Númenor
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Númenor (in Quenya Númenórë, cioè Terra occidentale, Anadûnê in lingua númenóreana) è una località immaginaria di Arda nei romanzi fantasy di J.R.R. Tolkien. Si ritiene sia una rielaborazione del mito di Atlantide.
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[modifica] Geografia
Númenor era una grande isola, dalla forma simile a quella di una stella a cinque punte, situata nel mezzo del Mare Occidentale. La regione centrale aveva un diametro di circa 400 chilometri, e ognuna delle cinque penisole (le punte della stella) si estendeva più o meno alla stessa distanza, ognuna con le proprie caratteristiche fisiche e geologiche.
Al centro dell'isola sorgeva il Monte Meneltarma (il Pilastro del Cielo), che suggerisce una possibile origine vulcanica dell'isola. Meneltarma era il punto più alto dell'intera isola e fu considerato sacro dai Númenóreani, che vi costruirono un tempio dedicata a Eru Ilúvatar. Solo ai re di Númenor era permesso di parlare sulla sommità. Si diceva, inoltre, che in una giornata chiara, dalla cima del Meneltarma, fosse possibile scorgere in lontananza Tol Eressëa, l'isola a est di Valinor. I pendii più bassi della montagna erano coperti d'erba, tuttavia, vicino alla sommità i pensii diventavano sempre più ripidi e diveniva sempre più difficile scalarli. I re in seguito costruirono una strada a spirale verso la cima, iniziando dalla punta meridionale che si avvolgeva tutto in torno alla montagna sino alla sommità. La sommità, tuttavia, era unica in quanto era stata in qualche modo appiattita, e si diceva che fosse "capace di contenere una grande moltitudine". Era considerato il luogo più sacro di Númenor; nessuno mise mai piede li e non vi fu mai costruito nulla durante l'intera storia dell'isola.
Armenelos, ai piedi del monte in direzione sud-est, era la Città dei Re. La città più grande, e il porto principale, era Rómenna, nella parte terminale del lungo fiordo che separava la penisola orientale da quella sudorientale. Andúnië, un altro grande e importante porto, era situata nel lontano nord-ovest dell'isola.
- Forostar (Terre settentrionali)
- Andustar (Terre occidentali)
- Hyarnustar (Terre sudoccidentali)
- Hyarrostar (Terre meridionali)
- Orrostar (Terre orientali)
- Mittalmar (Terre interne)
[modifica] Flora
Númenor ospitava un gran numero di specie vegetali differenti che non potevano essere trovate altrove su Arda, molte delle quali donate ai Númenóreani dai Valar ad Aman. La più importante era l'Albero bianco, che ornava il palazzo del re ad Armenelos e che da allora in poi fu il simbolo degli Uomini, sia a Númenor che ad Arnor e Gondor.
Altre regioni di Númenor ospitavano molti tipi diversi di piante, molte uniche dei promontori dell'isola. Ad Andustar vi erano grandi foreste di faggio e betulla alle quote più alte, e foreste di quercia e olmo alle altitudini minori.
Il più grande piacere dei Númenóreani, tuttavia, erano i fiori donatigli dagli Eldar. Si diffusero soprattutto nella regione occidentale (Andustar), e vengono spesso ricordati in canti e poemi. Solo pochi fiorirono ad est di Númenor.
- Ololairë
- Lairelossë
- Nessamelda
- Vardarianna
- Taniquelassë
- Yavannamíre
A causa della sua ricca biodiversità, l'Andustar venne ben presto denominato Nisimaldar (gli alberi fragranti). Inoltre l'Andustar era l'unico luogo in cui potesse essere trovato l'Albero d'Oro, il Malinornë.
Nell'Hyarrostar cresceva l'albero Laurinquë, che i Númenorani amavano per i loro fiori. Essi credevano che discendesse dal Grande Albero Laurelin, di Valinor.
[modifica] Le origini
Il regno insulare di Númenor fu creato all'inizio della Seconda Era di Arda come ricompensa per gli Edain che avevano combattuto contro Morgoth nella Prima Era.
