Loris Capirossi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() Loris Capirossi |
|
![]() |
|
Carriera nel Motomondiale | |
Esordio | 1990 in 125 |
Miglior risultato | 1° |
GP disputati | 233 |
GP vinti | 27 |
Podi | 88 |
campione del mondo 250 (1998) e 125 (1990 e 1991) | |
Albo d'oro | Gran Premi | Circuiti | Piloti |
|
Loris Capirossi (Castel San Pietro Terme, 4 aprile 1973) è un motociclista italiano.
È alto 165 centimetri e pesa 58 chilogrammi.
Indice |
[modifica] Carriera
[modifica] Esordi
Come molti piloti Loris si appassiona di moto in tenerissima età. Sale sulle prime moto da fuoristrada quando ha appena quattro anni, dimostrando subito talento e affinando l'arte della regolazione e preparazione del mezzo. È però la pista ad interessarlo veramente, e disputa la prima stagione di gare di velocità nel 1987, alla guida di una Honda NS125, arrivando sesto nel Campionato Italiano Sport Production. L'anno dopo arriva nono nel Campionato Italiano 125 GP in sella a una Mancini, e nel 1989 si rivela un promettente talento con la Honda nel campionato Europeo 125cc. Si piazza al quarto posto assoluto, conquistando quattro gare in attesa del debutto sulla scena mondiale.
Nonostante la minore età, egli decise d'accordo con la famiglia di fare il grande passo nel motomondiale.
Esordì nel mondo del motociclismo professionistico nel 1990 nella classe 125 cc in sella ad una Honda del Team Pileri: incredibilmente vinse il mondiale all'esordio, ottenendo tre vittorie (Gran Bretagna, Ungheria e Australia) e 182 punti nella classifica generale. Fu il più giovane pilota di tutti i tempi a conquistare un titolo mondiale e ancora oggi detiene il record. L'anno dopo (stessa moto e stesso Team) vinse in maniera ancora più netta: 5 gran premi (Australia, Europa, Francia, Gran Bretagna e Malesia), 5 pole position e 200 punti nella classifica finale (secondo arrivò Fausto Gresini con 181 punti). A soli 18 anni, Capirossi poteva già fregiarsi di due titoli mondiali.
[modifica] Il titolo nella 250 e le prime esperienze nella classe 500
Nel 1992 passò alla classe 250 cc, sempre con la Honda, ma non ufficiale. I risultati in quell'annata non furono buoni e Capirossi dovette accontentarsi di soli 27 punti e la dodicesima posizione finale. L'anno seguente fu più competitivo anche grazie ad una moto ufficiale: arrivò primo in tre gare e perse il titolo all'ultima corsa per soli quattro punti (197 a 193) da Tetsuya Harada incappando in un fuori pista causato da una scelta errata degli pneumatici. Si classificò secondo in campionato. Nel 1994 si aggiudicò ben quattro corse ma niente poté fare contro lo strapotere che Max Biaggi aveva in quella categoria. Inoltre a poche gare dalla fine, quando sembrava ancora in lizza per il titolo, incappò in una grave caduta che gli procurò la frattura di un polso e condizionò pesantemente le ultime gare rimaste. Concluse l'anno in terza posizione. Nel 1995 decise di passare nella classe regina, la 500 cc sempre con una Honda.
In quell'anno ottenne solo un podio (in Catalogna) e nessun altro risultato di rilievo classificandosi alla fine sesto. Decise pertanto di aderire al progetto Yamaha, con cui vinse la sua prima gara nella 500 (in Australia nel 1996). Non riuscì però ad essere mai in lizza per il titolo, e di conseguenza scelse di "auto-degradarsi" tornando in 250.
Con la scuderia Aprilia arrivò sesto nel 1997, ma vinse il titolo l'anno successivo (grazia alle vittorie nel Gran Premio di Spagna e nel Gran Premio di Gran Bretagna) superando in classifica niente meno che Valentino Rossi, all'epoca giovane promessa del motociclismo italiano e Tetsuya Harada, l'unico ancora in grado di portargli via la prima posizione, con il quale entrò in collisione all'ultima curva dell'ultimo giro.
L'anno successivo però la situazione si ribaltò: Rossi campione della 250 e Capirossi, che nel frattempo era tornato alla Honda a causa dei dissapori con l'Aprilia a causa dell'incidente con Harada, terzo con tre vittorie (Malesia, Olanda e San Marino) ma anche tanti ritiri.
