2ª, 3ª, 6ª e 7ª; ad esempio l'intervallo Do-Mi equivale ad un intervallo di 3ªM (terza maggiore) in quanto il Mi costituisce il terzo grado della scala di Do maggiore. L'intervallo di 1ª Giusta è detto anche unisono.
- se il 2º termine non appartiene alla scala maggiore del 1º termine, la specie viene modificata a seconda che i due termini si siano tra loro allontanati o ravvicinati rispetto allo stesso intervallo G o M:
- se essi si sono allontanati, l'intervallo diventa progressivamente aumentato (A), più che aumentato (pA), eccedente (E), più che eccedente (pE), ultra eccedente (uE); ad esempio l'intervallo Do-Fa# è un intervallo di 4ªA (quarta aumentata) perché è più ampio di un semitono rispetto a Do-Fa che è il corrispettivo intervallo giusto;
- se essi si sono ravvicinati, l'intervallo passerà a diminuito (D), più che diminuito (pD), deficiente (DF), più che deficiente (pDF), ultra deficiente (uDF); gli intervalli maggiori, prima di passare allo stadio di diminuiti, diventano minori (m); ad esempio l'intervallo Do-Fab è un intervallo di 4ªD (quarta diminuita) in quanto più piccolo di un semitono rispetto a DO-FA che è l'intervallo giusto; invece Do-Mib è un intervallo di 3ªm (terza minore) perché più piccolo di un semitono rispetto a Do-Mi che è l'intervallo maggiore.
[modifica] Nota su intervallo musicale e temperamenti
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Per approfondire, vedi le voci Temperamento e Comma. |
L'intervallo musicale è una classificazione teorica delle distanze musicali e non delle distanze acustiche che separano un suono dall'altro. Per tale motivo, non rientra nel campo dell'accordatura e del temperamento.
[modifica] Tavola degli intervalli
Segue una tavola degli intervalli maggiormente usati. Per scelta e per limitare l'esempio, il primo termine non viene mai modificato. Questo comporta che si possono ottenere solo intervalli da più che diminuito a più che aumentato.
Nel caso il primo termine venisse modificato si potrebbero ottenere i seguenti tipi di intervalli:
- più che deficiente
- deficiente
- più che diminuiti
- diminuiti
- minori
- giusti
- maggiori
- aumentati
- più che aumentati
- eccedenti
- più che eccedenti
[modifica] Tavola figurata degli intervalli tra due note sul pentagramma
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Anatomia di un'ottava di Kyle Gann