La storia della Prima Era narra la lunga serie di sconfitte subite dagli Eldar (gli Elfi) e dagli Edain (gli Uomini) da parte di Morgoth e dei suoi eserciti. Queste sconfitte furono alla fine rimediate quando Eärendil il Marinaio (accompagnato da sua moglie Elwing) riuscì a giungere all'Antico Occidente, a Valinor, per supplicare l'aiuto dei Valar (gli dèi). Nella susseguente Guerra d'Ira Morgoth fu sconfitto, catturato ed espulso dal mondo. Tuttavia, il Maia Sauron, principale luogotenente di Morgoth, evitò la cattura e rimase attivo nella Terra di Mezzo.
Come ricompensa per le loro sofferenze in quella lunga lotta i Valar permisero agli Eldar di salpare per Valinor (anche se molti preferirono rimanere nella Terra di Mezzo). Per gli Edain, i Valar fecero sorgere dal mare l'isola di Númenor, a metà strada tra Valinor e la Terra di Mezzo.
Il primo re di Númenor fu Elros, figlio di Eärendil ed Elwing, che erano entrambi mezzelfi. Al termine della Prima Era ai mezzelfi fu concesso di scegliere a quale delle due razze desideravano appartenere. Eärendil lasciò la scelta a sua moglie, che scelse di appartenere agli Eldar, quindi egli scelse allo stesso modo. Nella Terra di Mezzo, il loro figlio Elros scelse di essere un Uomo e condusse gli Edain a Númenor. Suo fratello Elrond scelse di essere un Elfo e rimase nella Terra di Mezzo, dove divenne il principale consigliere di Gil-galad, il Re Supremo degli Elfi della Terra di Mezzo.
Ai Dunedain, come venivano chiamati i Númenóreani, i Valar concessero una durata della vita tre volte superiore a quella degli uomini minori; e al solo Elros fu concesso di vivere fino a 500 anni.
[modifica] Storia di Númenor
La storia di Númenor è estremamente lunga e complessa. Essa è principalmente riassunta nell'Akallabêth (leggibile ne Il Silmarillion), nelle Appendici de Il Signore degli Anelli e in altri scritti sparsi. Tuttavia, essa può essere riassunta come un lungo periodo iniziale di pace seguito da un aumento di potere e di superbia e, soprattutto, da un aumento della paura della morte, che culminò nell'empio tentativo di Ar-Pharazôn di impadronirsi dell'immortalità con la forza - invadendo Valinor.
Per comprendere la Caduta di Númenor bisogna anzitutto capire l'idea della morte nell'opera di Tolkien. I Valar erano esseri spirituali e perciò immortali. Gli Eldar erano esseri fisici, ma erano anch'essi immortali (potevano essere uccisi o morire di crepacuore, ma non potevano morire di vecchiaia o per malattia). Gli Edain, che erano esseri umani, erano ovviamente mortali. Quando l'orgoglio dei Dúnedain crebbe, essi iniziarono ad invidiare la lunga vita degli Eldar. Questa invidia divenne col passar del tempo odio per tutto ciò che era elfico, ed ebbe come risultato la persecuzione di quei Númenóreani che mantenevano i contatti con gli Eldar ("i Fedeli"). L'orgoglio e la paura si unirono per provocare la fine di Númenor.
All'inizio del regno di Ar-Pharazôn, Sauron (o Zigûr, come veniva chiamato in Adûnaic) si arrogò il titolo di Re degli Uomini della Terra di Mezzo, e si pose come scopo quello di scacciare i Númenóreani dalla Terra di Mezzo e, se possibile, persino di distruggere la stessa Númenor. Il superbo Ar-Pharazôn rispose alla sfida conducendo un'enorme flotta nella Terra di Mezzo, e pretendendo che Sauron venisse a giurargli fedeltà. Sauron si arrese, rendendosi conto che il potere di Númenor era molto maggiore di quel che credeva. Ar-Pharazôn condusse Sauron a Númenor da prigioniero. Tuttavia, una volta arrivato, Sauron da prigioniero divenne in breve tempo il principale consigliere del Re e Gran Sacerdote - spingendo i Númenóreani verso l'adorazione di Morgoth.