[modifica] 500 e Moto GP
Nel 2000 ritornò in 500 con la Honda del team Pons, stavolta stabilmente. In quell'anno vinse il Gran Premio d'Italia facendo incappare in clamorose scivolate sia Max Biaggi che Valentino Rossi che in qualsiasi maniera cercarono di vincere il GranPremio di casa. Fu per lui una stagione discontinua condita solo da un settimo posto in classifica generale.
L'anno successivo invece, pur senza vincere nessuna tappa, lottò per la classifica finale arrivando terzo dietro Rossi e Biaggi. Fece piazza pulita di piazzamenti: quattro volte secondo e cinque volte terzo.
Con l'avvento della MotoGP e dei motori quattro tempi, Capirossi entrò in crisi perché la sua squadra non poté beneficiare delle nuove MotoGp a 4 tempi, rimanendo con i motori due tempi. Così si spiega la disastrosa annata 2002, in cui Capirossi arrivò solo ottavo in classifica generale, un brutto risultato mitigato solo in parte dalla soddisfazione di essere stato, grazie alle sue capacità, praticamente l'unico pilota in sella alle "vecchie" 500 2 tempi in grado di essere competitivo contro le nuove 1000 cc.
Deluso dal trattamento subito, decise di abbandonare la Honda per passare alla Ducati, team italiano in fase di sperimentazione: con esso vinse un Gran Premio nel 2003 (primo pilota italiano su moto italiana a vincere un GP dal 1976), anno in cui arrivò quarto nella classifica generale.
Avaro di successi fu l'anno successivo (in cui dovette accontentarsi della nona piazza).
Si presentò al via nel 2005 sempre con la Ducati la quale, nel frattempo, era passata a gomme Bridgestone. Proprio questo cambiamento portò, all'inizio del campionato, risultati piuttosto deludenti. Da metà stagione in poi però i progressi della Bridgestone furono notevoli e permisero a Loris di conquistare due podi (GP Rep.Ceca, GP Italia) e di vincere poi il Gran Premio del Giappone e quello della Malesia. Purtroppo un grave incidente accadutogli in Australia lo tenne fermo due gare e gli impedì di qualificarsi in classifica finale oltre il sesto posto.
Nel 2006 parte con grosse ambizioni e si aggiudica la prima gara della stagione a Jerez (Spagna) dominando in assoluto tutto l'evento dalle prove (primo) alla gara (primo per tutti i 27 giri della gara). Nella seconda prova quella del Gran Premio del Qatar arriva terzo. Durante la partenza del Gran Premio di Catalogna in un pauroso incidente, in cui sono stati coinvolti in modo grave anche Melandri e Gibernau, riporta vari infotuni ed è costretto ad accontentarsi di un 15esimo posto nella gara successiva ad Assen per i suoi problemi fisici. Nonostante questo il 20-08-06 ha vinto a Brno una gara spettacolare, dominando fin dalle prove. Stesso risultato in Giappone dove fa pole position e domina la gara dalla partenza all'arrivo. Finisce il campionato in terza posizione, dietro a Nicky Hayden e Valentino Rossi, precedendo di un solo punto Marco Melandri.
Il 28 agosto 2006 Capirossi ha rinnovato per un altro anno il contratto che lo legherà con la Ducati, affrontando perciò insieme il nuovo regolamento che per il 2007 prevederà moto di cilindrata pari a 800cc e non più 990cc.
[modifica] Curiosità
- È stato denunciato dal pilota giapponese Tetsuya Harada che lo aveva accusato di comportamento antisportivo in pista. In particolare, Harada sostenne che Capirossi fece di tutto per farlo cadere nell'ultimo Gran Premio del 1998 al fine di vincere il titolo mondiale. Con la stessa accusa l'Aprilia interruppe bruscamente il contratto che la legava a Loris anche per l'anno successivo. Inoltre l'Aprilia non diede a Capirossi nemmeno la cifra pattuita per l'ingaggio. Questo portò il pilota a gareggiare con la Honda nel 1999. Capirossi nel 2004 è stato assolto e rimborsato dall'Aprilia.
- Come molti sportivi italiani ha la residenza a Monte Carlo.
- È soprannominato da Kenny Roberts Junior Capirex.
- È sposato con Ingrid Tence, Slovena di Trieste, che segue tutte le sue gare dal paddock della Ducati.
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- Tabella completa della sua attività sportiva
- Sito del suo Fan Club
- Fan Club non ufficiale
![]() |
conoscendo il motomondiale e il suo Albo d'oro, i Gran Premi, i Circuiti e i Piloti |