Kālidāsa
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Kālidāsa (Sanscrito कालिदास, lett. "servitore della dea Kali") è il più grande poeta della letteratura classica indiana, vissuto probabilmente tra il III e il V secolo d.C. Si ritiene che abbia vissuto alla corte del sovrano Gupta Chandragupta II)
Kālidāsa è considerato accanto a Amaru e Bhartrihari come il maggior rappresentante della poesia sanscrita. Goethe era affascinato da Sakuntala di Kālidāsa, che il poeta Arthur Symons nominava il più bel dramma del mondo. Sakuntala fu una delle prime opere delle opere della letteratura indiana che vennero conosciute in occidente. Venne tradotta nel 1789 da William Jones in inglese. La storia di Sakuntala viene trattata anche in Mahābhārata e in Puranas, tuttavia non con la stessa maestria stilistica.
[modifica] Opere
L'attribuzione dei drammi non è sicura, poiché esistono autori con lo stesso nome.
[modifica] Teatro
- Mālavikāgnimitram (Mālavikā e Agnimitra)
- Vikramorvaśīya (Urvasī riconquista col valore)
- Abhijñānaśākuntalā (Il dramma di Śakuntalā, ritrovata per mezzo del segno di riconoscimento)
[modifica] Poesia
- Kumārasambhava (La nascita di Kumāra)
- Raghuvamśa (La stirpe di Raghu)
- Meghaduta (Il nuvolo messaggero)
- Rtusamhāra (Descrizione compendiosa delle stagioni)