Quando Ar-Pharazôn era ormai vecchio e vedeva la morte avvicinarsi, Sauron fece il suo colpo da maestro. Convinse il Re che avrebbe potuto conquistare l'immortalità con la forza invadendo Valinor. Ma, quando Ar-Pharazôn sbarcò a Valinor, i Valar misero da parte la loro prerogativa di guardiani del mondo e invocarono l'aiuto di Eru Ilúvatar. Egli rispose cambiando la forma del mondo, e distruggendo Númenor e le sue navi. Ar-Pharazôn e i suoi uomini, che erano effettivamente sbarcati a Valinor, furono sepolti da un terremoto. Inoltre Ilúvatar sottrasse Valinor ai confini del mondo e la trasferì in un'altra dimensione, così che in seguito essa potesse essere raggiunta dalle navi degli Eldar, ma non da quelle degli Uomini.
[modifica] Le lingue di Númenor
Inevitabilmente, chiunque discuta le opere di Tolkien deve affrontare l'argomento della lingua. Questo è particolarmente vero quando si parla di Númenor, poiché sull'isola venivano usate tre lingue: il Quenya, il Sindarin e l'Adûnaic.
Il Quenya era la lingua degli Alti Elfi dell'Ovest (cioè Valinor). Esso fu portato nella Terra di Mezzo dai Noldor quando vi tornarono per inseguire Morgoth all'inizio della Prima Era. Tuttavia, per varie ragioni, una volta giunti nella Terra di Mezzo i Noldor abbandonarono in gran parte il Quenya in favore del Sindarin. Il Quenya fu portato a Númenor dagli Edain come lingua di antica sapienza e tradizione. Non era parlato a Númenor, ma era usato per formare i nomi ufficiali di luoghi e persone importanti. Ad ogni modo, questi luoghi e queste persone avevano normalmente anche nomi in Sindarin e/o in Adûnaic, che spesso avevano lo stesso significato dei nomi in Quenya.
Il Sindarin era originariamente la lingua degli Elfi Grigi del Beleriand. Tuttavia divenne la lingua franca di tutti gli Elfi della Terra di Mezzo durante la Prima e la Seconda Era. Finché non venne messo al bando era ampiamente parlato a Númenor.
L'Adûnaic era derivato dalla lingua degli Uomini originariamente parlata dagli Edain prima che essi entrassero nel Beleriand durante la Prima Era. Non era perciò una lingua elfica, ma venne comunque influenzata dal Sindarin in modo significativo. Fu sempre ampiamente parlato a Númenor, e il suo uso crebbe quando i Númenóreani iniziarono ad odiare tutto ciò che era elfico. Dal regno di Ar-Adûnakhôr in poi essa fu l'unica lingua che era consentito insegnare. L'Ovestron, la Lingua Corrente della Terra di Mezzo (rappresentato dall'inglese nel Signore degli Anelli) alla fine della Terza Era, discendeva in buona parte dall'Adûnaic.
Il nome Númenor è un adattamento all'inglese (e probabilmente all'Ovestron) del Quenya Númenórë, che significa "terra occidentale". L'equivalente in Adûnaic era Anadûnê, Ovesturia in Ovestron tradotto. L'equivalente Sindarin (con ogni possibilità Dunador) non è mai usato, il che indica che i parlanti di Sindarin usavano in nome in Quenya. L'isola, diversamente dal regno, era spesso chiamata Andor, una parola Quenya (o Sindarin) che significava "terra del dono". L'equivalente Adûnaic era Yôzâyan. Dopo la sua distruzione, essa veniva spesso detta Atalantë ("la Caduta" in Quenya), che in Adûnaic è Akallabêth.
I nomi dei Re con il prefisso "Tar-" sono tutti Quenya ("Tar" significa Re Supremo). A partire dal regno del diciottesimo Re, Tar-Calmacil, divenne pratica comune usare l'Adûnaic per il nome del Re; anche se i cittadini di rango inferiore ottenevano ben prima nomi in Adûnaic. È anzi probabile che proprio dall'inizio vi furono persone comuni che non parlavano altro che l'Adûnaic. Il ventesimo Re, Ar-Adûnakhôr, fu il primo a salire al trono con un titolo in Adûnaic, anche se per motivi di superstizione essi continuarono ad inserire un nome in Quenya nelle Pergamene.
