Lingua mancese
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Mancese (ᠮᠠᠨᠵᡠ manju) † | |
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Parlato in: | Cina |
Regioni:Parlato in: | Manciuria e Xinjiang |
Persone: | 20-70 |
Classifica: | non nelle prime 100 |
Tipologia: | SOV agglutinante |
Filogenesi: |
Lingue uraliche (discutibile) |
Statuto ufficiale | |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | mnc |
SIL | MJF (EN) |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
La lingua mancese (nome nativo Manju gisun) veniva parlata dai Manchu ed era in via di estinzione all'inizio del XX secolo, uno stato da cui ancora oggi non si è risollevata. Appartiene al gruppo delle lingue tunguse, una classe della famiglia delle lingue altaiche. I mancesi, ancora oggi riconosciuti come gruppo minoritario in Cina non parlano più mancese da tempo, ma cinese.
Indice |
[modifica] Origine e storia
Il mancese appartiene al gruppo discutibile delle lingue altaiche ed è possibilmente imparentato con il coreano, il mongolo e il turco, dei quali si occupano gli articoli sulle lingue mongole e sulle lingue turche.
È una lingua agglutinante con tracce di armonia vocalica ed era scritta con un alfabeto mongolo modificato, che a sua volta si rifà alla scrittura uigurica antica.
Il mancese era la lingua di corte della dinastia Qing di origine mancese che governò sulla Cina dal 1644 al 1911, tuttavia era già poco usata a corte alla fine del 17. secolo. Documenti ufficiali sono stati redatti tuttavia fino al 1911 in cinese e mancese e in molti edifici della dinastia Qing si vedono iscrizioni mancesi.
Per lo studio della dinastia Qing le conoscenze del mancese sono un prerequisito non inessenziale. Nonostante questo oggi solo pochi sinologi imparano il mancese, anche se la scrittura e la grammatica non pongono un grosso ostacolo.
[modifica] I manchu nella Cina moderna
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Per prima cosa la lingua della minoranza Xibe nello Xinjiang è un dialetto mancese molto vicino al mancese classico e per questo possono essergli attribuiti grossi meriti per la salvaguardia.
Nella provincia di Liaoning dagli anni 80 o almeno dagli anni 90 in alcune scuole di alcuni luoghi era presente un insegnamento facoltativo di mancese per bambini e giovani della scuola primaria e secondaria. Questo vale anche per molte circoscrizioni amministrative del Manju, per esempio nel distretto autonomo di Xinbin (新賓滿族自治縣) nel territorio amministrativo della città di Fushun. Poiché inizialmente esisteva una mancanza di corpo insegnanti, negli anni 80 sono stati organizzati nel nord-est della Cina seminari per la formazione in mancese. Questi sforzi permettono oggi in molti luoghi di poter tenere lezioni in mancese, a cui subentra un certo limitato rinascimento della coscienza tradizionale mancese e che viene sostenuto anche da alcune realtà locali, per esempio dal governo regionale di Xinbin. È vero che non è automatico che il mancese diventi una lingua di uso quotidiano, ma può portare al fatto che la conoscenza della lingua mancese e della sua scrittura rimanga attiva nel piccolo cerchio dei mancesisti. Negli ultimi 20-25 anni inoltre sono state redatte e pubblicate numerose opere di carattere scientifico, tra cui vocabolari di mancese, enciclopedie, grammatiche, libri di testo per il mancese parlato e altro. Inoltre ad Harbin viene pubblicata la rivista scientifica Ricerche di mancese (滿語研究), che si occupa esclusivamente delle lingue tunguso-mancesi e della scrittura mancese.
La situazione del mancese parlato (senza lo Xibe) può essere resa dalla traduzione di due luoghi dall'introduzione del libro Xiandai Manyu babai ju.
È vero che questo ormai non è più attuale e molte delle persone anziane che negli anni 80 e 90 ancora parlavano mancese, potrebbero nel frattempo essere decedute, ma il grande interesse scientifico insieme alle visite regolari di etnologi, linguisti e ricercatori di fiabe popolari potrebbe tuttavia anche avere portato al risveglio dell'interesse per il mancese in questi tre villaggi presso le generazioni più giovani (quindi le persone sotto i 70 anni), come anche presso i mancesi in altri territori di insediamento.
[modifica] Bibliografia
- Ji Yonghai 季永海, Zhao Zhizhong 趙志忠 e Bai Liyuan 白立元: 現代滿語八百句 Xiandai Manyu babai ju (= Ottocento frasi in mancese moderno). Pechino 1989. Casa editrice dell'istituto centrale delle nazionalità 中央民族學院出版社
- Jin, Qizong e Stary, Giovanni [Introduzione e traduzione] e Walravens, Hartmut [Hg.]: Geschichte und Leben der Mandschu. Hamburg 1984.