I Re precedenti avrebbero preso nomi in Adûnaic - anche se non furono mai usati durante i loro regni, essi sarebbero comparsi in seguito nelle cronache.
[modifica] I Re di Númenor
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Per approfondire, vedi la voce Re di Númenor. |
Vi furono in tutto venticinque Sovrani di Númenor, comprese tre Regine regnanti. Il primo Re, come detto in precedenza, fu Elros, figlio di Eärendil ed Elwing. Egli visse così a lungo che, al momento della sua morte, suo figlio Vardamir era già molto anziano. Perciò Vardamir passò immediatamente lo Scettro a suo figlio Amandil. Ciò nonostante, Vardamir è considerato il secondo Re, e si ritiene che abbia regnato per un solo anno. Dopo Vardamir, fino al regno di Tar-Atanamir, i Re lasciarono lo Scettro ai loro eredi prima di morire, ancora nel pieno delle loro facoltà fisiche e mentali. Inizialmente la legge permetteva che lo Scettro passasse solo ai discendenti maschi di Elros (primogenitura maschile). Perciò Tar-Meneldur successe a Tar-Elendil, anche se aveva due sorelle più grandi. Alla fine la legge fu cambiata, così che lo Scettro passasse al figlio maggiore del Re, senza badare al sesso (primogenitura semplice).
Questo cambiamento probabilmente avvenne in diverse fasi. Certamente Tar-Aldarion, che non aveva figli maschi, cambiò la legge in modo che sua figlia Ancalimë potesse succedergli, ma i dettagli dei successivi cambiamenti della legge sono molto confusi. Bisogna ricordare che ben pochi documenti Númenóreani sopravvissero alla Caduta, e che le storie della Terra di Mezzo scritte da Tolkien sono narrate dal punto di vista di coloro che vivevano alla fine della Terza Era e all'inizio della Quarta - circa 3.500 anni dopo la Caduta, a parte l'Akallabêth, scritta da Elendil dopo essere arrivato nella Terra-di-Mezzo.
Il simbolo del potere regale era uno Scettro (del quale non è rimasta alcuna descrizione). Ar-Pharazôn lo portò con sé quando sbarcò a Valinor, perciò rimase sepolto insieme a lui. La spada dei Re era Aranrúth, originariamente la spada di Thingol del Doriath, che presumibilmente rimase anch'essa sepolta insieme ad Ar-Pharazôn. Altri importanti cimeli dei Re erano la Scure di Tuor e l'Anello di Barahir. Solo l'Anello sopravvisse alla Caduta, poiché Tar-Elendil lo dette a sua figlia Silmariën, e così esso passò nelle mani dei Signori di Andúnië. Elendil lo riportò nella Terra di Mezzo, dove divenne un cimelio dei Re di Arnor.
Il simbolo del potere dei Signori di Andúnië era pure uno scettro, lo Scettro di Andúnie. Esso viene descritto come una "verga d'argento", che forse era fatto di mithril. Elendil lo portò nella Terra di Mezzo, dove divenne il simbolo del potere dei Re di Arnor. Era perciò noto come lo Scettro di Annúminas, dal nome della capitale di Arnor. Quando Elrond lo dette a Re Elessar alla fine della Terza Era, si riteneva che fosse il più antico oggetto fatto dagli Uomini che era conservato nella Terra di Mezzo.
[modifica] Collegamenti esterni
- Storia e cronologia completa di Númenor, di Stephen Geard, tradotta da Raffaella Benvenuto, da cui è tratta parte del materiale presente in questa voce.
- (EN) A History and Complete Chronology of Númenor - A detailed chronology of Númenor, its successor states and their rulers.
- Il prequel ottimale al film ISdA - un suggerimento per un adattamento cinematografico della storia dell'Ovesturia e della caduta di Númenor come prequel alla trilogia tolkieniana di Peter Jackson.
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